al cinema Ciak dal 19 al 30 maggio
Esce in sala L'estate di mio fratello, il primo film distribuito dagli spettatori
di Pietro Reggiani, con Davide Veronese, Tommaso Ferro, Maria Paiato, Pietro Bontempo, Beatrice Panizzolo, Davide Zaramella
è l’opera prima del regista Pietro Reggiani, conosciuto per aver diretto diversi cortometraggi – tra cui Asino chi legge,
candidato ai David di Donatello – e spot pubblicitari, prima di
arrivare al lungometraggio. Il film ha vinto il primo premio al Bergamo
Film Meeting 2005, e ha ottenuto una menzione speciale all’edizione 2005 del Tribeca Film Festival di New York.
L’estate di mio fratello
è prodotto dalla Nuvola Film dello stesso Reggiani, ed ha avuto una
gestazione di circa sette anni. Il regista ha infatti scritto la prima
versione della sceneggiatura nel 1998, iniziando a girare il film e
rimanendo però sempre insoddisfatto rispetto alla conclusione del
racconto. Inizialmente era infatti previsto che la storia di Sergio, il
bambino attorno al quale è incentrata la storia, fosse narrata dal
protagonista ormai divenuto adulto ma in seguito – racconta il regista
– "Ci siamo accorti che le immagini dell’infanzia erano già da sole
molto belle e forti e che sarebbe stato interessante avere un punto di
vista bambino". La sceneggiatura ha avuto un’evoluzione ulteriore e
solamente cinque anni e moltissime revisioni dopo, è arrivato il finale
che si è quasi "fatto da sé" visto che i protagonisti (Davide Veronese
e Tommaso Ferro) erano ormai diventati adolescenti ed hanno potuto in
qualche modo suggerire all’autore una naturale conclusione della storia.
Il
film è ambientato nella campagna alle porte di Verona all’inizio degli
anni ’70. Sergio, un bambino chiuso e solitario, figlio unico di due
genitori con un rapporto difficile, passa molto tempo da solo a
fantasticare, non si ritrova nella compagnia dei bambini della sua età
ed è insofferente verso i tentativi del mondo esterno di invadere la
sua realtà soggettiva.
Il bimbo preferisce rimanere da solo a
immaginare di sbarcare sulla luna nel giardino della casa di campagna
dove, con la famiglia, passa tutte le estati. L’estate di Sergio
subisce però una svolta netta quando i genitori gli comunicano il
prossimo arrivo di un fratellino. Nella sua mente il suo mondo protetto
subisce un improvviso rivoluzionamento, e la presenza immaginaria del
fratellino irrompe nella sua quotidianità e ne distorce i contorni.
Sergio inizia infatti a immaginare le conseguenze negative della
presenza del fratello, come la rinuncia all’attenzione dei genitori e
soprattutto alla sua solitudine.
Tutto questo lo porta a fantasticare
di uccidere l’intruso gettandolo su una graticola. Quando la madre però
subisce un inaspettato aborto, Sergio ne sente su di sé tutta la
responsabilità e finisce per voler espiare la sua "colpa" offrendo il
suo sangue al fratellino immaginario. Cinque anni dopo Sergio, ormai
adolescente, non ha dimenticato il fratello che non ha mai avuto e che
ne ha profondamente segnato gli anni della crescita.
Reggiani usa
toni tra il reale e il fantastico per raccontare, in modo
particolarmente sensibile, l’universo dei bambini dal loro stesso punto
di vista e crea un mondo in cui il reale e l’immaginario si mischiano
senza soluzione di continuità rivelando un’analisi attenta
dell’infanzia, delle inquietudini, dei sogni e delle paure di un
bambino. L’approccio del regista si rivela originale, leggero ma non
fatuo, e ne dimostra una grande sensibilità registica.
Nella foto una scena del Film"l'estate di mio fratello " regia di Pietro Reggiani
Data inizio: 10-05-2007
Data fine: 30-05-2007