Dopo la stagione quasi “monografica” del 2012, che ha visto l’esecuzione integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Brahms, quest’anno Il Settembre dell’Accademia si sdoppia, articolando i propri appuntamenti secondo due filoni principali: l’omaggio a Richard Wagner nel bicentenario della nascita e il Novecento musicale, sia “storico” che contemporaneo, che prendendo avvio da La sagra della primavera di Stravinskij, attraverso un percorso che passa per Debussy, Ravel, Bartók, Šostakovič e Ligeti, culminerà con la prima esecuzione assoluta di Poem of Dawn, del compositore russo-israeliano Boris Pigovat.
Il ricordo a Richard Wagner avrà il suo cuore nell’esecuzione di alcune fra le più importanti pagine del sommo operista tedesco (Addio di Wotan e Incantesimo del fuoco, Marcia funebre di Sigfrido ePreludio e morte di Isotta). Questo nucleo sarà però contestualizzato nell’ambito più ampio della cultura romantica europea, con la presentazione da un lato di tre sinfonie (Terza, Quinta e Settimana) e del concerto per violino di Beethoven, e dall’altro di composizioni di Dvořák, Čajkovskij, Mahler e Richard Strauss.
Con Il Settembre dell’Accademia 2013, l’Accademia Filarmonica di Verona ha voluto puntare non solo sui grandi nomi della maggiori compagini orchestrali largamente affermate nella confidenza e nell’affetto del pubblico, quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Mahler Chamber Orchestra, ma anche su ensembles magari di minor fama ma certamente non di inferiore livello, come la Prague Philharmonie e la Zagreb HRT Symphony Orchestra. Nel solco del tradizione sostegno alla gioventù musicale proprio dell’Accademia Filarmonica di Verona si inserisce infine l’invito a due interessanti orchestre giovanili: Junge Deutsche Philharmonie e Turkish Youth National Philharmonic, la quale, a conferma delle sue potenzialità, avrà il grande violinista Shlomo Mintz quale padrino d’eccezione.
Consapevole delle difficoltà, che gravano non solo sulle istituzioni ma anche, anzi forse sopratutto, sui singoli cittadini, l’Accademia Filarmonica di Verona ha cercato quest’anno di contenere il più possibile i costi di abbonamenti e biglietti per non gravare eccessivamente sui propri abbonati, proponendo prezzi inferiori rispetto alle precedenti stagioni e facendosi carico direttamente della differenza dei costi. Questo nella speranza di poter contribuire una volta ancora di più alla diffusione della Grande Musica e dalla cultura, fattori che l’Accademia Filarmonica di Verona reputa imprescindibili per un equilibrato sviluppo della società e per i quali si è adoperata fin dalla sua fondazione.
La stagione 2013 de Il Settembre dell’Accademia si aprirà sabato 7 settembre con un affascinante viaggio nella Parigi di inizio Novecento, rutilante capitale culturale del Vecchio Continente in pieno fermento creativo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Il festival sarà inaugurato con La sagra della primavera di Stravinskij, nel centenario della prima esecuzione, che con i suoi complessi intrecci ritmici e la sua pregnanza di significato sarà ottimo banco di prova per il trentassettenne direttore unghere Juraj Valčuha e per l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, compagine che torna al Teatro Filarmonico dopo alcuni anno di assenza. Grande sfoggio di capacità tecniche e raffinatezza interpretativa offrirano anche La Mer di Debussy e la seconda suite di Daphnis et Chloé di Ravel.
In questa nuova edizione de Il Settembre dell’Accademia si rinnova la tradizione di inserire un recital pianistico nel programma del festival. Il secondo concerto della stagione, mercoledì 11 settembre, vedrà protagonista il pianista tedesco Ingolf Wunder, interprete giovanissimo (è nato nel 1985) ma già affermato sulla scena internazionale: dopo essersi imposto nei più prestigiosi concorsi ha recentemente firmato un contratto in esclusiva con Deutsche Grammophon. Il recital, incentrato sul grande repertorio romantico per tastiera, si aprirà con la celebre Sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven per poi proseguire con la Prima e la Seconda Ballata e il Notturno Op. 9 n. 3 di Chopin; chiuderanno la serata l’Improvviso Op. 142 n. 4 e Städchen di Schubert e la monumentale Sonata in Si minore di Liszt.
Programma interamente tedesco (e romantico) sabato 14 settembre per omaggiare Richard Wagner nel bicentenario della nascita, continuando così idealmente la serie di inziative intraprese nel 2013 dall’Accademia Filarmonica di Verona in ricordo del sommo operista tedesco. Alla Settima Sinfonia di Beethoven, definita dal genio di Lipsia “l’apoteosi della danza”, il ceco Jiří Bělohlávek, alla guida della Prague Philharmonie, affiancherà Addio di Wotan e Incantesimo del fuoco da La valkiria e Marcia funebre di Sigfrido da Il crepuscolo degli dei, pagine fra le più celebri ed amate pagine del ciclo nibelungico, alle quali farà seguito il Preludio e morte di Isotta. Protagonista vocale della seratà sarà la soprano svedese di solida tradizione wagneriana Annalena Persson.
Martedì 17 settembre sarà la volta della prima delle due orchestre giovanili ospiti de Il Settembre dell’Accademia. La Turkish Youth National Philharmonic, orchestra sostenuta dal Ministero della Cultura turco e diretta dal suo fondatore Cem Mansur, in occasione della prima pesenza a Verona si presenta sotto gli auspici di un padrino di eccezione: il violinista russo-israeliano Shlomo Mintz. Il programma, a dimostrazione della versatilità e della solidità della compagine, è articolato e di sicuro interesse, spaziando dal classicismo viennese della terza ouverture Leonore di Beethoven al Novecento storico delle Danze di Galánta di Kodály e alla contemporanietà del compositore turco Ferit Tüzün, del quale sarà eseguito in prima italiana Esintiler Suite. Il concerto si chiuderà tornando alla Vienna di primo Ottocento con il Concerto per violino di Beethoven affidato alle sapienti cure di Shlomo Mintz.
Si rinnova il legame fra due delle più antiche accademia musicali italiane, la Filarmonica veronese e la romana Santa Cecilia, domenica 22 settembre, con il ritorno al Teatro Filarmonico di Antonio Pappano e dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ormai ospiti privilegiati del Settembre dell’Accademia. Dopo i costanti successi riscossi negli anni passati, l’orchestra romana, fiore all’occhiello della cultura e della migliore tradizione musicale italiana sulla scena internazionale, porta a Verona il violoncellista Mario Brunello, primo artista italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Il concerto sarà incentrato sugli esiti estremi del romanticismo ottocentesco, presentando due capisaldi della letteratura orchestrale tedesca del XIX secolo: la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Concerto per violoncello di Dvořák.
Programma tutto incentrato sul Novecento nelle sue più diverse manifestazioni, invece, per la seconda orchestra giovanile di questo Settembre dell’Accademia, la Junge Deutsche Philharmonie, giovedì 26 settembre. Il programma presentato dalla compagine tedesca sotto la guida di David Afkham, allievo di Bernard Haitink e autentico astro nascente della direzione, spazierà dalle utlimi propagini dell’estremo romanticisco forse ormai quasi “fuori tempo massimo” sebbene dagli esiti sublimi dei Vier letzte Lieder di Richard Strauss alla contemporaneità di György Ligeti, del quale sarà eseguito, per la prima bvolta a Verona, Lontano, composizione per grande orchestra, passando per il Novecento storico del Concerto per orchestra di Bartók. Protagonista vocale della serata la soprano Christiane Oelze, musicista dalla tecnica sopraffina specializzata nel repertorio del secolo scorso.
Non ancora spentisi gli echi dell’assoluto successo riscosso nel 2012 alla testa dei Wiener Philharmoniker, martedì 2 ottobre torna al Settembre dell’Accademia Daniele Gatti uno dei massimi direttori d’orchestra viventi, Direttore Musicale dell’Orchestre National de France e Direttore Laureato della londinese Royal Philharmonic Orchestra. Con il programma proposto quest’anno assieme alla Mahler Chamber Orchestra, il direttore milanese sembra quasi voler portare a compimento la riflessione iniziata l’anno scorso sul romanticismo tedesco. Dopo le ultime due sinfonie di Brahms presentata con i Wiener, infatti, quest’anno Gatti si cimenterà nell’Idillio di Sigfrido di Wagner e nei Rückert-Lieder mahleriani, che vedranno protagonista il baritono Matthias Goerne. Il programma si concluderà con una composizione-simbolo del Romanticismo: la Terza Sinfonia “Eroica” di Beethoven.
Il Settembre dell’Accademia si chiuderà infine il 10 ottobre con la presentazione in prima esecuzione assoluta di Poem of Dawn per viola solista e orchestra del compositore russo naturalizzato israeliano Boris Pigovat, che sarà presente alla serata. La première è affidata due giovani protagonisti della scena musicale: il direttore veronese Nicola Guerini, alla sua terza presenza al festival, alla guida della Zagreb-HRT Symphony, e la violista russa, ma residente a Verona orami da diversi anni, Anna Serova. Per meglio contestualizzare la nuova opera di Pigovat, la serata sarà coronata da l’Ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Čajkovskij e la Quinta Sinfonia di Šostakovič, capisaldi della musica russa.
ANTEPRIMA Il Settembre dell’Accademia 2014
L’Accademia Filarmonica di Verona è orgogliosa di annunciare che il 23 giugno 2014 i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle inaugureranno Il Settembre dell’Accademia 2014. Il concerto veronese sarà una delle uniche due date italiane della tournée del prossimo anno della blasonata orchestra tedesca. L’evento, anticipo del nucleo centrale del Settembre dell’Accademia 2014, che come da tradizione si svolgerà nella tarda estate, sarà fuori abbonamento, con diritto di prelazione per gli abbonati del 2013. I biglietti saranno disponibili da maggio 2014.
foto Antonella Anti