Brescia, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Castello,
mercoledì 19 ottobre 2005, dalle ore 10,30 alle 18
Il 22 ottobre del 1888, Gauguin e Van Gogh iniziarono la loro breve e
intensa convivenza artistica nella piccola casa di place Lamartine ad
Arles, in Provenza. Il 22 ottobre 2005, i due artisti si ritrovano
insieme a Brescia in quella che è la più ampia esposizione mai loro
dedicata in Italia e seconda nel mondo solo a quella del 2001-2002 a
Chicago e Amsterdam, e tuttavia con un concetto ispiratore assai
diverso.
Addirittura 150 opere (100 dipinti e 50 opere su carta) e una sezione
ampia di testimonianze - comprendente una celebre lettera autografa di
Van Gogh, alcune sue fotografie originali, alcune stampe giapponesi
provenienti dalla sua collezione personale, alcuni tra i libri
originali della sua biblioteca, immagini che ritagliava dalle riviste e
da cui si esercitava, oltre a un carnet di disegni tahitiani di Gauguin
- raccontano sino al prossimo 19 marzo 2006, l’intero percorso
dei due maestri, dagli anni di apprendistato trascorsi rispettivamente
a Parigi e in Olanda sino alle celeberrime opere di Tahiti e delle
Marchesi e della Provenza e di Auvers.
La collaborazione dei maggiori musei del mondo, ed in particolare degli
olandesi Van Gogh Museum e Kröller-Müller, hanno consentito di
concentrare in Santa Giulia una sequenza mozzafiato di capolavori. Otto
le sezioni di questa sontuosa esposizione che in un percorso anche
scenograficamente suggestivo, porterà i visitatori a scoprire e poi a
vivere quella “Avventura del colore nuovo” che rivoluzionò l’arte
successiva. Nello scrigno di Santa Giulia, sino al 19 marzo dunque,
sistemi di allarme e sorveglianza sofisticatissimi veglieranno su
quella che è la mostra più assicurata dell’anno nel mondo (4 mila
miliardi di vecchie lire, il valore assicurato delle opere esposte, con
il coinvolgimento di oltre cinquanta compagnie), una emozionante
concentrazione di capolavori ciascuno dei quali scelto con molta cura
per raccontare le vicende dei due artisti e l’evoluzione della loro
pittura in quel momento magico che fu il passaggio dal XIX al XX
secolo.
Marco Goldin, curatore di questa mostra e dell’intero progetto
“Brescia. Lo splendore dell’arte 2005-2006” ha voluto affiancare
all’esposizione dedicata a Gauguin-Van Gogh una seconda mostra che,
anche da sola, potrebbe valere un viaggio a Brescia: “Millet. Sessanta
capolavori dal Museum of Fine Arts di Boston”. E’ la prima volta che in
Italia si ha la possibilità di ammirare un nucleo tanto esteso e
importante di opere di questo gigante della pittura europea, l’artista
che forse più di tutti influenzò lo stesso Van Gogh. Sarà
davvero una occasione imperdibile il poter ammirare, a pochi
metri l’uno dagli altri, il Seminatore di Millet e almeno tre
interpretazioni che dello stesso soggetto propone Van Gogh. Quello del
Seminatore non fu l’unico tema di Millet a coinvolgere l’olandese. La
ricerca di immagini di opere di Millet quasi ossessionò Van Gogh che,
come a Brescia si può vedere, giunge a ritagliare e conservare le
immagini che le riviste francesi pubblicavano sul maestro della Scuola
di Barbizon, per poi esercitarsi a fare proprie quelle figure e quelle
situazioni.
Per ospitare in modo adeguato le proposte di questa nuova stagione
d’arte, gli spazi di Santa Giulia dedicati alle mostre temporanee sono
stati ulteriormente ampliati, sino agli attuali 2.400 mq, una
superficie espositiva che consentirà di godere al meglio
l’impressionante qualità e quantità di capolavori proposti dalle due
mostre.
In altre sale dello stesso Museo, torna l’omaggio ai grandi italiani
del Novecento. Ad una retrospettiva di Francalancia seguirà una bella
rassegna su De Pisis.
Una attenta “cura dell’offerta” nel rispetto del visitatore coinvolge
l’intera città. A cominciare dalla scelta di comprimere al massimo il
prezzo del biglietto: con la formula “15 euro per 15 mostre” si possono
visitare le mostre Gauguin-Van Gogh e Millet, Francalancia e De
Pisis in Santa Giulia e ben altre 13 esposizioni ospitate tra la
Pinacoteca Tosio Martinengo e il Castello. In quest’ultimo, monumento
di grande suggestione che domina il centro antico della città, viene
proposta una importante mostra di “Armi e armature del Quattrocento e
del primo Cinquecento dal Museo delle Armi Luigi Marzoli”, una organica
rassegna della celebre produzione bresciana e lombarda d’armi d’uso e
da parata.
Altri ambienti dello stesso storico edificio si aprono invece all’arte
contemporanea, aggiornando una personale indagine che Marco
Goldin porta avanti da più di vent’anni, intorno alla “pittura come
pittura” nel secondo Novecento italiano. Piero Guccione e Franco
Sarnari e, in successivo confronto, Claudio Olivieri e Piero Ruggeri,
sono chiamati a specchiarsi intorno a due precisi colori, l’azzurro e
il nero, cromie che caratterizzano l’opera dell’uno e dell’altro degli
artisti invitati. I quattro proporranno a Brescia loro opere “storiche”
accanto a tele realizzate proprio per questi quattro confronti.
Nel Piccolo Miglio dello stesso Castello, Goldin ha voluto un secondo
confronto chiamando, ancora in successione, dapprima Francesco
Michielin e Franco Polizzi e successivamente Roberto Casiraghi e Loreto
Martina a proporre, ciascuno, tre opere, un “Trittico”, che vivano di
una loro unità.
All’esterno del Castello, nei grandi giardini della roccaforte, viene
proposto un omaggio ad Augusto Perez, il grande scultore recentemente
scomparso.
Com’è ormai tradizione, la Pinacoteca Tosio Martinengo svela, in belle
mostre temporanee, i suoi notevolissimi tesori. E appunto “Tesori
ritrovati” è il titolo della mostra che proporrà in nuova luce
capolavori del Romanino, Moretto e Ceruti, mentre l’arte dell’incisione
viene quest’anno indagata tramite l’opera del più alto e rivoluzionario
interprete, Albrecht Dürer.
Franco Dugo, grande incisore d’oggi, presenterà, nella stessa sede, 20 sue incisioni tratte dai capolavori del maestro tedesco.
Naturale che una simile proposta conquisti l’interesse del pubblico.
Dopo i 440.564 visitatori che Monet e le altre mostre bresciane hanno
totalizzato nell’ultima stagione espositiva, il Comune di Brescia,
Brescia Musei, la Fondazione Cab, il Banco di Brescia, la Fondazione
ASM, Linea d’ombra, lo sponsor principale Gruppo Euromobil assieme a
tutti gli altri sponsor, hanno messo a punto l’offerta. Confermando e
migliorando ancora l’altissima qualità delle mostre proposte,
riconosciuta ormai a livello internazionale, ma anche ampliando e
adeguando i percorsi all’interno del Museo di Santa Giulia,
coinvolgendo, accanto alla Tosio Martinengo anche il Castello. Sono
stati ampliati gli orari di visita, potenziato il già ricco settore di
attività dedicate alle scuole, incrementato il call center per
informazioni e prenotazioni (0438.21306).
Tutto intorno, una città d’arte ed un territorio che, per molti versi,
sono ancora tutti da scoprire. Sarà più gradevole farlo usufruendo
della “Carta dei colori”, creata per favorire l’accoglienza e la
mobilità. Tra l’altro, una navetta gratuita, in partenza ogni quindici
minuti, collegherà il Museo di Santa Giulia e il Castello.
“Brescia – afferma il sindaco della città Paolo Corsini – oggi si può
presentare ai turisti di tutto il mondo quale città d´arte, che
riflette sul suo passato e ne è orgogliosa, organizzando esposizioni di
straordinario rilievo e bellezza”.
Data inizio: 01-10-2005
Data fine: 19-10-2005
Link:
Ulteriori informazioni ed immagini sulle singole mostre: www.studioesseci.net