Ritorna l'evento nato per valorizzare l'importante sito archeologico “Grotta di Fumane”. Saranno proposte visite guidate e una serie di iniziative per rivivere luoghi e momenti di vita dell'età preistorica, al fine di far conoscere anche altre interessanti realtà del territorio veronese, come a Legnago, Sant' Anna d'Alfaedo e Verona, creando una rete di collaborazione e scambio di idee.
IL PROGRAMMA
Il programma del Festival comprende molteplici eventi dedicati in particolare alle famiglie:
sabato 16 maggio, alle ore 17.00, “Riti funerari dell’antica Età del Bronzo nella Valle dell’Adige”, con relatore Franco Nicolis. Alle ore 20.30, visita guidata al Centro Ambientale Archeologico di Legnago, in occasione della “Notte dei Musei”;
sabato 23 maggio, dalle ore 21.00, “La magica notte a Grotta di Fumane”, per rivivere la notte preistorica a Grotta di Fumane; è necessaria la prenotazione presso il Consorzio Pro Loco Valpolicella. Inizio delle visite alle ore 21.00 e 22.00; i visitatori dovranno munirsi di torcia per il tratto di percorso su strada; l’appuntamento con la guida sarà 15 minuti prima della visita al parcheggio di fronte a Trattoria Valsorda;
domenica 24 maggio, dalle ore 14.30, “Escursione preistorica”: un percorso naturalistico sulle orme dell’uomo preistorico, visitando siti come Ca’ del Per, Scalucce, Coal de l’Orso, Coal de le Duane, Coal de la Volpe, nei dintorni di Molina. Ritrovo al parcheggio di Molina alle ore 14.30; alle ore 18.00, merenda preistorica al Museo Paleontologico e Preistorico di S. Anna d’Alfaedo con possibilità di visitare il museo;
martedì 2 giugno, a Molina, “Viaggio nella preistoria”. Il momento clou del festival prevede, alle ore 12.00, un pranzo con menù e prodotti tipici. Dalle 14.00 alle 18.00 seguirà la manifestazione dedicata ai ragazzi “Vita e cultura dell’uomo primitivo”, nella piazza e nelle corti di Molina, con attività e laboratori sugli aspetti di vita dell’uomo primitivo nei vari periodi: tiro con l’arco, scheggiatura della selce, costruzione di strumenti. Sarà inoltre illustrata l'arte preistorica: i colori dello sciamano, la pittura, il laboratorio dell’argilla, la lavorazione della pelle, la lavorazione del legno. Per il materiale è chiesto un piccolo contributo di 1,00 € a ragazzo, da versare al momento dell’iscrizione. Sono previsti un racconto animato ambientato nel paleolitico e l'esposizione di strumenti di archeologia sperimentale. Dalle ore 15.00 alle 17.00 sarà aperta Grotta di Fumane per brevi visite guidate.
Il calendario è arricchito da tre iniziative correlate:
venerdì 22 maggio, ore 21.00, presso la sala conferenze del Centro Ambientale Archeologico di Legnago, incontro sul tema: “Come eravamo: uomini e donne nell'età del Bronzo. Testimonianze dalla necropoli di Olmo di Nogara”. Relatori: Michael Beck De Lotto, Elena Gaspari, Chiara Maino, Maria Letizia Pulcini;
domenica 7 giugno, dalle ore 14,00 alle ore 18,00, a Molina, verrà riproposto l'evento “Vita e cultura dell’uomo primitivo”;
domenica 21 giugno, dalle ore 15.00 alle 18.00, presso la fattoria di Villa Are, nel verde delle Torricelle, “Il colore nella preistoria, lavorazione del legno, l'arco, la selce, il racconto animato ambientato nel paleolitico”. Per informazioni e prenotazioni: cooperativa sociale “La Fonte”, telefono 045 6838300; oppure rivolgersi a Emanuele Tisato, telefono 347 5223631.
Per informazioni e prenotazioni sugli eventi del Festival, rivolgersi al Consorzio Pro Loco Valpolicella: www.valpolicellaweb.it, e-mail info@valpolicellaweb.it, telefono 045 7701920.
LA GROTTA DI FUMANE
I Monti Lessini occidentali offrono testimonianza di numerose frequentazioni del territorio da parte di nuclei abitativi preistorici che, per i loro insediamenti, scelsero questa area per la ricchezza e la varietà delle sue risorse: animali da cacciare, rocce e selci per fabbricare armi, grotte e ripari da utilizzare come ricoveri. Tra i siti paleolitici presenti in Lessinia merita speciale menzione la Grotta di Fumane in Valpolicella, situata lungo il “Vajo” che dall’abitato di Fumane conduce a Molina. La prima segnalazione del sito archeologico è datata 1884, ad opera di Stefano De Stefani. Gli scavi condotti sino ad oggi hanno messo in luce la grotta in tutta la sua imponenza: l’imboccatura misura 9 metri in larghezza, per una profondità di 13 metri. L’ispezione degli strati di sedimenti accumulatisi all’interno della cavità offre testimonianza della flora e della fauna esistenti nell’area dei Lessini tra 100.000 e 30.000 anni fa. Le ricerche hanno messo in risalto la frequentazione del riparo da parte dell’Uomo di Neandertal nel corso del Paleolitico medio (circa tra 80.000 e 38.000 anni fa) e, successivamente, da parte degli Uomini Moderni, che popolarono l’Europa attorno a 35.000-30.000 anni fa, consentendo di ricostruirne cultura, stili di vita e i diversi modi di abitare la grotta in stretto rapporto alle modificazioni dell’ambiente esterno. Di recente, è stata scoperta una produzione di arte figurativa, un unicum da valorizzare e rendere fruibile: si tratta infatti di pitture realizzate all’interno di una cavità destinata ad unità abitativa, che rivestono quindi un ruolo diverso rispetto alle pitture delle grotte santuario. Le iscrizioni di Fumane risalgono a circa 32.000 anni fa e rappresentano le più antiche testimonianze di pitture rupestri in Europa, costituendo perciò un giacimento di valore inestimabile per comprendere il grande cambiamento culturale avvenuto nell’evoluzione del genere umano.
Il festival è promosso dal Comune di Fumane, con la collaborazione del Consorzio Pro Loco Valpolicella e Pro Loco di Molina e si avvale del patrocinio di numerosi enti e istituzioni: Ente Parco Lessinia, Università agli Studi di Ferrara, Soprintendenza ai Beni Archeologici, Regione del Veneto, Provincia di Verona, Comune di Legnago, Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, Centro Ambientale Archeologico di Legnago, Museo paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo, Cooperativa Sociale La Fonte, Gruppo guide Grotta di Fumane.
Alberto Castagna/archeologo: “Il sito ha una notevole rilevanza poiché raccoglie testimonianze della frequentazione umana da 80.000 anni fa sino a 30.000 anni fa, senza stacchi: le informazioni di cui disponiamo sono dunque complete e ininterrotte. Inoltre, le pietre dipinte rinvenute negli scavi rappresentano la forma d'arte più antica che si conosca al mondo. La grotta di Fumane è un sito ormai noto, che però merita di essere promosso per chi ancora non lo conosce, e per le nuove generazioni in particolar modo. I primi ricercatori, che nell'800 studiavano la grotta, erano interessati al recupero di reperti e oggetti materiali. Nel corso del tempo sono cambiati l'approccio e gli obiettivi delle ricerche: attualmente si mira a riscoprire la storia, per capire condizioni e stili di vita dell'età preistorica. L'intento è far diventare la grotta uno strumento di studio per le scuole, attraverso un'attività didattica fondata sulla trasmissione di informazioni scientifiche corrette”.
Paola Nicolis/Vicesindaco Fumane: “L'iniziativa viene riproposta con l'auspicio di riuscire a collegare tra loro i siti archeologici presenti sul nostro territorio. Attraverso la collaborazione con Legnago, Sant'Anna d'Alfaedo e Verona abbiamo cercato di mettere in rete realtà interessanti della Provincia. Il comune di Fumane, inoltre, è gemellato con il famoso sito archeologico spagnolo di Atapuerca”.
Gigi Castioni/Pro Loco Molina: “Siamo lieti di ospitare nuovamente la manifestazione, poiché le corti di Molina costituiscono l'ambiente ottimale per questo tipo di iniziative: verranno allestiti sette laboratori in cui i ragazzi, seguiti da esperti, potranno cimentarsi nelle diverse attività e riscoprire, attraverso il gioco, la vita degli antenati”.
Data inizio: 12-05-2009
Data fine: 21-06-2009