
Cinema Kappadue
Via Rosmini1/b
MARTEDI' 27 MARZO 2007
ore 16.00, 21.00
10 CANOE
(Ten canoes, Australia 2005)
MARTEDÌ 27 MARZO,
ORE 16.00, 21.00
Regia: Rolf
De Heer.
Interpreti: Jamie Gulpilil, Frances Djulibing.
Sceneggiatura: Rolf De Heer.
Fotografia: Ian Jones ACS.
Durata: 91 min.
«Col filtro della narrazione, un’inusitata immersione in quel che resta della cultura aborigena australiana.»
C’era
una volta…comincia così, come la più occidentale delle fiabe, la
storia di 10 Canoee della fiaba mantiene l’andamento sognante,
sebbene nel corso della vicenda si tinga anche di sangue. Rolf De Heer,
regista di origini olandesi ma australiano d’adozione, si è
ispirato, per questo film, ad alcune foto scattate negli anni ’30
dall’antropologo Donald Thompson. Di qui l’idea di ricostruire
sullo schermo la vita dei popoli delle terre di Arnhem, secondo una
procedura filologica che avvicina il film al documentario. Nonostante
non manchi un intreccio, infatti, per certi versi De Heer compie un’operazione
persino più radicale di quella di Visconti ne La terra trema: il
regista entra infatti in simbiosi con la comunità aborigena di
Ramingining filtrando, per così dire, a grado zero storia,
tradizioni, miti – lasciando che tutto passi attraverso la carne e
lo spirito di attori non professionisti ma certo aborigeni autentici.
Un’operazione antropologica, dunque, ma che in quanto tale porta con
sé anche una profonda vena narrativa.
Ambientato secoli fa, quando i bianchi ancora non avevano colonizzato
il nord del paese, il film racconta la storia di Dayindi, un giovane
appartenente al mondo Yolgnu, che si innamora di una delle tre mogli
del fratello maggiore Minygululu. Durante la caccia alle uova d’anatra
che rappresenta un rituale, a bordo delle 10 canoe citate nel titolo,
il fratello maggiore narra a quello minore la leggenda di Yeeralparil,
anch’egli un giovane invaghitosi della bella cognata…
MARTEDI' 27 MARZO 2007
ore 18.00, 22.30
L'IGNOTO
SPAZIO PROFONDO
(The wild blue yonder, Germania/GB/Francia 2005)
Regia: Werner
Herzog.
Interpreti:
Brad Dourif, Donald Williams, Martin Lo.
Sceneggiatura: Werner Herzog.
Fotografia:
Tanja Koop, Henry Kaiser.
Musica:
Ernst Reijseger.
Durata: 81 min.
«In The wild blue
yonderla contaminazione della realtà da parte del “falso” della
finzione, è assoluta…» Roberto Chiesi
Scandito
in capitoli, il film comincia con un uomo di mezza età che racconta
la sua storia: egli è un alieno di Andromeda, che molti anni prima
aveva abbandonato il suo pianeta prossimo all’estinzione per cercare
una nuova casa sul nostro. Sulla Terra, invece, alcuni astronauti sono
partiti alla ricerca di nuovi mondi da colonizzare giungendo però in
un vicolo cieco proprio su Andromeda. Dopo il fallito tentativo di
colonizzare un pianeta inabitabile, gli astronauti fanno ritorno a
casa. Per loro non sono trascorsi che quindici anni, ma sulla Terra il
tempo viaggia a un’altra velocità: sono ben ottocentoventi gli anni
passati e molti gli sconvolgenti cambiamenti occorsi. «In questa sua
strabiliante odissea nello spazio, che entra nell’autostrada
interplanetaria oltre le orbite copernicane (grazie alla “teoria
delle stringhe”), Herzog accumula macerie di frame, struttura la
voce off come Scorsese ma poi si concede al cinema muto, ai canti
sardi, alle sonate di Haendel, ruba pezzi di pellicola antica (aerei e
treni del primo ‘900) come avrebbe fatto Ed Wood, inframmezzandoli
con lezioni in stile Consorzio Nettuno: più che al cinema pare di
essere al planetario» (Aldo Fittante).
Con sagace ironia Herzog conclude poi nei titoli di coda:
«ringraziamo la Nasa per il suo senso della poesia » e ci lascia in
balia dei suoi frammenti di una vita in un ignoto sospeso tra
science-fiction, documentario e profezia.
Data inizio: 22-03-2007
Data fine: 27-03-2007
Link: http://www.schermidamore.it/