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Il 20 agosto 2011 Ultima opera in scena all'Arena di Verona - ore 21:00 Roméo et Jiuliette. Opera in 5 atti di Charles Gounod, Libretto di Jules Barbier -Michel Carrè.

Replica il 24 e il 27 agosto.

Roméo et Juliette di Charles Gounod, sesta opera d’eccezione e nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona per l’89° Festival lirico, sul podio Fabio Mastrangelo e per la regia Francesco Micheli. L’opera vede impegnati Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona insieme alle comparse che compongono i Montecchi e Capuleti.

Un appuntamento unico, in quanto per la prima volta Roméo et Juliette di Charles Gounod  viene eseguita all’Arena nella versione originale; l’opera manca dal Festival dal 1977, allora in scena nella versione ritmica italiana di Lorenzo Arruga.

Roméo et Juliette è l’opera veronese per eccellenza, dato che il Bardo ha ambientato il mito dei due giovani e sfortunati amanti proprio nella città di Verona, rendendola famosa in tutto il mondo come la “città dell’amore” proprio per questo la nuova produzione del cartellone 2011 intende iscriversi nel repertorio annuale del Festival lirico, come la tradizionale e celeberrima Aida.

La partitura di Charles Gounod vede la sua genesi negli anni della formazione del compositore, ispirato dall’ascolto dell’opera omonima composta da Hector Berlioz nel 1839.

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...a Isola della Scala e a Cologna Veneta il 19 e il 20 agosto 2011.


Prosegue la rassegna “La grande musica nei luoghi dell’arte, della natura e del gusto” con due concerti che vedono protagonista il Quartetto Brodowski, ensemble d’archi proveniente da Londra. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 19 agosto nella settecentesca Villa Brà detta “Ai Boschi” di Isola della Scala, il secondo per sabato 20 nel cinquecentesco Salone del Palazzo Pretorio di Cologna Veneta. La rassegna è promossa dalla Fondazione Antonio Salieri di Legnago e dall’Associazione culturale “Gaetano Zinetti” con la collaborazione dei Comuni ospitanti ed il supporto di Fondazione Cattolica Assicurazioni, Banca Popolare di Verona, Ente Fiera di Isola della Scala.


Dopo aver vinto il primo premio al Concorso della Royal Overseas League nel 2008, il Quartetto Brodowski è diventato uno dei giovani ensemble più acclamati sulla scena londinese. I membri del quartetto provengono da Germania, Galles, Scozia e Inghilterra; attualmente sono ‘Artisti Associati’ alla Bristol University e alla Warwick School. Recentemente il Quartetto è stato nominato ‘String Quartet in Residence’ del Concorso “Dyfed” per Compositori. Il Quartetto è stato selezionato come Gruppo Giovani Artisti “Park Lane” per il 2008, dando un recital acclamato dalla critica alla Purcell Room di Londra. La loro esecuzione viene descritta come ‘aperta

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amarone_in_jazzÈ una grande edizione la di Amarone in Jazz che si svolge dal 24 ottobre all’1 novembre 2011.

Tante, tantissime novità che rendono Amarone in Jazz tra i festival jazz più interessanti di Verona, ma non solo. Prima grande novità di questa edizione, Amarone in Jazz varca la linea della Valpolicella e del comune di Verona per spingersi fino a San Giovanni Lupatoto e addirittura a Vicenza! In particolar modo entrano nel network di concerti dedicati al jazz internazionale combinati con la massima espressione della cultura vinicola italiana nientemeno che il Panic Jazz Club (il jazz club di Marostica a Vicenza, tra i più rinomati d’Italia), La Cantine de l’Arena (la brasserie che da anni propone a Verona i migliori concerti jazz), il Crowne Plaza (che ospiterà un live al nono piano dell’Hotel), e il Comune di San Giovanni Lupatoto con Art Nove, che hanno sposato in pieno il progetto offrendo il Teatro Astra come location per una data speciale.

Sono attesissimi Paolo Fresu con Uri Cane, Martin Taylor, il reunion tour degli Area (sì, Tavolazzi, Fariselli e Tofani) con un concerto free jazz / progressive, Diego Amador, il Jorge Pardo Mocambo Quartet e il trio Jim Mullen, Raphael Wressinig e Lucas Knofler.

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...due premi di qualità. Al cantautore, scrittore, poeta, autore teatrale e librettista veronese e al suo ultimo lavoro discografico Canzoni per Adulti, uscito nell'ottobre dello scorso anno, due prestigiosi premi di genere per la Canzone d'Autore.

Una stilettata nei cuori...

È possibile che la vita ruoti sempre e inevitabilmente attorno all'amore? E che dell'amore si possa fare anche un perno su cui far ruotare la propria arte? Evidentemente, per Marco Ongaro, sì.

Ad un primo ascolto sembra che questo suo ultimo lavoro discografico sia un'autobiografia lirica. Al secondo ascolto si crede di intuire che Il Salvatore... sia proprio lui che, straziato dal bisogno incessante di indagare l'anima femminile e intuito il dolore che talvolta vi alberga, si prodighi per salvare tutte le donne bisognose d'amore. Forse anche il guascone D.J. (Don Juan) con la missione della conquista, è lui. A poco a poco cominciamo a vederlo, il nostro eroe, aggirarsi nel visionario albergo della vita di Feydeauniana memoria. In un moto perpetuo apre porte e sgambetta trafelato per nascondere ipotetiche infedeltà, portare brioches all'ora di cena o lavare le tazze della colazione a Massaie annoiate e depresse... Ogni tanto, esausto, sente il bisogno di riposare passeggiando lungo i corridoi. A quel punto si concede di lasciarsi andare a piangere per la Piccola amica

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Domenica 7 agosto 2011, ore 15 - ingresso gratuito Orti forestali di Selva di Progno (Verona)

È un altro concerto da raggiungere a piedi quello in programma domenica 7 agosto, alle 15, per il nono appuntamento della rassegna Voci e Luci in Lessinia. Protagonista Riccardo Tesi con il suo organetto diatonico, le cui inconfondibili note si diffonderanno dagli Orti forestali di Selva di Progno nell’Anno internazionale delle foreste, quando anche la foresta demaniale di Giazza – la più antica d'Italia – compie i suoi primi cento anni di vita. La melodia di questo antico strumento, del quale il musicista pistoiese è profondo conoscitore, trova spazio ideale all'interno degli Orti forestali: il vivaio del Turcato, realizzato nel 1901, che fornì le piantine necessarie ai rimboschimenti della Valle di Revolto fino agli anni Cinquanta.  

   Compositore, strumentista e ricercatore poliedrico. Riccardo Tesi è il pioniere della “musica etnica”: è stato il primo musicista in Italia a consacrare, nel 1981, un intero album (Il ballo della lepre) all’organetto diatonico, strumento antenato della fisarmonica. Dagli esordi folk nel 1978 con Caterina Bueno alle odierne collaborazioni, l'artista pistoiese ha saputo coniugare la tradizione musicale italiana e toscana con quella basca, inglese, francese e malgascia, al jazz, al liscio e alla canzone d’autore. Con uno stile inconfondibile, Tesi riesce

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Sabato 6 agosto 2011 all'Anfiteatro veronese la  prima de "La Bohéme" di Giacomo Puccini, quinto titolo in cartellone per l'89° Festival nell'allestimento della Fondazione Arena di Verona del 2005 e riproposto con grande successo nel 2007, sempre per la regia di Arnaud Bernard.

Per la ripresa del Festival 2011 la direzione dell'Orchestra e del Coro dell'Arena è affidata a John Neschling; oltre ad Orchestra, Coro e Tecnici dell'Arena di Verona, l'opera vede impegnato anche il Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani insieme alla folla delle comparse.

La Bohème di Giacomo Puccini per sei serate si presenta al pubblico areniano nella messa in scena firmata dal regista francese Arnaud Bernard: una regia verista, assolutamente calibrata sull'ampiezza del palcoscenico dell'Arena, che lascia tuttavia spazio ad una vena favolistica propria del sogno bohémien dei suoi protagonisti, fino alla morte di Mimì che segnerà anche la fine della gioventù degli amici che la circondano.

E' forse l'opera di Puccini più amata e rappresentata nel mondo, il soggetto viene dal romanzo a puntate Scènes de la vie de bohème di Henry Murger in uscita su «Le Corsaire Satan» dal 1845 al '49, ripreso da Puccini su presunto suggerimento di Ruggero Leoncavallo. Ne deriva un lavoro minuzioso che impegna il compositore per due anni con

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