Arthur Duff a Villa Pisani Bonetti

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di Il Blog di Mara, 13 anni fa
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Arthur Duff ha concepito per Villa Pisani-Bonetti una proiezione laser verde di circa 80 metri: parole luminose rotanti sull'asse alla base dell'edificio, tra la facciata posteriore della villa e l'intera estensione del prato retrostante, secondo una direttrice proiettiva diagonale e destabilizzante, che sorprende e investe fisicamente i visitatori. La frase che la costituisce, "sing about the past but feel it in the present", intenzionalmente non ha alcuna origine letteraria o aulica, ma è tratta da un'intervista del cantante pop Damon Albarn. È stata scelta dall'artista per sottolinearne l'ovvietà e la potenziale adattabilità a qualsiasi situazione: in questo caso, alla relazione attiva tra passato e presente sottesa all'intervento artistico stesso in dialogo con l'edificio storico. La proiezione lavora sul cambio di scala: è chiara ed esatta quando investe la facciata, in una rotazione che ciclicamente fa interferire e metamorfizzare ogni parola nella successiva, ma si frammenta e deforma distendendosi lungo tutto il prato, percorrendo la sua estensione in un dialogo tra verde naturale e artificiale. L'architettura è asse e schermo insieme, rende possibile il materializzarsi del linguaggio/luce, come presenza concreta e luogo di attenzione, non come percorso puramente concettuale: la parola è materiale elastico, informazione luminosa che si distende e si contrae nel frammento spaziotemporale in cui si rende leggibile.