inaugurazione venerdì 20 giugno ore 17,30
“La finalità principale della mia fotografia non è di natura artistica, bensì di condividere e far conoscere volti, tradizioni e stile di vita di una popolazione semplice ma orgogliosa del proprio retaggio storico e culturale. Fotografare la gente con cui vivo ogni giorno è un modo di renderla ancor più vicina alla mia persona, catturando gli istanti di vita in cui i loro volti comunicano tra loro e con me. Sguardi, espressioni del volto e gesti fissati dalle foto mi aiutano a dare spessore e profondità alle relazioni di amicizia e alla condivisione di vita che già caratterizzano il nostro incontro quotidiano”.
Queste sono le parole dell’ autore della mostra, Pedro Pablo Hernandez, originario di Leòn (Messico), che ben esprimono la relazione tra il missionario comboniano e la gente con cui ha speso oltre dieci anni di vita. Non si ritiene un fotografo professionista, ma dagli scatti traspare un’ intensità che mostra il forte rapporto stabilito con la gente che lo ha ‘adottato’. I guji costituiscono uno dei maggiori gruppi etnici del sud Etiopia, fanno parte della grande
17 maggio 2008
La mostra di Dafne Boggeri ed Eva Kotátková metterà a confronto e in dialogo7 giugno - 31 luglio 2008
In mostra una ventina di immagini fotografiche di grandi dimensioni dell'artista coreano (nato a Seoul 1966) e un video dove la pelle è al centro della ricerca.
Kim Joon ha dichiarato:“Mi interessano i tatuaggi come metafora di un desiderio nascosto o una sorta di pulsione imprigionata nella coscienza umana. Io vedo la pelle, o in alcuni casi il monitor, come un’estensione della tela.”.
Il suo interesse per l’arte del tatuaggio risale ai tempi del college e agli anni di servizio militare a Seoul, un paese dove il tatuaggio è tuttora vietato ai civili e “indossato” solo da militari o criminali.
Nella sua prima personale in Italia, dal titolo "Tattoo
dimension", le grandi foto digitali ritraggono anatomie perfette, senza
volto, in pose accattivanti
da magazine di moda, spesso avvinghiate in un conturbante
erotismo. Come
nella serie dei Duetti
del 2006, da cui parte la rassegna
per arrivare alle più recenti variazioni sul tema: un
moltiplicarsi di membra contorte da Dea Khali, spuntano nelle foto
della sezione Party
(2007).
A prima vista, l’appeal di questi umanoidi è accentuato dagli splendidi arabeschi che rivestono i corpi, sotto forma di tatuaggio, spesso motivi tratti da tessuti tradizionali coreani. Talvolta sono i loghi di multinazionali globalizzate (BMW, STARBUCKS, GUCCI) a ricoprire i corpi “in affitto”, come nell’emblematica
28 maggio - 6 giugno 2008
Elena Frontero e Luisa Tinazzi
6 giugno – 10 luglio 2008
Soave
(Verona) – Palazzo del Capitano
11
luglio – 3 agosto 2008
Monteforte
d’Alpone (Verona) – Palazzo Vescovile
Metalli e terracotta, dipinti e moderne istallazioni cattureranno in una sola immagine tutte le emozioni che sprigionano dalla terra e dai suoi frutti, per un’arte guidata dallo spirito geniale di questi quattro artisti italiani che esporranno, ciascuno in una cantina, una loro opera costruita ad hoc all’interno della cantina stessa. Quattro interpreti del Contemporaneo, scoperti dal geniale intuito di Lucia Bosè, fondatrice e mecenate del Museo degli Angeli di Segovia.
L’iniziativa precede quell’incontro tra arte e vino che
culminerà nella mostra “Picasso & Dominguin”,
un evento voluto dalla Strada del
Vino Soave, in collaborazione con il Comune di Soave e il
Comune di Monteforte d’Alpone.
Il trait
d’union tra il Museo degli Angeli e la mostra
“Picasso & Dominguin” è appunto la famosa attrice
italiana Lucia Bosè, che nel 2000 decise di aprire un Museo
dedicato