Teatro Salieri di Legnago
Uno fra i massimi violoncellisti d’oggi, Mario Brunello, ritorna al Teatro Salieri con Paolo Pandolfo, grande interprete della viola da gamba. I due musicisti dialogheranno su Bach, sulle Suites, e daranno vita a un incontro immaginario fra due personaggi, la Viola da Gamba e il Violoncello, che si incontrano ai giorni nostri. (“Nelle Suites è custodito il segreto stesso della venuta al mondo di noi, del violoncello, e della musica tutta, delle stelle e della luna, del sole, del mare, delle piante, dei fiori”, sono le parole che Pandolfo fa pronunciare al personaggio del Violoncello).
La conversazione-concerto, intitolata Madama Viola e Messer Violoncello- dialoghi attorno alle Suites di Bach, si svolgerà in due tempi: metà la sera dell’8 e metà quella successiva.
PROGETTO
IN ESCLUSIVA PER
IL TEATRO SALIERI.
Biglietti
a partire da € 9.
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BIOGRAFIE
Mario Brunello nato nel 1960 a Castelfranco Veneto,
ha iniziato gli studi musicali con Adriano Vendramelli, proseguendoli e
perfezionandosi con Antonio Janigro.
Nel 1986 partecipa al Concorso Internazionale Čajkovskij e lo vince, primo
europeo nella storia del concorso, ritirando il primo premio assoluto.
Da allora Mario Brunello suona il suo Maggini del XVII secolo (appartenuto al
grande Franco Rossi del Quartetto Italiano) con tutte le più grandi orchestre
nei centri più importanti del mondo e con direttori prestigiosi,
tra cui Claudio Abbado ( che lo ha chiamato anche a suonare con l’Orchestra
Mozart e con l’Orchestra del festival di Lucerna), Gianluigi Gelmetti, Carlo
Maria Giulini, Valery Gergiev, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Zubin Mehta,
Sawallisch.
Con uguale passione coltiva la musica da camera, collaborando con solisti come
Andrea Lucchesini, Yuri Bashmet, Gidon Kremer, il Quartetto Alban Berg e
Giovanni Sollima, di cui ha anche eseguito numerose composizioni. Profondo
conoscitore delle possibilità del suo strumento, musicista onnivoro ed
interessato ad ogni forma musicale, Brunello è anche un insaziabile
sperimentatore. Ha collaborato e collabora con
musicisti jazz (Vinicio Capossela, Uri Caine, Gian Maria Testa, Paolo Fresu),
attori (Maddalena Crippa e Marco Paolini), scrittori (Baricco, Benni…) e sempre
le sue interpretazioni ed invenzioni lasciano il segno sul pubblico e la
critica. L’ultimo progetto riguarda le Suites
di Bach, di cui è considerato oggi uno dei massimi interpreti, con
l’ausilio di video-proiezioni ed elettronica.
Nel 1994 fonda l’ Orchestra d'Archi Italiana. I primi
due anni di vita dell'Orchestra sono dedicati esclusivamente alla preparazione
del repertorio e nel 1996 debutta, iniziando un'attività premiata costantemente
da critiche eccellenti e grande successo di pubblico.
I concerti dell’Orchestra da Camera Italiana prevedono programmi che spesso
sono accompagnati da conversazioni con il pubblico, testi
ed introduzioni di scrittori, critici di ogni genere d’arte, filosofi, personalità
del mondo culturale, pittori.
In queste ultime stagioni ha collaborato intensamente con Claudio Abbado
registrando il triplo concerto di Beethoven per la DOG e
le sue Orchestre del Festival di Lucerna e Orchestra Mozart, con quest’ultima
anche in veste di direttore e solista.
Tra gli impegni più recenti una tournée di grande
successo in Giappone con la
Kioi Sinfonietta e a novembre 2007 due concerti a Saint Paul
(Minnesota) negli US. Nel 2008 collaborerà con l’Orchestra Sinfonica di
Tenerife, suonerà in Duo con Lucchesini a Valencia, sarà a Venezia con
Temirkanov e a Roma con Ticciati.
Dal 2002 ha
un contratto in esclusiva con la casa discografica giapponese DJV Victor.
Mario Brunello è stato nominato, più giovane tra tutti, Accademico di Santa
Cecilia.
Paolo Pandolfo inizia la ricerca nel campo della musica Rinascimentale e Barocca intorno al 1979 insieme al violinista Enrico Gatti ed al clavicembalista Rinaldo Alessandrini. Negli stessi anni viveva entusiasmanti esperienze artistiche contesti molto diversi che pure hanno fortemente contribuito alla sua formazione, dalla partecipazione alla ECYO, (Orchestra dei Giovani della Comunità Europea, suonando con Claudio Abbado, H.V.Karajan, A.Sophie Mutter), alle esperienze jazzistiche nel Laboratorio Musicale del Testaccio, con Bruno Tommaso, Tommaso Vittorini, Eugenio Colombo Mario Raja. Studia poi la Viola da Gamba con Jordi Savall alla Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera. Nel 1982 diventa membro del gruppo di Savall, “Hesperion XX”, col quale suona in tutto il mondo fino al 1990 oltre ad incidere dozzine di dischi. Nel 1990, dopo il successo delle sue prime registrazioni come solista viene nominato professore presso la Schola Cantorum Basiliensis, succedendo a Jordi Savall. Da allora Paolo Pandolfo è una delle figure di rilievo del panorama della musica antica europea, e prosegue la sua attività di ricerca e concertistica che lo porta a suonare in tutto il mondo principalmente come solista, ma anche come direttore del suo ensemble “Labyrinto”. Dal 1997 incide per l’etichetta spagnola Glossa. Sue pubblicazioni discografiche comprendono due volumi dedicati a Marin Marais (Le Labyrinthe et…autres histoires, e Le Grand Ballet), l’integrale dell’opera di Antoine Forqueray (integrale dei Pieces de Viole), un volume dedicato a Tobias Hume con la partecipazione di Emma Kirkby The Spirit of Gambo, il recital antologico A Solo, la trascrizione per viola da gamba dell’integrale delle Suites per violoncello di J.S.Bach The six Suites, le Pieces de Viole del misterioso Mr.de St.Colombe, ottenendo sempre i massimi riconoscimenti della critica internazionale, quali Editor’s Choice di Gramophone, Choc de Le Monde de la Musique, Diapason d’Or ecc. Viene invitato a suonare ed a tenere masterclasses in tutto il mondo, dal Giappone agli Usa a tutta l’Europa ed alla Russia. E’ stato descritto (“The Boston Phoenix”) come lo Yo Yo Ma della Viola da Gamba. A progetti interpretativi rigorosamente attenti e filologici ne affianca altri che spaziano nell’improvvisazione , sia in stile rinascimentale e barocco (è il tema dell’ultimo Cd di prossima pubblicazione, Ex tempore, o il Jazz del XVI Secolo), che verso percorsi di avvicinamento con la musica contemporanea ed il Jazz (il Cd Travel Notes, la partecipazione a concerti con la cantante di Jazz Susanne Abbuhel). E’ convinto che la musica antica possa costituire un potente propulsore vitale per il futuro della musica colta occidentale, proprio grazie alla riscoperta di vocabolari musicali dimenticati ma profondamente radicati nella nostra cultura oltre che a quella di pratiche vitali e purtroppo desuete quali quella dell’improvvisazione.
Fondazione Culturale Salieri
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tel. 0442 25477 fax 0442 625584
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Data inizio: 04-02-2008
Data fine: 09-02-2008