Emilio Isgrò - La Costituzione Cancellata

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di Il Blog di Mara, 13 anni fa
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[Boxart, Verona] Emilio Isgrò cancella la Costituzione Italiana come rappresentazione di un crimine annunciato. Un progetto che è l'annuncio di un'Italia che rischia di sfaldarsi "mentre tutti gli altri Paesi del mondo" spiega l'artista "serrano le fila per meglio resistere alle pressioni di una globalizzazione che, oltre ai suoi pregi, mostra sempre più i suoi limiti". Per fugare ogni dubbio di una facile provocazione, tuttavia, l'artista 73enne precisa: "Io rappresento la situazione attuale, senza prendere necessariamente una posizione. Poi saranno le coscienze a decidere". E aggiunge ancora: "leggendo la nostra Costituzione sono stato toccato soprattutto da due cose. Primo, dalla lingua, un italiano fluido e disadorno che non ha niente a che vedere con il burocratese al quale ormai siamo abituati. Secondo, dall'altezza dei princìpi ai quali i padri costituenti improntarono il loro testo". Dalle pagine della carta costituzionale emergono qua e là poche parole, che danno un nuovo senso al tutto. "L'arte ha diritto di sciopero", si legge assemblando le sillabe risparmiate dalla mano cancellatrice. Abbiamo raccolto un'intervista all'artista e due brevi contributi dei galleristi, Giorgio Gaburro e Beatrice Benedetti...