prossima inaugurazione: sabato 4 ottobre 2008
Jacob Hashimoto è un'artista decisamente
americano che recupera in profondità ed in maniera assolutamente
creativa una certa eredità giapponese. In attesa di informazioni sulla imminente personale, ricordiamo le sue prime opere
costituite da cascate di aquiloni (vedi foto) dominava un
senso di levità, ora c'è un senso di sollevamento.
21 giugno - 14 settembre 2008
La mostra, a cura di Mauro Fiorese ed Enrica Vigano, presenta una panoramica sulla produzione artistica di Duane Michals dal 1958 al 2008. Include le prime opere scattate in URSS durante una vacanza con una macchina fotografica presa in prestito e l’ultimo autoritratto utilizzato per la copertina del libro “The Essential Duane Michals”. La mostra si divide in quattro sezioni, che fondamentalmente caratterizzano la sua carriera e che hanno segnato, per la loro originalità, delle pietre miliari nella storia della fotografia : ritratti, autoritratti, sequenze e foto-testi.
Ritratti. Dopo l’esordio fortunato in URSS, Duane Michals decide di diventare fotografo ritrattista free-lance. Lavora per le migliori testate di New York e ritrae soprattutto personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Alcuni soggetti ricorrono negli anni, in particolare i membri della sua famiglia e il suo amico d’infanzia Andy Warhol. Una prova da grande ritrattista è costituita dalla serie di René Magritte, per lui un idolo incontrastato, che visitò e fotografò per alcuni giorni in Belgio, entrando veramente nel suo mondo e restituendoci una rappresentazione straordinaria del famoso pittore.
Sequenze. La prima vera rottura di Duane Michals con i capi saldi della fotografia tradizionale risale al 1966, quando introduce la tecnica delle sequenze per raccontare storie
Vengono organizzate visita guidata alla mostra (composta da 77 pannelli fotografici) all'incirca ogni 30 minuti. Tale attività viene svolta da persone preparate che guidano gratuitamente i visitatori nel percorso della mostra.
Nel 1311, Duccio di Boninsegna porta a compimento la grande tavola per l’altare del Duomo di Siena: tutto il popolo accompagna la Maestà, in un clima di grande festa, dalla bottega del pittore alla Cattedrale. Nel capolavoro di Duccio, i senesi sentirono infatti espressa la loro autocoscienza, quella per cui su ogni moneta veniva inciso Sena vetus, civitas Virginis (Antica Siena, città della Vergine) o su ogni documento veniva apposto il Sigillo della Repubblica: la Madonna con il Bambino tra due angeli e l’epigrafe Salvet Virgo Senam veteram, quam signat amenam (Conservi la Vergine l’antica Siena che lei stessa rende bella). È la stessa sensibilità, nella diversità della forma estetica, che anima la preghiera alla Madonna che chiude la Commedia di Dante. La grande tavola - le cui dimensioni erano imponenti, probabilmente circa cm.370x450 - era dipinta su tutti e due i lati: il prospetto tutto dedicato a Maria, il retro a Cristo. Oltre alla grande tavola centrale del prospetto, nella predella, nel tergo e nel coronamento trovavano posto oltre 50 storiette. L’opera di Duccio è così il piùinaugurazione sabato 13 settembre 2008 ore 17,00
13 - 28 settembre 2008
Si tratta di un evento che nelle intenzioni degli organizzatori (Matteo Gelmetti, presidente della prima Circoscrizione, Giulio Tamassia, presidente del Club di Giulietta e l'assessore alla cultura del Comune di Verona Mimma Perbellini "valorizza e rafforza la figura di Giulietta".
Le tre opere vincitrici del concorso saranno un
portafortuna dell’immagine che Verona ha nel mondo come città
dell’amore”. Oltre 200 opere in gara, 20
delle quali provenienti dall’estero.
Il sabato e la domenica la mostra è visitabile anche dalle 10,00 alle 12,00.
Elena Molena nasce a Padova dove vive e lavora. Nel 1998 si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2008 ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo di Grafica d’Arte presso l’Accademia veneziana e la borsa di studio per collaborazione al laboratorio di Grafica d’Arte - Tecniche dell’Incisione. Dal 2007 fa parte dell’Associazione Incisori Veneti. Di lei il prof Trentin segnala “l’essenzialità di sintesi di un linguaggio acquafortistico potenziato dalla scattante penetratività della puntasecca, in taluni momenti non privo, nelle tensioni amplificatrici di certe proiezioni segniche, e nelle proprie capacità di trasfigurazione degli spazi, di certe reminescenze Piranesiane”
Gabriella Kuruvilla, nata a Milano da padre indiano e madre italiana, è laureata in architettura ed è giornalista professionista. Ha pubblicato un romanzo e vari racconti. Nel 2007