dal 12 al 17 febbraio 2008
Teatro Nuovo
 

Compagnia Mauri-Sturno
FAUST
di Johann Wolfgang  Goethe
con Glauco Mauri  e Roberto Sturno
regia di Glauco Mauri 

 Faust è una tragedia in versi e in prosa, cui Goethe dedicò gran parte della sua vita: la prima parte, la più nota, iniziata nell’estate del 1773, subisce diverse rielaborazioni fino alla stesura definitiva pubblicata nel 1806. La seconda parte viene invece scritta tra il 1816 e il 1831: l’autore dispone che nessuno possa leggerla prima della sua morte e fa sigillare il manoscritto che sarà infatti pubblicato postumo nel 1832.  Si tratta di un lavoro colossale (oltre dodicimila versi) cui attingeranno, in seguito, poeti, compositori e drammaturghi di tutto il mondo. Quando, ventuno anni fa, Glauco Mauri mise mano, alla “mise en scène” dell’intera opera, apparve a tutti un lavoro immane, tanto da far dire a Mauri: “Fare in teatro Faust può sembrare un atto di presunzione, lo ammetto, e invece è un atto d’amore. Certo, all’inizio, ho avuto tante difficoltà, una sorta di rapporto odio-amore, specialmente con Goethe. Poi, studiando il testo, mi sono accorto che Faust è fatto per la scena e non solo per la lettura. E me ne sono innamorato”. Ora Mauri ha deciso di riprendere in mano questo testo che l’autore definiva “un grande gioco molto serio”.  “La chiave di questa messinscena – commenta l’attore-regista – è proprio un’atmosfera giocosa, quella particolare ironia che diventa leggerezza tragica. Sono infatti il divertimento, lo smacco, la seduzione, legati ad una straordinaria complessità e significanza, a guidare il viaggio nell’animo dello scienziato che, in cambio all’onniscienza, si vende a Mefistofele. Così, attraverso il suo percorso interiore, proviamo a scoprire quella “cosa” imprevedibile, a volte tragica a volte grottesca che è la vita ".



nella foto un momento dello spettacolo

foto Antonella Anti




Data inizio: 10-02-2008
Data fine: 17-02-2008
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