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Martedì 25 ottobre ha preso avvio il ciclo di conferenze promosse dal Comune di Verona Assessorato alla Cultura Direzione Musei d'Arte e Monumenti e dall'Università degli Studi di Verona Facoltà di Lettere Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali. L'iniziativa si avvale del supporto della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e del Centro Iniziative Educazione Artistica e della collaborazione degli Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d'Arte di Verona. Quest'anno l'iniziativa costituisce l'occasione per approfondire alcuni temi della cultura e delle arti del Settecento veronese, oggetto della rassegna espositiva che si terrà al Palazzo della Gran Guardia dal 26 novembre 2011 al 9 aprile 2012: Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari

Il primo incontro ha accolto la lezione di Gian Paolo Marchi, sul tema Nobiltà e pratica delle arti nel pensiero di Scipione Maffei.

Tema centrale della conferenza è evidenziare l'originalità della posizione di Scipione Maffei relativamente al rapporto tra l'essere nobili e il praticare le arti. Il coinvolgimento di Scipione in una disputa cavalleresca, che oppose il fratello maggiore Antonio al conte Ferrante Emilei, divenne l'occasione per contestare il principio stesso della scienza cavalleresca, e cioè «che rimanga assolutamente disonorato chi non fa risentimento alle offese». Alla Vanità della scienza cavalleresca, Scipione fece seguire un organico trattato sull'argomento, la Scienza cavalleresca, che uscì nel 1710 con dedica al papa. La discussione sull'onore, riferito all'onestà delle azioni e non all'opinione altrui, arriva a toccare il tema del rapporto tra «mestiere e condizione». Maffei argomenta che la nobiltà veniva perduta proprio da quei nobili che delle ricchezze si valevano per passare la vita in ozio o in pratiche indegne, mentre compiti degni della nobiltà erano lo studio e l'erudizione, la milizia, l'amministrazione pubblica e la carriera ecclesiastica. Sul tema della natura della nobiltà, e della sua compatibilità con pratiche professionali (ivi compresa la mercatura, l'architettura e la pittura), il Maffei ritornerà nel discorso in dialetto tenuto al consiglio comunale di Verona nel 1718, nella Verona illustrata e nel Consiglio politico. Singolarmente, la libertà di giudizio del Maffei verrà riferita dal Leopardi proprio alle sue origini («vedesi l'uomo nato nobile nella critica libera, franca, spregiudicata ed originale[.] del marchese Maffei».

Gian Paolo Marchi, si è laureato con Giuseppe Billanovich presso l'Università Cattolica di Milano. Dopo aver partecipato alla Missione Archeologica Italiana a Malta, ha seguito le tappe della carriera accademica divenendo, infine, docente di Letteratura Italiana all'Università di Genova e poi all'Università di Verona. Ha ricoperto l'incarico di Direttore del Dipartimento di Romanistica e di Preside della Facoltà di Lingue per due mandati consecutivi. Membro effettivo dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona e dell'Accademia Ambrosiana di Milano, ha fondato presso il Dipartimento di Romanistica dell'Università di Verona il Centro di Ricerche sugli Epistolari Settecenteschi, promovendo pubblicazioni e convegni che hanno avuto significativi riconoscimenti. Nel novembre 2007 l'Università di Szeged gli ha conferito la laurea honoris causa in Lettere.

Con il prossimo 31 ottobre si chiuderà la sua esperienza di insegnamento, estesa nell'arco di 46 anni. La bibliografia di Gian Paolo Marchi è vastissima tra contributi e volumi monografici.
Le conferenze saranno ospitate nella Sala Conferenze sita al terzo piano del Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, e sono aperte al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per gli studenti del corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali dell'Università di Verona la frequenza all'intero ciclo di conferenze varrà 2 crediti formativi.

Le conferenze proseguiranno con il seguente calendario

martedì 8 novembre 2011, ore 17.30
Margherita Bolla
Musei Civici Verona
Collezioni di antichità del Settecento veronese


martedì 22 novembre 2011, ore 17.30
Loredana Olivato
Università degli Studi di Verona
L'architettura civile a Verona tra tradizione e innovazione

martedì 31 gennaio 2012, ore 17.30
Giuseppe Pavanello
Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Il "Monumento funerario di Maria Cristina d'Asburgo-Lorena" di Antonio Canova dal patetismo alla compassione

martedì 28 febbraio 2012, ore 17.30
Catherine Whistler
Ashmolean Museum, Oxford
Fantasia e realtà: Giambattista Tiepolo a Würzburg, Verona e Madrid

Per informazioni:

Museo di Castelvecchio - Corso Castelvecchio 2 - 37121 Verona Telefono 045 8062611 fax 045 8010729 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.comune.verona.it

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