18 - 26 ottobre 2008
Mostra personale di pittura, opere di Bruno Corsini. Ingresso Libero.
venerdì 10 e sabato 11 ottobre 2008 ore 20,30
Quarta edizione del Premio Internazionale della Performance, organizzata dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
Dodici giovani artisti provenienti da tutto il mondo realizzeranno le loro performance inedite sotto gli occhi del pubblico e della giuria
internazionale.
Lo spaghetto più lungo del mondo, una donna sotterrata in un´aiuola, venti coppie di gemelli a tirare una fune, decine di comparse in abiti
napoleonici: sono solo alcune delle performance proposte, che danno l´idea di quanto largo sia il ventaglio delle possibilità di questo genere in cui
si incrociano arti visive e spettacolo.
Se un filo conduttore lo si vuole trovare, quest´anno è forse proprio nella cornice del teatro, che ha
suggerito a molti di creare azioni che riecheggiano i mitici tempi
dell´opera, dal Nabucco alla Cenerentola di Rossini, che proprio al Sociale
di Trento ebbe la sua prima. Ma il teatro, ovviamente, non sarà utilizzato
solo nella sua disposizione classica, ma sarà sovvertito dalle azioni che
invaderanno anche spazi non usuali, come il foyer o gli stessi palchi.
I protagonisti delle finali, selezionati tra oltre centoventi candidature
provenienti da tutti i continenti, sono: Feiko Beckers (Olanda), Filippo
Berta (Italia), Francisco Camacho (Colombia), Cristian Chironi (Italia),
Lewis Colburn (USA), Judith Egger (Germania), Christian Falsnaes
(Danimarca), Alicia Frankovich (Nuova Zelanda), Brian Getnick (USA),
L´epimeteide (Italia),
Gli artisti, con la loro sensibilità, da sempre partono da loro stessi, dalla loro identità, dalle loro emozioni, dalle loro e nostre condizioni, per riflettere e farci riflettere su quello che ci accade. Il corpo è dunque un punto di partenza imprescindibile, per giungere in modo via via allargato all’universo.
Immaginando un percorso di cinque “stazioni”, a partire dalle problematiche legate all’individuo, si analizza il domestico quotidiano, la comunicazione con gli altri, la memoria e il paesaggio culturale che ci circonda, fino all’ambiente e alle relazioni sociali.
5 le parole chiave: il corpo, il domestico, il linguaggio, la cultura, la città.
Dal Corpo alla città – cinque parole per il video d’autore è un progetto a cura di Mario Gorni, direttore di Careof//Docva di Milano, promosso da ArtVerona in collaborazione con la Biblioteca Civica e l’Assessorato alla Cultura di Verona, che segna il primo passo verso la costituzione a Verona di un archivio di videoarte. Verona è stata infatti deputata dalla Regione Veneto, ai sensi della nuova normativa sul deposito legale, quale sede provinciale per la raccolta e consultazione di materiali oltre che librari anche video. Da questa mostra e dalla collaborazione con ArtVerona, con
L’Assessorato
alla Cultura – Centro Internazionale Fotografia Scavi Scaligeri del
Comune di Verona, il Museo di Fotografia Contemporanea e ArtVerona -
fiera d’arte moderna e contemporanea, presentano
una grande mostra di opere appartenenti alle collezioni del Museo di
Fotografia Contemporanea.
Circa
settanta fotografie
di importanti autori italiani e stranieri che hanno indagato il tema
dell’astratto. Le opere datano dagli anni Trenta ai primi anni del
Duemila.
La fotografia è l’arte della realtà. Sappiamo che non esiste fotografia se non quando una scena, una figura, un oggetto, un paesaggio non sono stati davanti alla macchina fotografica che li ha ripresi. Questa è la natura della fotografia, ciò che spesso ci fa pensare alla fotografia come a una registrazione del reale, un “documento”, un racconto.
Eppure a partire dalla grande stagione delle avanguardie storiche che hanno fatto crollare il concetto stesso di “rappresentazione”, la fotografia ha iniziato a occuparsi anche delle forme astratte, dei segni, della luce in se stessa, muovendosi verso soluzioni espressive diverse, che non
2 - 30 ottobre 2008
“Continuità dei
messaggi visivi. Omaggio ai soci scomparsi” e “Mostra fonderie
veronesi. La forma e la materia” sono le esposizioni, patrocinate dalla
Regione Veneto e dalla Provincia che rientrano nelle
celebrazioni del 150a anniversario della Società Belle Arti di Verona”. In mostra opere che propongono un percorso sull’arte veronese. Alcune sculture di grande formato sono state collocate nel loggiato esterno del Cortile del Tribunale.
un momento dell'inagurazione
foto Antonella Anti
Palazzo
Terzi, costruito
nel XVIII secolo, e di recente ristrutturato, è lo spazio
suggestivamente scenografico di questo straordinario viaggio
all’interno dei territori della scultura di Novello Finotti. Completato il restauro del palazzo, prima di tornare a disposizione del Comune come sede di uffici e di rappresentanza, nelle sue sale e nel giardino hanno trovato una magica collocazione circa
70 opere,
il
passato e il presente di Novello Finotti, lo scultore che in
questa occasione ha scelto di “scoprirsi” anche con
l’esposizione della raccolta di suoi autoritratti.
Come sottolinea
Giorgio Di Genova
nel testo critico in catalogo: «Finotti è maestro
delle traslazioni morfologiche e nozionali», capace di
trasformare marmo e bronzo in volumi che superano la realtà.
«Come avviene nei sogni - prosegue Di Genova - egli sa
cogliere le più riposte associazioni che non di rado si
susseguono senza continuità di soluzione, cosicché
un dito può tramutarsi in becco d’uccello, il becco
d’uccello in ramo, il ramo in asparago. Finotti sogna ad occhi
aperti dando forma a slittamenti morfologico-concettuali in cui
ogni cosa può assumere la funzione di un’altra».
Tra i lavori in mostra i visitatori potranno seguire gli sviluppi del metamorfismo plastico che ha guidato lo scultore veronese dalla
a lato opera di Pablo Zuleta Zahr
nella foto in alto un particolare dell'Evento alla Galleria La Città
foto Antonella Anti
DAVID SIMPSON:
5 Luglio – 20 Settembre 2008