XXIX edizione del Premio Letterario "12 Apostoli"


premiato 2006 è Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sera,
 per "Storia della Prima Repubblica", edito da Utet.



LA STORIA DEL PREMIO

 

“Se fossi vissuto a Verona, invece del Premio Bagutta avrei fondato il Premio dei 12 Apostoli”. Questa dichiarazione, diventata ormai celebre nella storia del premio, è stata scritta dal giornalista Orio Vergani nello storico libro delle dediche, nell’ormai lontano 1937.

A leggere quell’intrigante frase, seduti a un tavolo conviviale,  erano Franco, Giorgio Gioco e lo scrittore e amico di famiglia, Cesare Marchi.

 

Correvano gli anni ‘60 e proprio in quel contesto, sull’onda di quella frase scritta, come pochi sanno a 4 mani con il pittore Vellani Marchi, si accese l’entusiasmo e il desiderio di concretizzare il significato delle parole impresse sull’inchiostro.

Naque così, nel 1968, la Prima edizione del Premio 12 Apostoli, e se ne costituì la giuria, appunto da 12 Apostoli, scrittori, letterali, giornalisti di spessore nazionale. Premio in palio, una prestigiosa scultura del maestro Gino Bogoni, raffigurante l’ultima cena.

Di concerto, i 12 Apostoli dovevano individuare un giornalista-scrittore all’altezza di tale premio; unica clausula, un’opera recente, nel corso dell’anno possibilmente, nelle librerie.

Il primo a ricevere questo riconoscimento fu Nantas Salvalaggio con il libro, Il letto in piazza.

 

Dalla stampa veniva chiamato un antipremio perché non era previsto alcun compenso in denaro né concretamente né espresso denaro nello statuto, peraltro mai redatto. Ma era soprattutto ricordato per la genuinità dell’evento e per la qualità “dell’apostolato”: da Indro Montanelli, IL giornalista italiano, ad Enzo Biagi a Giulio Nascimbeni.

 

Nel corso degli anni il premio prese forza e vigore, oltre che spessore e oltrepassò gli argini della scena locale per radicarsi come premio letterario nazionale. E’ stato e continua ad essere un momento culturale importante per Verona ed è sufficente scorrere i nomi dei premiati nelle varie edizioni per poter facilemente constatare che anche il grande Orio Vergani, inconsapevole ispiratore, sarebbe probabilmente più che soddisfatto.

Ogni edizione una festa, il menù della cena conviviale era studiato appositamente attorno a libro e al suo autore. In quella sera Verona, e più precisamente il ristorante 12 Apostoli, diveniva la capitale del giornalismo italiano, tale era la concentrazione di nomi, e di penne argute,  presenti alla serata.

 

Nelle edizioni più recenti, a partire dal premio a Rita Levi Montalcini, nel 1991, data la rilevanza che l’evento aveva ormai assunto, è stato deciso di condividere con Verona e i suoi veronesi la ricchezza e la vivacità intellettuale che il premio ha sempre trasmesso, inaugurando “L’incontro con la cittadinanza”, un’intervista pubblica con gli autori dei libri.

 

Dal 1998, e per alcuni anni, il premio è stato supportato dal Rotary Club Verona Est, che gli ha regalato ancora più prestigio e notorietà. In quegli anni la scultura, simbolo del Premio, nasceva dalla creatività e dalle mani del maestro Novello Finotti.

 

La Mont Blanc Italia si è avvicinata alla manifestazione nel 2003, e da allora offre al premiato una particolare e prestigiosa penna stilografica ad edizione limitata.

Nel 2005, fatto del tutto singolare ma fortemente significativo, il nome Zucconi ricompare nell’albo d’oro dei premiati. Il papa Guglielmo Zucconi, nel 1969 era stato premiato con il libro “Un amore pulito”. Dopo 35 anni il figlio Vittorio, editorialista de “La Repubblica”, corrispondente per gli Stati Uniti, nonché direttore di Radio Capital riceve lo stesso premio per il libro “George, vita e miracoli di un uomo fortunato”, edito da Feltrinelli.

 

Da questa edizione, la ventinovesima, il sodalizio tra i principi che animano il Premio e le caratteristiche che da sempre identificano il marchio Mont Blanc si sono rafforzate.

Il Premio 12 Apostoli-Montblanc aggiunge quindi la raffinatezza e l’eleganza del marchio al gusto per la scrittura d’alto livello, suo valore fondante.

 

I DODICI APOSTOLI: la giuria

 

La giuria, che durante l’anno esamina i testi e le opere letterarie scritte dalle firme più prestigiose del panorama giornalistico italiano e editi durante l’anno stesso, si consulta, discute e alla fine rende noto il titolo del testo vincitore del Premio Letterario, è composta da 12 elementi; i 12 Apostoli appunto. Nomi famosi per il grande pubblico, intellettuali di rilievo e giornalisti che hanno raccontato e magistralmente interpretato la storia italiana degli ultimi quarant’anni.

 

Nello Aiello                                  Stefano Lorenzetto

Alfredo Meocci                                 Giulio Nascimbeni

Gian Luigi Beccaria                       Lorenzo Reggiani

Enzo Biagi                                    Sergio Romano

Marzio Breda                             Nantas Salvalaggio

Luca  Goldoni                               Gaetano Tumiati


nella Foto: La premiazione Paolo Mieli e Giorgio Gioco
Foto Antonella Anti Studio Click



Data inizio: 22-11-2006
Data fine: 05-12-2006
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