La rassegna "Jazz e altro" si terrà al teatro Camploy ed è articolata in 3 appuntamenti sempre di martedì: il 31 ottobre, il 7 novembre e il 14 novembre. E' stata organizzata dall'associazione Afide Sonoro in collaborazione con l'assessorato agli spettacoli del comune di verona.
31 ottobre - Steve Piccolo Horror vacui
Horror Vacui è il titolo del progetto e del quartetto formato dal bassista e operatore elettronico italo-americano Steve Piccolo, dall’altosassofonista milanese Massimo Falascone, dal violoncellista Walter Prati e dal trombettista Matteo Pennese. Il titolo fa riferimento al contrasto tra suono e silenzio sulla cui ricerca questo quartetto ha impostato il proprio lavoro, partendo da spunti composti da Piccolo e lavorando sull’improvvisazione. Steve Piccolo, nato nel 1954 in New Hampshire, è stato il bassista della prima formazione dei Lounge Lizards del sassofonista John Lurie. Con quel gruppo, per cui fu coniato il termine “punk jazz”, visse da protagonista la stagione No Wave. Con Lurie ha registrato il primo disco del gruppo intitolato semplicemente “The Lounge Lizards” e ha suonato dal 1978 al 1982. Dopo essersi trasferito a Milano a metà degli anni Ottanta, ha intrapreso una fortunata carriera di produttore. Questo non gli ha impedito di portare avanti la sua passione per il basso con cui lavora in ambiti rock e sperimentali. Il suo ensemble-progetto “Expedition” annovera la collaborazione di moltissimi creativi e nuovi improvvisatori. Nel 2004 il disco omonimo ha riscosso notevole successo di critica. Massimo Falascone è nato a Milano nel 1956. Si è affermato, grazie ad una voce originale, all’interno di un vasto circuito di improvvisatori e jazzisti d’avanguardia. Walter Prati violoncellista noto nell’ambito della musica improvvisata ha lavorato, suonato dal vivo e registrato con il gruppo di Evan Parker. Matteo Pennese, originario di Verona, dove è nato nel 1966, ma residente a Milano da molti anni, è autore di musica contemporanea. Collabora stabilmente con Walter Prati.
7 novembre - Rope Trio
E’ un gruppo nato nel 2002 dall’incontro tra il pianista Fabrizio Puglisi, il contrabbassista Stefano Senni e il batterista veronese Zeno De Rossi. Oltre a numerose composizioni originali, il trio rielabora con una buona dose di originalità pezzi di Thelonius Monk, John Zorn, Duke Ellington, Misha Mengelberg, Jelly Roll Morton, Bernard Hermann e Herbie Nichols. Come hanno dimostrato nel bellissimo cd “Have You Met Miss Bates” (El Gallo Rojo 2005) i tre Rope tracciano un percorso che, partendo dal jazz moderno, arriva alla contemporaneità passando da Satie con cantabilità, sintesi e uno straordinario interplay. Zeno De Rossi, da anni si è affermato come uno dei migliori batteristi della nuova generazione jazzistica: ha registrato e suonato dal vivo con Franco D’Andrea, Chris Speed, Jessica Lurie, Marc Ribot ma anche Josh Roseman, Jay Rodriguez e tanti altri. Dal 2003 è membro fisso del gruppo di Vinicio Capossela da cui è stato chiamato per l’ultimo tour e per la registrazione del disco “Ovunque Proteggi”. Il pianista trentacinquenne Fabrizio Pugliesi è originario di Catania ma vive da molti anni tra Bologna e Amsterdam. Anche lui, come De Rossi, è un’interessante nuova voce nel panorama del jazz contemporaneo italiano. Ha collaborato con moltissimi nomi del jazz americano ed europeo e lavora stabilmente nel gruppo di Cristina Zavalloni. Stefano Senni ha suonato dal vivo e inciso con Enrico Rava, Roberto Gatto, Steve Grossman e Anthony Coleman. E’ nato ad Ancona nel 1972 ma vive ormai da quasi dieci anni a Verona. Dopo il diploma sotto la guida di Giorgio Azzolini si è perfezionato privatamente con Rosario Bonaccorso e Ray Brown. Le sue collaborazioni, che spesso sono sfociate in stabili partnership, comprendono molti nomi fra i più prestigiosi del jazz italiano, oltre ad artisti internazionali.
14 novembre - Andrea Sorgini Trio
Il pianista Andrea Sorgini è originario di Torino di Sangro, in provincia di Chieti, dove è nato nel settembre 1968. Dopo aver abitato a Roma e Milano, dal 1995 vive stabilmente a Verona. Oltre che come compositore ha alle spalle una carriera di insegnante di pianoforte e composizione in molte scuole private. Ha studiato nei conservatori di Milano e Verona ma da sempre coltiva una grande passione per Bill Evans. Il risultato dell’incontro fra queste passioni si ascolta bene nelle sue originali composizioni caratterizzate da una buona dose di freschezza e interessanti perché capaci di instaurare una sorta di parallelismo tra il romanticismo del primo Bill Evans e Dave Brubeck, soprattutto nella ricerca di metri diversi dal quattro quarti. Il trio a nome di Sorgini si è riunito per la prima volta alla fine del 2003. Da allora oltre ad alcun registrazioni è stato impegnato in numerosi concerti tra cui l’esibizione in una delle serate di Jazz al Filarmonico nel gennaio 2005. Nel curriculum del leader spiccano gli arrangiamenti per archi scritti per il concerto di Charlie Mariano che ha riproposto l’epopea delle leggendarie session di “Parker With Strings” in occasione della serata di apertura di Verona Jazz 2005 al Teatro Romano. Al contrabbasso con Sorgini c’è Luca Pisani, musicista che a Verona ha suonato dal vivo in diverse occasioni con importanti nomi (da Gianni Cazzola a Carlo Atti fino a Piero Odorici e Steve Grossman). Completa il trio Bobo Facchinetti, batterista sulla scena jazz veronese sin dalla fine degli anni settanta quando iniziò a suonare con la Malintesa Orchestra. Nel tempo ha collezionato decine di collaborazioni prestigiose e ha lavorato con molti musicisti americani di primo piano tra cui il pianista Massimo Faraò, il clarinettista Bill Smith e il trombettista Valery Ponomarev.
Data inizio: 20-10-2006
Data fine: 14-11-2006