Federico-Colli

Venerdì 27 aprile alle ore 20.30, con replica sabato 28 aprile alle 17.00, il Concerto conclusivo della Stagione Sinfonica 2011-2012 al Filarmonico vede per la prima volta sul podio dell'Orchestra areniana il M° Francesco Lanzillotta. Debutta nel teatro veronese anche Federico Colli solista al pianoforte.

La serata presenta in apertura il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 "Imperatore" di Ludwig van Beethoven, per proseguire con la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Dmitrij Šostakovič.

L'undicesimo ed ultimo concerto sinfonico della Stagione 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Filarmonico si apre con l'esecuzione del celebre Concerto n. 5 di Beethoven in cui protagonista è il pianoforte di Federico Colli.

La partitura è più conosciuta con la denominazione apocrifa "Imperatore" per la concezione monumentale, a partire dalla tonalità eroica e solenne del mi bemolle maggiore, e per il contesto bellico in atto tra Francia ed Austria nel periodo della sua composizione tra il 1808 ed il 1809. Unico concerto presentato al pubblico - a Lipsia nel 1811 - in cui Beethoven non è solista al pianoforte, è dedicato come il precedente all'arciduca Rodolfo d'Asburgo. Questa non è la sola analogia con il Quarto Concerto op. 58. Il Quinto sviluppa infatti nell'Allegro iniziale l'idea che aveva originato la partitura precedente: l'avvio del discorso musicale è qui affidato al pianoforte invece che all'orchestra, come era consuetudine nel Settecento. Ciò rivela la volontà di Beethoven di cercare soluzioni nuove nel rapporto tra lo strumento solista e l'organico orchestrale, superando la rivalità espressiva e ponendo con sorprendente amabilità il suono del pianoforte a dialogo con l'orchestra. Cosa che si rispecchia anche dal punto di vista formale nell'abolizione della cadenza, che unisce il movimento lento a quello successivo, magniloquente e vitale, senza soluzione di continuità.

Completa la serata l'esecuzione della Sinfonia n. 5 di Šostakovič, una delle opere più note del musicista sovietico. Il sottotitolo Risposta pratica ad una giusta critica evidenzia l'intento della composizione, realizzata in soli tre mesi tra il 18 aprile ed il 20 luglio 1937, di reagire alla stroncatura della sua opera Lady Macbeth del distretto di Mszenk ritenuta non in linea con l'ortodossia propagandistica staliniana. La Quinta Sinfonia presentata il 21 novembre dello stesso anno a Leningrado riscosse un successo calorosissimo. Articolata nei canonici quattro movimenti, la partitura è animata da una sorta di programma ideale, dichiarato dallo stesso Šostakovič alla stampa: «Il mio nuovo lavoro può essere definito una sinfonia lirico-eroica. La sua idea principale esprime le esperienze emotive e l'ottimismo vittorioso dell'uomo su tutto il resto. Ho voluto mostrare come, superando una serie di conflitti tragici che scaturiscono dalla lotta intensa che si scatena nell'animo del singolo, l'ottimismo nasce come una visione del mondo». Con un'invenzione tematica più sobria ed un più contenuto organico orchestrale, la Quinta Sinfonia esprime il tema conduttore dello sviluppo della personalità umana, partendo nel primo e nel secondo movimento dagli impulsi vitali istintuali, per passare con la terza parte all'esperienza del dolore, fino al superamento delle difficoltà esistenziali nella sezione conclusiva, che «dà una risposta ottimistica ai momenti intensamente tragici dei movimenti precedenti».

Grazie alle iniziative Anteprima Giovani, venerdì 27 aprile alle ore 15.00 i giovani Under 30 potranno assistere con soli 3 € alla prova generale dell'undicesimo Concerto al Teatro Filarmonico.

Per informazioni è possibile contattare l'Ufficio Formazione: tel. (+39) 045 8051933 - fax (+39) 045 590638 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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