Aperta nella città di Verona, in uno spazio espositivo immerso nel verde sulle colline delle Torricelle, “La Casa dei Sogni” il primo Museo permanente del Giocattolo.

Il museo nasce da un’iniziativa della Fondazione Gaspari Avrese, con lo scopo di creare e valorizzare una collezione preziosa e rara del giocattolo delle epoche passate, con pezzi dalla fine del 700 agli anni ’50 del 900, e soprattutto per donare ai bambini e alle famiglie veronesi uno spazio verde nel quale passeggiare, giocare e divertirsi.

La collezione comprende oltre 3000 pezzi tra cavallini di legno, a dondolo e non, marionette e burattini, teatrini, bambole, giocattoli meccanici, case di bambola, animali di vari tipi e materiali (legno, cartapesta, biscuit, celluloide, tessuto, latta, ferro ed altro).

I giocattoli vissuti da bambini di epoche passate, sono stati raccolti negli anni con dovizia e passione dall’Avvocato Luciana Gaspari e verrà ospitata permanentemente nel museo dei giocattoli, dove i bambini, le famiglie e le scuole potranno vedere la finezza artigianale dei preziosi giochi antichi e percepirne la poesia.

Il museo è aperto per le scuole, su prenotazione, il martedì giovedì e venerdì dalle 9 alle 13;

Ingresso 5 euro.





Data inizio: 01-12-2007
Data fine: 28-02-2008
Orario: sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Luogo: Museo del Giocattolo
Indirizzo: Via
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12 - 31 gennaio 2008


Da qualche anno l'artista veronese produce installazioni dove il neon interagisce con l'ambiente. "L'opera è esplosa, si è disseminata nello spazio, lo spazio stesso è diventato protagonista e la luce la sua ancella" scrive nella presentazione Camilla Bertoni.





Data inizio: 07-01-2008
Data fine: 31-01-2008
Luogo: La Roggia
Indirizzo: V.le Trieste 19 Pordenone
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22 dicembre 2007 - 17 gennaio 2008

In occasione dei 150 anni dalla fondazione della Società Belle Arti Verona,
mostra dei soci al primo piano del Palazzo della Gran Guardia in Piazza Brà a 


info su
www.sbav.it

(Il manifesto è opera di Alfredo Panato)



Data inizio: 22-12-2007
Data fine: 17-01-2008
Orario: aperto tutti i giorni 10.00/12.30 - 15.30/19.00
Luogo: PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA
Indirizzo: Piazza Bra 37121 Verona
Telefono: 045/8033400
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11 – 27 gennaio 2008


Vermissage: venerdì 11 gennaio alle ore 18


Antologica di Pierpaolo Cristani a tre anni dalla scomparsa, noto al pubblico Veronese soprattutto per i numerosi restauri che negli anni hanno valorizzato il patrimonio artistico locale, in particolare per quel che riguarda gli affreschi.


Nelle sue opere traspare il legame con l’affresco, soprattutto nelle scelte cromatiche e nei materiali per la pittura e il vissuto di paesaggi amati, come quelli pervasi dalle impressioni di viaggio, del Marocco, dell’Etruria e nell’ultimo periodo del tanto amato Israele.

Forte nei suoi lavori è la presenza di grafismi e di simbolismi cui ricorre per rammentare il legame tra dipinto e scritto che - come scrive il figlio Matteo - "ha tanto influito anche sul modo con cui egli aveva deciso di “dipingere” la propria vita professionale, e che tanto senso ha dato e da all’opera del restauro".


nella foto Lo Spazioarte Pisanello (esterno)

foto Antonella Anti






Data inizio: 07-01-2008
Data fine: 27-01-2008
Orario: tutti i giorni dalle 16 alle 19.30 chiuso: lunedì
Luogo: Spazioarte Pisanello – Fondazione Toniolo
Indirizzo: chiesa di S.Fermo, lato stradone S. Fermo
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12 gennaio -  3 febbraio 2008
ingresso libero

PROIEZIONE DIAPOSITIVE - ingresso gratuito

Sabato 12 gennaio - ore 11.00
Domenica 13 gennaio - ore 16.00
Immagini digitali in Concorso

Domenica 20 gennaio - ore 16.00
Circolo Fotografico Veronese: Weekend ad Amburgo
Domenica 27 gennaio - ore 16.00
Odetta e Oreste Ferretti: Gange: un fiume di fede (videoproiezione) - Cuba (audiovisivo)

Domenica 3 febbraio - ore 16.00
Pierluigi Rizzato Afi: la Danza sul Lago - Orizzonti Lontani - Ascoltando la Savana

Il “Premio Verona” è considerato dagli esperti del settore come uno dei migliori saloni italiani nell’ambito della fotografia amatoriale. Cinque le sezioni previste dal regolamento del concorso: bianco/nero; colore; digitale; portfolio; sport e tempo libero.

I vincitori, premiati dall’assessore allo Sport Federico Sboarina con una medaglia d’oro appositamente coniata dal maestro orafo Alberto Zucchetta, sono: Vanni Stroppiana di Rivoli torinese (con l’opera Finish); Massimo Allegro di Milano (con l’opera Donna red Zao); Alessandro Salvini di Pisa (con l’opera L’imbeccata); Alessandro Merico di Ripalta cremonese (con l’opera Il falconiere); Walter Turcato di Rho (Milano) con l’opera Volare.
Fra i partecipanti della provincia di Verona sono stati premiati: Alessandro Leviti di San Bonifacio (con l’opera Panchinari); Claudio Martinelli (con l’opera S.T. 2) e Luciano Bonazzi (con l’opera Mandriani al lavoro) di Verona.

Nella sezione “La scuola s’immagina – Premio Verona” (riservata alle scuole secondarie di
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inaugurazione sabato 6 ottobre alle ore 18.30

7 ottobre 2007 – 3 febbraio 2008


La mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, curata da Enrico Gusella, presenta più di 160 immagini in bianco e nero tra cui molte opere inedite, realizzate da Giovanni Umicini nella città del Santo dai primi anni cinquanta ai giorni nostri.

Il lavoro fotografico di Umicini (Firenze, 1931) rientra nel filone definito Street photography, o “poesia della vita”: attraverso l’obiettivo fotografico, l’autore entra in sintonia con la vita dei suoi soggetti e li indaga cogliendo gli aspetti più intimi dell’animo umano.

Proprio per questo la ricerca di Umicini può essere definita di carattere interiore, oltre che storica, in quanto, partendo da strade e luoghi cittadini, egli fornisce un quadro preciso e dettagliato di carattere antropologico.

Grazie al suo occhio attento e scrupoloso, l’artista riesce a cogliere il contrasto affascinante tra la figura umana e l’architettura impersonale dei luoghi fotografati, tra una condizione mentale e l’ambiente asettico.

Nell’opera di Umicini c’è una capacità straordinaria di entrare nelle situazioni quotidiane e di coglierne l’essenza vitale, unita alla forza dell’intensità emotiva ed espressiva con cui rappresenta la città di Padova e i suoi simboli, la Basilica del Santo, Prato della Valle, il Caffè Pedrocchi

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