Porte aperte gratuitamente in ogni angolo del Paese, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che regalerà al grande pubblico un'occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell'arte contemporanea, in occasione della undicesima edizione della Giornata del Contemporaneo indetta da A.M.A.C.I., Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani. Per l'occasione, a Verona, il 10 ottobre 2015 l'ingresso alla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione sarà gratuito e saranno offerte visite guidate gratuite alle ore 15:00, 16:00 e 17:00.
Si ricorda che ogni prima domenica del mese, dal 4 ottobre 2015 ad aprile 2016, l'ingresso a Palazzo della Ragione sarà di 1 euro. Il biglietto include la visita alla GAM Achille Forti e alla Torre dei Lamberti. Infine, a partire dal 3 ottobre fino al 26 dicembre 2015, ogni sabato alle ore 16:00 verranno offerte visite guidate incluse nel prezzo del biglietto di ingresso alla Galleria.Certo: compagno di strada degli "Ultimi Naturalisti" di Francesco Arcangeli (dei vari Morlotti, Mandelli, Moreni, ecc.), ma mai visceralmente coinvolto in incombenze e spessori vitalistici, quanto invece orientato a stendere "segni segreti", che sembrano sempre sul punto di abolirsi, di dissolversi, prima che qualsiasi significato abbia avuto il tempo di "prendere". E' la volontà di porsi sempre al limite, nella zona dove i nostri sensi devono affinarsi e farsi quasi mediatici, telepatici per riuscire a vedere. Può trattarsi di una ricognizione spaziale, di una "visione paesistica", dell'emergenza di un volto: tutto è invariabilmente ridotto a reliquia, a parvenza, a traccia fantasmatica.
Le venticinque tele (più
Dal 20 settembre 2015 a Verona
Apre a Verona la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico.
Ospitata nelle bellissime sale del Piano Nobile di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti.
Un connubio inedito che vede arte e musica insieme, di nuovo protagoniste al Museo della Fondazione Arena di Verona, per proseguire l’importante programmazione di mostre ed eventi culturali che ha preso il via la scorsa primavera proprio al Museo AMO con la mostra Dario Fo dipinge Maria Callas.
Il percorso dell’esposizione, in ordine cronologico, parte dalle opere parigine degli anni ‘20 e arriva all’ultima produzione degli anni ‘50 del Novecento.
Durante il percorso sono analizzati i rapporti tra la sua arte e i linguaggi della fotografia e della moda – a cui è dedicata un’intera sezione – ed è raccontata la sua capacità di rappresentare la vita moderna attraverso dipinti che sono diventati icone; è infine evidenziato l’aspetto di una donna-artista che impone una figura femminile nuova, emancipata, disinibita e libera, del tutto rivoluzionaria per
17 luglio - 7 agosto 2015 - Orario giovedì/sabato 15,00/19,00 (e su appuntamento 366 3405507 anche fino a fine agosto). Spazio Maison du Couturier, Giardino Giusti 2, 37129, Verona.
La riproduzione fotografica è spesso intesa come testimonianza di un dato oggettivo, come registrazione fredda e inconfutabile della realtà. Ma ci sono fotografi, come Pino Dal Gal, che non sono osservatori passivi, bensì sublimi voyeurs, che vogliono simbolicamente entrare e partecipare alla scena che stanno riprendendo. Essi non si limitano alla rivelazione delle apparenze, ma danno avvio ad un percorso infinito di sguardi, quasi a voler cogliere l'intimità delle cose, il respiro del mondo.
Ebbene, in tutti i cicli fotografici di Dal Gal l'attenzione è portata proprio all'inseguimento di ciò che conosciamo, ma che non sappiamo più vedere o leggere. Non cerca l'esotico o il fantastico, ma l'abituale come "altro", come ignoto, come lontano, come "fuori di noi". Un po' secondo il suggerimento del regista Wim Wenders: "perderci per ritrovarci, vagabondare, vedere diversamente da come siamo abituati a vedere".
E lo conferma la serie di scatti che recentemente l'artista ha dedicato a quello spazio incantato che è "Giardino Giusti". Tutto un gioco di aiuole, scalinate, grotte artificiali, labirinti: un universo che appare rigoroso e insieme arbitrario, coerente e al contempo elusivo. Qui, come nell'immenso edificio