Lunedì, 09 Giugno 2014 09:01

750mila euro di parcella a Germano Celant ...

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... per organizzare una mostra/eventi culturali e artistici in occasione di EXPO 2015: forse lecita, certo inopportuna.

Il lancio mediatico di questa notizia è stato dato dalla lettera aperta di Demetrio Paparoni pubblicata su Artribune. A questo punto impossibile ignorare il caso e sono seguite altre pubblicazioni della stessa lettera, articoli e interviste sulle principali testate italiane (da La Repubblica, a Il Fatto Quotidiano, a Il Giornale ..). Ma Artribune è la testata di riferimento del caso che ha espresso le analisi più tecniche e appassionate. Naturalmente nonostante i 940 like raggiunti dalla lettera aperta di Paparoni, a neanche un mese dalla pubblicazione, si sussurra che, tutto sommato, siano stati abbastanza pochi i commenti degli operatori del mondo dell'arte ( tra i quali vorrei sottolineare quello del giovane Daniele Capra).

Chissa! Forse è perchè la cultura in generale e i suoi operatori, piuttosto sottovalutati in Italia (a partire dai direttori di Musei), malgrado l'inopportunità del caso e del momento, preferiscono vedere che uno su mille ce la fa? Forse perchè è meglio non intervenire nel caso che vede coinvolto il critico d'arte italiano più noto e riconosciuto anche all'estero? Forse è perché temono di perdere anche le misere "postazioni" raggiunte?

Ma qui non è più solo questione di vigliaccheria. E' giusto pagare un curatore con i soldi che basterebbero per sostenere l'attività di un piccolo museo per qualche anno? E' ammissibile la sperequazione tra la parcella di un vispo quasi settantacinquenne e il misero compenso offerto ad un giovane curatore che deve inserirsi nel mondo del lavoro?

Letto 8633 volte Ultima modifica il Venerdì, 15 Settembre 2017 13:42
Il Blog di Mara

"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.

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