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Prima presentazione del Manifesto Politico "Nuovo Inizio di Speranza Collettiva" presso la sede della cooperativa MAG (società mutuo soccorso).

Voluto fortemente dai soci MAG il documento è il frutto di un lungo e intenso percorso che ha portato ad un vero e proprio ripensamento di questo nostro modello sociale, a partire dai suoi stessi fondamenti economici, arrivando a immaginare il "no profit" come unica possibilità di continuazione di una società, attraversata da un diverso modello sociale, aziedale, e amministrativo, da un diverso modo di porsi tra le persone, le aziende e le amministrazioni pubbliche.

{xtypo_quote}...dal nostro peculiare punto di osservazione sulla società, [...] desideriamo creare nuovi legami e rafforzare quelli esistenti tra coloro [...] che non possono più rinunciare ad essere soggetti di effettivo dialogo con le Pubbliche istituzioni, o meglio con i migliori amministratori che fattivamente si muovono per la ricerca delle strade migliori per il bene comune.{/xtypo_quote}

Un nuovo modello sociale dove il profitto non è più speculazione di pochi a danno della collettività ma strumento di vitale importanza per la distribuzione delle risorse economiche...

{xtypo_quote}Questi cambiamenti possono partire se [...] decolla un riposizionamento del denaro attraverso interventi delle Istituzioni Economiche, Amministrative e Governative che hanno il compito di mettersi di nuovo al servizio dello sviluppo umano responsabile[...]. Questo pensiero sul mondo e questo ripensamento dell’economia [...] ci indica una strada: le risorse risparmiate e sottratte al consumismo e allo sperpero siano più utilmente indirizzate ad altro.{/xtypo_quote}

...e per permettere a tutti una buona qualità di vita, perchè l'economia di una civiltà non debba necessariamente essere rappresentata da indicatori matematici (PIL) avulsi da quegli elementi che realmente misurano la qualità della vita di tutti noi e possa finalmente essere legata alla qualità delle relazioni tra  le persone, allo stato di salute del nostro pianeta e al benessere fisico, intellettuale e spirituale di noi tutti.

{xtypo_quote}Riteniamo indispensabile al buon vivere il legame tra le generazioni, [...] Auspichiamo che l’irrinunciabile cura quotidiana della nostra vita [...] sia assunta da donne e uomini corresponsabilmente [...] nell’orizzonte dell’interdipendenza e del piacere del vivere comune. Ci rendiamo conto che questo cambiamento ha bisogno di un lento lavoro di educazione ma sappiamo che può essere favorito all’interno di una rete di servizi sociali, [...] la condizione, affinché ciò possa avvenire, è una giusta economia: vogliamo che qui siano dirottati il denaro, gli interventi e le risorse economiche [...] {/xtypo_quote}

Puoi leggere il testo integrale del documento a questo indirizzo.

 

Davide Marchi


 

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