Lunedì, 09 Giugno 2014 08:52

La misteriosa scultrice scozzese In evidenza

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La prima volta che apparve una sua scultura fu nel marzo del 2011 in una libreria di Edimburgo. Nessuno si accorse di chi depositò su un tavolo la piccola scultura. Un bonsai cresciuto su un libro, con una dedica e tutto rigorosamente fatto di carta di vecchi libri ritagliata e incollata.

Diventò un caso quando ne apparve una seconda e poi una terza scultura. La seconda scultura, un piccolo grammofono venne trovata nella sede della Libreria Nazionale di Scozia e la terza nella Filmhouse e rappresentava una sala cinematografica. La scultrice misteriosa cominciò a lasciare le opere davanti a librerie, biblioteche, fiere del libro. I libri che ritagliava non erano scelti a caso e a volte lasciava biglietti con messaggi o dediche. Una volta scrisse "a sostegno delle biblioteche, dei libri, delle parole, delle idee, dei festival" e così, il suo progetto prese dei contorni precisi.

Da allora si è scatenata una caccia all'artista con appelli perchè uscisse allo scoperto. Si sono fatte ipotesi sul suo profilo psicologico. Lei una volta ha risposto alla Bbc senza aggiungere niente a quanto già si sapeva. Che è una donna, che è stata una ragazza la cui vita "sarebbe stata meno ricca se non fosse stata in grado di spaziare liberamente in librerie, gallerie d'arte e musei".

Ad oggi non si è ancora palesata. Speriamo non lo faccia. In un mondo in cui tutti vogliono apparire e pur di farlo (e di prendere qualche euro in più), anche con una carriera prestigiosa alle spalle, vanno su qualche "isola", abbiamo bisogno di sognare pensando a quest'artista scozzese, a questa lettrice, che da quasi quattro anni non risponde alle sirene della visibilità e del denaro. Anche riguardo alla "sua capacità di spesa", al denaro, i più ipotizzano che sia abbastanza ricca.

Io voglio pensare che si faccia bastare quello che ha!

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Letto 3074 volte Ultima modifica il Venerdì, 15 Settembre 2017 14:00
Il Blog di Mara

"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.

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