Martedì 27 gennaio 2015 Polo Zanotto Università di Verona
Alle 17.30 nell’aula T1 la conferenza “Un pezzetto di cioccolata. L’infanzia ebraica ai tempi della Shoah tra storia, memoria e resilienza”.
A seguire, alle 21 nell’aula T2, il concerto del “Kinder Klezmer Quartet” con canzoni e musiche della tradizione ebraica
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Per questo importante appuntamento l’ateneo organizza al Polo Zanotto due eventi aperti al pubblico. Alle 17.30 nell’aula T1 la conferenza “Un pezzetto di cioccolata. L’infanzia ebraica ai tempi della Shoah tra storia, memoria e resilienza”. A seguire, alle 21 nell’aula T2, il concerto del “Kinder Klezmer Quartet” con canzoni e musiche della tradizione ebraica.La giornata è organizzata con il contributo dei dipartimenti di Scienze giuridiche, Tesis, Filosofia pedagogia e psicologia, Filologia letteratura e linguistica, Lingue.
Protagonista, alle 17.30, nell’aula T2 del Polo Zanotto, Donatella Levi psicoanalista veronese e autrice del romanzo autobiografico edito nel 2010 da Cierre Grafica "Vuole sapere il nome vero o il nome falso?" A partire dalle sue memorie di bambina perseguitata ai tempi della Shoah, Levi, in dialogo con Paolo Tagini dottore di ricerca di ateneo, parlerà del rapporto tra storia e memoria, dell’importanza degli ultimi testimoni e della differenza tra la storie dei deportati e dei bambini nascosti. Un incontro con il pubblico, introdotto da Renato Camurri, docente Storia dell’Europa contemporanea di ateneo, in cui Levi farà una riflessione sulle grandi difficoltà del ritorno, la ricostruzione di uno Stato e la ricostruzione delle identità. “Il libro di Donatella Levi - spiega Tagini - è la storia autobiografica delle vicende che toccarono la sua vita quando, bambina, fu costretta a fuggire e a nascondersi, insieme ai propri famigliari, nei mesi bui dell’occupazione nazi-fascista dell’Italia. Sfollata da Verona a Roma nel 1944, Donatella visse momenti di paura e spaesamento. A solo cinque anni, dovette affrontare le prove che la clandestinità impose a tutti gli ebrei italiani per evitare di cadere in mano ai propri persecutori. La prima e probabilmente la più importante di tutte il cambio del nome che la clandestinità impose a tutti gli ebrei italiani per evitare di cadere in mano ai propri persecutori. Così nonostante l’innocenza della sua giovanissima la salvaguardò da alcuni traumi, l’esperienza che affrontò lasciò tracce indelebili nella sua coscienza. Il ritorno a casa nel dopoguerra, fu una ricerca dolorosa di una precaria identità”.
Alle 21, nell’aula T2 del Polo Zanotto, il “Kinder Klezmer Quartet” intratterrà il pubblico con canzoni e musiche della tradizione ebraica. La chitarra di Fabio Basile, il banjo di Enrico Terragnoli e il sax baritono di Roberto Lanciai accompagneranno la cantante e autrice Claudia Bidoli. L’atipico quartetto affronterà la forza evocativa e la vitalità della musica klezmer con un repertorio che spazia dai ritmi dell'Est Europa alla penisola iberica, in un originale omaggio alle due grandi tradizioni del genere. Il Kinder Klezmer Quartet proporrà, infatti, un repertorio in cui si ritrovano sia il filone musicale askenazita sia quello sefardita.