venerdì 29 febbraio 2008 ore 20,45
Teatro Camploy


Nell’ambito della rassegna di teatro d’innovazione e di danza L'altro teatro organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Verona in collaborazione con Arteven e con il sostegno della Regione del Veneto, In programma Sonate Bach - di fronte al dolore degli altri, undici coreografie della Compagnia Virgilio Sieni sulle tre Sonate di Bach per viola da gamba e pianoforte che – nella coreografia e regia di Sieni – evocano undici tragedie umane dei nostri giorni: dalla distruzione del campo profughi di Jenin in Palestina nel 2002 alla strage del mercato di Sarajevo del ’94, dall’attentato kamikaze in una discoteca di Tel Aviv del 2001 alle centinaia di morti (di cui centottantadue bambini) alla scuola di Beslan nel Caucaso nel 2004.

Tutte e undici le coreografie vertono sul “dolore degli altri”, gli uomini, le donne, i bambini uccisi, massacrati, mutilati in guerre, conflitti, faide ed esplosioni. Tragedie di dimensioni ancora più drammatiche e desolanti perché colpiscono i civili, gli indifesi, gli innocenti. Le undici coreografie e gli undici brani musicali rimandano a undici date emblematiche che ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti in conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha e Kabul. Sugli undici brani che compongono le tre Sonate di J.S.Bach, la danza afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. L’attenzione e la ricerca di Virgilio Sieni tornano quindi fortemente alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità.

«La sola risposta che si offre – afferma il coreografo che per il progetto triennale Empty Space-requiem ha ricevuto il Premio Ubu nel 2003 – è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale».

Sieni ripensa a queste recenti tragedie, ispirato anche dal saggio di Susan Sontag citato nel titolo dello spettacolo, partendo dall’osservazione e traslitterazione di alcune celebri immagini fotografiche, divenute strazianti emblemi visivi dello scempio e del dolore. In scena gesti e pose si alternano per brevi attimi al “rutilare” vorticoso dei movimenti – guizzanti, policentrici, decostruiti – traducendo in “corpo” i più devastati e divoranti moti dell’anima. La citazione della più drammatica pittura rinascimentale, quella sacra (nella quale il dolore e la pietà diventano intreccio di corpi che si sostengono, si protendono, si accasciano gli uni su gli altri), si manifesta in pose scolpite ed emblematiche e per una misteriosa alchimia questa danza riesce a toccare, con still life potenti, le corde della riflessione e della commozione.

La sezione danza proseguirà con l’Aterballetto (8 marzo), Il Balletto Teatro di Torino (15 marzo) ed ErsiliaDanza (28 marzo). Il biglietto per ogni singolo spettacolo costa 8 euro (ridotto 6 euro).

Nelle serate di spettacolo vendita biglietti al Teatro Camploy dalle ore 20.00. Prevendita tramite circuito UNITICKET (numero verde sportelli di Unicredit Banca ABILITATI 800323285) e CALL CENTER (tel. 899111178).

Biglietti on line su www.geticket.it
Servizio biglietteria anche presso BOX OFFICE (via Pallone12/a, tel. 899199057).
Info ai numeri 045 / 8008184 - 8009549, sul sito www.comune.verona.it,
 e spettacolo@comune.verona.it.



un momento dello spettacolo di danza  Sonate Bach al Teatro Camploy

foto Antonella Anti 









Data inizio: 28-02-2008
Data fine: 29-02-2008
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