inaugurazione sabato 21 giugno 2008 ore 18,00
con presentazione in catalogo di Luigi Meneghelli
Appena chiusa la mostra dal titolo Look around con un assaggio delle articolate ricerche artistiche di Shilpa Gupta (Mumbai, 1976) e Iman Issa (Cairo, 1979). Uno sguardo che si allarga per offrire nuovi stimoli al territorio, per ampliare l'esperienza di un contemporaneo che ormai si muove senza confini geografici. Testimonianza di un interesse che necessariamente deve tener conto di contesti emergenti per creare relazioni e collaborazioni che effettivamente possano svilupparsi nel tempo in un reciproco arricchimento di prospettive.
Shilpa Gupta, attraverso installazioni (spesso interattive), video e fotografia, cerca di portare in evidenza i limiti dell'epoca del capitalismo avanzato, dove spesso la tecnologia è usata per scopi di controllo, per porre frontiere invece che per favorire la libera circolazione delle idee. Nelle foto presentate in mostra si evidenzia l'impossibilità dello sguardo in una fondamentale ambiguità: a volte siamo noi a distogliere gli occhi da una realtà spesso dolorosa e ingiusta, altre volte è la verità che ci viene negata pur nella dilagante informazione in tempo reale.
Iman Issa, invece, si muove nel contesto delle grandi metropoli e ha realizzato numerose installazioni site-specific in spazi pubblici, tuttavia anche i suoi video e gli scatti fotografici sanno illuminare possibilità alternative per guardare
inaugurazione venerdì 20 giugno ore 17,30
“La finalità principale della mia fotografia non è di natura artistica, bensì di condividere e far conoscere volti, tradizioni e stile di vita di una popolazione semplice ma orgogliosa del proprio retaggio storico e culturale. Fotografare la gente con cui vivo ogni giorno è un modo di renderla ancor più vicina alla mia persona, catturando gli istanti di vita in cui i loro volti comunicano tra loro e con me. Sguardi, espressioni del volto e gesti fissati dalle foto mi aiutano a dare spessore e profondità alle relazioni di amicizia e alla condivisione di vita che già caratterizzano il nostro incontro quotidiano”.
Queste sono le parole dell’ autore della mostra, Pedro Pablo Hernandez, originario di Leòn (Messico), che ben esprimono la relazione tra il missionario comboniano e la gente con cui ha speso oltre dieci anni di vita. Non si ritiene un fotografo professionista, ma dagli scatti traspare un’ intensità che mostra il forte rapporto stabilito con la gente che lo ha ‘adottato’. I guji costituiscono uno dei maggiori gruppi etnici del sud Etiopia, fanno parte della grande
17 maggio 2008
La mostra di Dafne Boggeri ed Eva Kotátková metterà a confronto e in dialogo7 giugno - 31 luglio 2008
In mostra una ventina di immagini fotografiche di grandi dimensioni dell'artista coreano (nato a Seoul 1966) e un video dove la pelle è al centro della ricerca.
Kim Joon ha dichiarato:“Mi interessano i tatuaggi come metafora di un desiderio nascosto o una sorta di pulsione imprigionata nella coscienza umana. Io vedo la pelle, o in alcuni casi il monitor, come un’estensione della tela.”.
Il suo interesse per l’arte del tatuaggio risale ai tempi del college e agli anni di servizio militare a Seoul, un paese dove il tatuaggio è tuttora vietato ai civili e “indossato” solo da militari o criminali.
Nella sua prima personale in Italia, dal titolo "Tattoo
dimension", le grandi foto digitali ritraggono anatomie perfette, senza
volto, in pose accattivanti
da magazine di moda, spesso avvinghiate in un conturbante
erotismo. Come
nella serie dei Duetti
del 2006, da cui parte la rassegna
per arrivare alle più recenti variazioni sul tema: un
moltiplicarsi di membra contorte da Dea Khali, spuntano nelle foto
della sezione Party
(2007).
A prima vista, l’appeal di questi umanoidi è accentuato dagli splendidi arabeschi che rivestono i corpi, sotto forma di tatuaggio, spesso motivi tratti da tessuti tradizionali coreani. Talvolta sono i loghi di multinazionali globalizzate (BMW, STARBUCKS, GUCCI) a ricoprire i corpi “in affitto”, come nell’emblematica
28 maggio - 6 giugno 2008
Elena Frontero e Luisa Tinazzi
6 giugno – 10 luglio 2008
Soave
(Verona) – Palazzo del Capitano
11
luglio – 3 agosto 2008
Monteforte
d’Alpone (Verona) – Palazzo Vescovile
Metalli e terracotta, dipinti e moderne istallazioni cattureranno in una sola immagine tutte le emozioni che sprigionano dalla terra e dai suoi frutti, per un’arte guidata dallo spirito geniale di questi quattro artisti italiani che esporranno, ciascuno in una cantina, una loro opera costruita ad hoc all’interno della cantina stessa. Quattro interpreti del Contemporaneo, scoperti dal geniale intuito di Lucia Bosè, fondatrice e mecenate del Museo degli Angeli di Segovia.
L’iniziativa precede quell’incontro tra arte e vino che
culminerà nella mostra “Picasso & Dominguin”,
un evento voluto dalla Strada del
Vino Soave, in collaborazione con il Comune di Soave e il
Comune di Monteforte d’Alpone.
Il trait
d’union tra il Museo degli Angeli e la mostra
“Picasso & Dominguin” è appunto la famosa attrice
italiana Lucia Bosè, che nel 2000 decise di aprire un Museo
dedicato
La mostra inaugurale
L’attivazione della collezione trova piena espressione nella mostra di apertura „Sguardo periferico e corpo collettivo”. L’esposizione, concepita come un evento eccezionale per l’inaugurazione, mette in relazione infatti numerose opere della collezione, tra cui nuovi acquisti, importanti depositi di collezionisti e prestiti di musei e collezioni italiani e internazionali.
“Sguardo periferico e corpo collettivo” discute la questione dei corpi collettivi nell’arte visiva contemporanea, in considerazione della sua stretta relazione con l’architettura e la performance, e in modo particolare con la danza. La mostra analizza come le proposte artistiche più recenti siano state influenzate dalle Avanguardie Americane del Secondo Dopoguerra, che a loro volta avevano ripreso le sperimentazioni sviluppate all’inizio del XX secolo tra la Germania, la Polonia, la Russia e altri paesi.
In questa prospettiva, l’esposizione e il relativo catalogo presentano una raccolta di opere, film, performance, documenti e testi da Meyerhold fino all’arte contemporanea, esplorando la concezione e l’utilizzo del “corpo collettivo” come strategia critica, mediante la quale viene indagata l’eredità della nostra storia recente.
Questo percorso prende avvio dalla nozione di “visione periferica” in quanto opposta alla visione centrale, cioè l’abilità di percepire oggetti e movimenti al di fuori della linea diretta di visione e di confrontare le esperienze da parte del singolo con le esperienze collettive
inaugurazione lunedì 12 maggio 2008 ore 17,00
10 - 25 maggio 2008
L’esposizione sui cent’anni della storia dell’Hellas Verona è promossa dalla prima Circoscrizione in collaborazione con l’assessorato allo Sport e al Tempo libero del Comune di Verona ed è curata dall’Associazione culturale Cangrande. In mostra cimeli, maglie, foto, libri, dischi e riviste sulla società di calcio più antica di Verona. L’inaugurazione è prevista nel giorno in cui ricorre l’anniversario dello scudetto vinto dalla squadra veronese nel 1985.
Inaugurazione della mostra
Saluto delle Autorità:
Alessandro Mazzucco, Magnifico Rettore dell’Università di Verona
Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona
Interverranno:
Stefano Verdino, Docente di Letteratura italiana, Università di Genova
Giorgio Cortenova, Direttore della Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti
Egidio Fiorin, Fondatore e direttore di Colophon edizioni
Daniela Brunelli, Direttrice della Biblioteca centralizzata A. Frinzi
Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti visita alla mostra dalle ore 19.00 alle 21.00
La mostra, organizzata in due sezioni dalle Edizioni d’arte Colophon, in collaborazione con la Biblioteca Frinzi dell’Università di Verona e la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti, rimarrà aperta fino a domenica 8 giugno 2008 con i seguenti orari:
Biblioteca Frinzi, via san Francesco, 20: da lunedì a venerdì 8.15-23.45; sabato e domenica 8.15-19.45 Ingresso gratuito
Info: tel. 045 8028600 – www.univr.it
, Volto due Mori, 4: da martedì a venerdì 9.00-19.00; sabato e domenica 10.30-19.00 chiusura biglietteria ore 18.00 (biglietto: Euro 5,00 intero; Euro 4,00 ridotto; Euro 3,00 ridotto speciale)
Info: tel. 045 8001903 - palazzoforti@comune.verona.it - www.palazzoforti.it
Il libro d’artista nasce a Parigi alla fine dell'Ottocento dalla contemporanea presenza dei più prestigiosi e vivaci artisti ed intellettuali che da tutto il mondo si ritrovavano nella
17 - 31 maggio 2008
Opere della ceramista Paola Colpo
Periodiche esposizioni.