30 Years | 30 Works
07-10-2017
27-12-2017

30 Years | 30 Works

30 opere per festeggiare 30 anni di  attività della Galleria La Giarina che apriva giusto 30 anni fa con una rassegna legata al cinema fantastico, “Fantasy Film Expo”. Era l'inizio per la direttrice Cristina Morato di una lunga avventura fatta di viaggi iniziatici, incontri con guide mitiche, superamenti di prove: un itinerario paradossale, dato che si parla di una galleria e, come tale, di un luo ...

powered by social2s

Looking for the body - Stefano Scheda
23-09-2017
29-10-2017

Looking for the body - Stefano Scheda

sabato 23 settembre - domenica 29 ottobre 2017Stefano Scheda (Faenza 1957, vive a Bologna), in questa sua personale a cura di Leonardo Regano, presenta un singolare percorso intorno al tema del “Corpo” e dell’Architettura che sono costanti nell’espressione della sua ricerca. Il corpo che abita e i suoi sconfinamenti, dal suo corpo al corpo degli altri.Il suo lavoro cercare di catturare i cortocirc ...

powered by social2s

La Verona in cantiere di Oppi
07-07-2017
08-09-2017

La Verona in cantiere di Oppi

7 luglio - 8 settembre 2017: Tour espositivo nei quartieri della mostra “VERONA IN CANTIERE. Gli scatti fotografici dello Studio Oppi” per avvicinare i cittadini alla storia della città. L’esposizione fotografica dopo essere stata allestita nella sede dell’Ordine degli Ingegneri di Verona (Via Santa Teresa 12) è ora alla Galleria Fuori le Mura (Via Fra Castoro 15) con orario lunedì - venerdì dalle ...

powered by social2s

Silvano Girardello, Autoritratto, 1984

Una settantina i quadri di Silvano Girardello in esposizione al “piano nobile” del Palazzo della Gran Guardia (28 giugno – 16 luglio 2017, orario 10-20, ingresso libero) in occasione dell'antologica dal titolo “Chi viene a giocare con me?”. Organizzata dall'Associazione Culturale Wundercammer e dalla famiglia Girardello la mostra è a cura di Luigi Meneghelli.

 



Dalle iniziali prove che risentono ancora di vaghi echi picassiani alle superfici afflitte da ferite, tagli, solchi sulfurei dei primi anni ‘60, dalla contaminazione ironica di stili, tecniche, linguaggi del periodo Pop all’introduzione di distorte presenze oniriche e fantastiche, un po’ come nelle immagini fintamente ingenue, quasi popolari e “da baraccone” degli inglesi Hockney o Hamilton.

 

“C’è chi, in presa diretta con la realtà, inserisce una pera e una mela in un quadro e realizza una natura morta. Ma c’è anche chi ripensa a tutti i quadri realizzati dai pittori su quel motivo e tenta di reinventare uno spazio nuovo dove inserirlo e mutarne il senso e il significato”. È una delle tante annotazioni “a margine” con cui Silvano Girardello (Giacciano, Rovigo, 1928 – Verona, 2016) riempie i fogli che fanno da progettazione e riflessione per l’opera a venire. Ma è una frase che sembra concentrare in sè tutti i metodi e le ragioni

powered by social2s
Maya_Palazzo_Gran_Guardia_Verona
8 ottobre 2016 -  5 marzo 2017, Palazzo della Gran Guardia
A 18 anni di distanza dalla mostra del 1998 sui Maya di Venezia, torna in Italia il racconto della storia di un popolo, di una delle civiltà più interessanti dell'America precolombiana, che non cessa di affascinarci per le sue conoscenze matematiche, per i suoi raffinatissimi sistemi calendariali e per le sue realizzazioni artistiche.
L'esposizione, incentrata sulle tematiche specificamente artistiche di questa civiltà, presenta sculture, stele monumentali, elementi architettonici, figure in terracotta, maschere in giada, strumenti musicali e incensieri, che daranno ai visitatori la possibilità di esplorare gli aspetti artistici di una delle civiltà più affascinanti della storia, attraverso il tema universalmente riconosciuto della bellezza.
 
La mostra di Verona affronta per la prima volta il tema della cultura di questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando la più grande rivoluzione antropologica dell'ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura. Parallelamente, l'esposizione offre uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale sull'arte maya a partire dall'individuazione dei maestri, delle scuole e degli stili: finalmente si ha la possibilità di rapportarsi alle opere attraverso una lettura storico-artistica e non solo archeologica.
 
I tre grandi periodi - preclassico, classico e postclassico - che dal 2000 a.C. al 1542 d.C. che hanno
powered by social2s
Il_flauto_magico
14 ottobre 2016 – 8 gennaio 2017, Museo di Castelvecchio
Inaugurazione 14 ottobre, ore 19.00
Il Flauto Magico è il titolo della mostra (a cura di Andrea Bruciati in collaborazione con Ketty Bertolaso, Margherita Bolla, Alba Di Lieto) che vuole essere un omaggio al Museo di Castelvecchio e alle sue preziose Collezioni da parte di 16 tra i più rappresentativi collezionisti italiani.
 
Il progetto espositivo pone Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) come sorgente per una ricca storia di percezioni e vissuti, resi poi artisticamente concreti nei diversi media dei lavori in mostra. L'opera mozartiana è oggi di nuovo al centro dell'attenzione nel momento in cui i parametri raziocinanti sembrano incapaci di dirimere la gestione della realtà. Ogni lavoro in mostra fungerà da reagente utopico, dove l'assoluto romantico si incaglia e umanamente fallisce.
 
Segue l'elenco degli artisti le cui opere, selezionate dalle Raccolte dei collezionisti, dialogano con gli spazi e i percorsi espositivi museali: Gianni Caravaggio/Rocca San Giovanni, 1968; Loris Cecchini/Milano, 1969; Tony Cragg/Liverpool, 1949; Nathalie Djurberg/Lysekil, 1978; Marlene Dumas/Città del Capo, 1953; Jimmie Durham/Washington, 1940; Hans-Peter Feldmann/Düsseldorf, 1941; Giorgio Griffa/Torino, 1936; Hannah James/Nottingham, 1985; Oliver Laric/Innsbruck, 1981; Elad Lassry/Tel Aviv, 1977; Fausto Melotti/Rovereto, 1901-1986; Vik Muniz/San Paolo, 1961; Pietro Roccasalva/Modica, 1970; Arcangelo Sassolino/Vicenza, 1967; Xavier Veilhan/Lione, 1963.
powered by social2s