Sabato, 09 Gennaio 2016 08:25

Titina Maselli a Venezia In evidenza

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 Sono appena stata a Venezia e, tra le mostre che ho visto, mi piace soffermarmi sulla retrospettiva di Titina Maselli, una trentina di opere in tutto, organizzata alla Fondazione Querini Stampalia. I lavori e il personaggio di Titina mi hanno sempre affascinato, anche se solo questa mostra mi ha indotto a leggere qualcosa di più su di lei, sulla sua vita e sul suo lavoro.

I suoi primi quadri li ho visti proprio a Verona, al Palazzo della Gran Guardia nell'estate del 1981, in occasione della mostra "Campionario 60-68. Alternative Italiane alla Pop Art e al Nouveau Réalisme", curata da Luigi Meneghelli e Alessandro Mozzambani.

Poi ho ammirato sue opere alla Biennale di Venezia (1995), alla Casa del Mantegna di Mantova (1991), alla Galleria Giulia di Roma (1998). I suoi quadri, i suoi colori non si dimenticano. Soggetti anomali, carichi di dinamismo e in bilico tra figura e astrattismo. Per scoprire qualcosa di questa artista originale e talentuosa, figlia dell'aristocrazia intellettuale romana, è sufficiente leggere il pieghevole della mostra in corso a Venezia dove è riportata, tra altre, questa sua dichiarazione "Un quadro non è un libro, un quadro appare in un istante, si vede in un attimo... Vorrei che i miei quadri fossero chiari come quelle scene che Chaplin ripete decine di volte, per accertarsi di essere capito...".

Titina (Roma 1924 – 2005) è stata una persona cosmopolita, elegante, mai ammiccante alle correnti artistiche di moda o al mercato. Ha soggiornato a New York (1952-1955), in Austria (1955-1958), lungamente in Francia oltre nella amata Roma e in Toscana. Fin che era in vita non ha mai avuto una galleria di riferimento e il mondo dell'arte le ha riservato un'attenzione piuttosto tiepida e superficiale. La Maselli ha affiancato alla produzione di quadri un'intensa attività di scenografa, lavorando soprattutto per i teatri francesi

Letto 4411 volte Ultima modifica il Giovedì, 29 Marzo 2018 14:04
Il Blog di Mara

"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.

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