Il 22, 23, 24, 25 luglio 2014 per l'Estate Teatrale Veronese al Teatro Camploy alle ore 21.15 CORTI IN CORSO. LA COPPIA
progetto ideato e coordinato da Jana Balkan e Isabella Caserta
Abbiamo chiesto a quattro compagnie di sviluppare un "corto teatrale" sul tema della coppia, secondo sensibilità e poetiche proprie.Quattro compagnie unite in un unico spettacolo sullo stesso tema. 4 in 1.
I quattro "corti" che andranno in scena contemporaneamente sono:
"Maledetta primavera" di Enrico Castellani, voce registrata Valeria Raimondi, scene, luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton, Compagnia Babilonia Teatri. "Maledetta primavera" è la storia di una donna, di un uomo e di loro figlio. Lui decide di tornare in Egitto per combattere per il suo paese e la sua libertà. Lei resta in Italia col figlio. Maledetta primavera racconta come il mondo arabo per noi sia un panorama lontano. Maledetta primavera racconta la mia distanza. La mia assenza. Maledetta primavera è la mia Primavera araba. E' la mia ignoranza e la mia inconsapevolezza.
"Io, mostro" di Stefano Cenci e Francesca Ferri, con Elisabetta di Terlizzi e Francesco Manenti di Progetto Brockenhaus e le voci di Stefano Cenci e Francesca Ferri, regia di Stefano Cenci, Compagnia Stefano Cenci. L'amore non è vivere del proprio riflesso, ma l'impressione di guardare a fondo in

Divertirsi spensieratamente, pur percependo quell'inestirpabile vena drammatica, parlare d'innamoramenti e di fatui intrighi cortesi, di travestimenti e scambi di persona, lasciando al contempo emergere il più profondo sostrato del nostro essere umani – e attori, nella vita. È questa – e non solo – la grande arte di William Shakespeare, che emerge limpida e intrigante dalle sue commedie, e in particolare da questa Dodicesima notte portata a Verona da Carlo Cecchi, per il secondo appuntamento dell'Estate Teatrale Veronese.
Un testo all'apparenza leggero, avvincente e spensierato, eppure estremamente complesso e ricco di risvolti. La struttura portante è quella più collaudata e "facile", che tanto catturò il pubblico dell'Inghilterra Elisabettiana, quanto ancora oggi, all'alba del terzo millennio, cattura questa nostra strana comunità del "villaggio globale".
Una sequela di amori non corrisposti, uomini che sembrano donne e donne che sembrano uomini, intrighi, beffe e inganni incrociati, fino allo svolgimento finale, dove il groviglio all'improvviso si dipana. E dentro a tutto questo, trame che s'innestano in altre trame, un sapore di metateatro che pervade tutta la pièce, e che a tratti emerge limpido per rompere la membrana della finzione – o almeno per un attimo, giusto per instillare il dubbio, e poi proseguire la commedia.
La regia di Carlo Cecchi (che si appoggia sulla traduzione di

La sera del 10 agosto 2014 ore 20,30 Maso di Negrar
località il Maso, prima di Montecchio di Negrar venendo da Quinzano o Parona
L’associazione Il Carpino, Veramente.org, CollineVeronesi.it, la Zattera, con l’inevitabile accompagnamento di Selese e Matonele varie, sono liete/i di invitarvi all’evento clou dell’estate veronese, un misto irripetibile di natura straordinaria e di umanità varia.
La sera del 10 agosto assisteremo ad un fenomeno eccezionale. Come spiega Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani, ”Quello della super Luna è un fenomeno percepibile in corrispondenza di apogeo e perigeo. La super Luna maggiore sarà comunque quella del 10 agosto. Si verifica perché la Luna in un mese non percorre un’orbita circolare, ma ellittica, e quindi nell’arco di un mese non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (il perigeo, appunto, a circa 356.410 chilometri) ed un valore massimo (l’apogeo a circa 406.740 chilometri). La particolarità che dà origine alla ‘super Luna’ è che si ha la coincidenza della Luna piena con il momento del perigeo, cosa che la fa apparire del 14% più grande e del 30% più luminosa. L’unico

L'incanto delle voci Domenica 20 luglio, alle 15, il Bosco de La Regina a Sega di Ala (Trento) farà da scenario al concerto del performer vocale bresciano
Tappa in Trentino per il terzo appuntamento di Inlessinia, luoghi e musica, il festival musicale organizzato dalle associazioni culturali Le Falìe e Aìssa Maìssa con la direzione artistica di Alessandro Anderloni. Domenica 20 luglio alle 15 il maestoso faggio pluricentanario nel Bosco de La Regina a Sega di Ala (Trento) farà da scenario al concerto del performer vocale bresciano Boris Savoldelli,
“Un maestro di contorsionismi vocali, un acrobata della voce, una variante moderna di Bobby McFerrin e Al Jarreau, semplicemente un cantante superbo”. Così ha scritto di Savoldelli la stampa musicale di tutto il mondo. Sapiente utilizzatore dello “strumento-voce”, è stato allievo di Mark Murphy. Dopo gli studi classici ha approfondito la musica del Novecento: dal rock al funk fino ad arrivare al jazz, al pop e alle più recenti sperimentazioni. È un artista dalla grande versatilità, arricchita da effetti elettronici che hanno come esito originale la moltiplicazione dei suoni e delle melodie.
Nel “vocal solo live” al Bosco de La Regina interpreterà i brani dei fortunati dischi “Insanology” e “Biocosmopolitan” assieme ad altri arrangiamenti con ardite sperimentazioni vocali utilizzando soltanto la propria voce, una looper

Settima edizione della rassegna cinematografica
"Cinema sotto le stelle", creata dalla 1^ Circoscrizione Centro Storico, che quest'anno è intitolata "Tra commedia e sentimento", dedicata interamente al cinema italiano attuale, per segnalare la creatività dei nostri autori più che mai viva e coraggiosa.Sulla base della disponibilità di pellicole ancora in 35 mm, sono stati scelti talenti vecchi e nuovi che meritano attenzione e che hanno saputo esprimere, nei films in programma, sorrisi e commozione.Il ciclo, di quattro serate di cinema all'aperto, si svolgerà nelle splendide cornici del Giardino Giusti e della Tomba di Giulietta.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti a sedere
Prima della proiezione dei films è possibile effettuare una visita guidata:
- alla Tomba di Giulietta, gratuitamente, presentandosi direttamente dalle ore 19.30 alle ore 21.00
Proiezioni Presso il Cortile della Tomba di Giulietta: ore 21.15

Dal 15 luglio il Teatro Impiria propone la tradizionale rassegna estiva sulla terrazza in riva all'Adige di Castelvecchio. al Circolo Ufficiali dell’Esercito,
Quarta edizione per la rassegna di Teatro allestita sulla terrazza sull’Adige di Castelvecchio, rinnovando così l’appuntamento teatrale estivo offerto dal Circolo Ufficiali dell’Esercito in collaborazione con il Teatro Impiria di Andrea Castelletti . All’insegna dello spirito di accoglienza, si aprono gli spazi di Castelvecchio riservati al Circolo che in occasione delle serate teatrali potranno essere così apprezzati da tutti i veronesi. Come le scorse estati, sarà uno degli angoli più belli della città, la terrazza in riva al fiume sotto il ponte di Castelvecchio, a dar luogo ad una serie di suggestivi appuntamenti teatrali dal titolo “La sera in riva al Fiume”.
Gli spettacoli si terranno tutti al martedì. Ad aprire il cartellone il 15 luglio sarà il Teatro Impiria stesso con “America”, che ritorna sulle scene veronesi dopo la tournee a New York la scorsa primavera. Il testo, scritto da Raffaello Canteri per la regia di Andrea Castelletti, vede in scena l'attore Guido Ruzzenenti accompagnato dalle musiche dal vivo dell’Acoustic Duo di Stefano Bersan e Antonio Canteri. “America” racconta la vera storia di una famiglia che dai Monti Lessini emigra in California, in una landa desolata chiamata Hollywood per fare i cow-boys

Martedì, il 15 Luglio, 2014 alle 21:30
Villa Mosconi Bertani
Via Novare 3
Arbizzano di Negrar Il concerto si terrà anche in caso di maltempo
Maria Giuliana Gardoni danza
Massimo Totola Voce recitante • Guillermo Gonzales overtone singing
Luca Donini sax • David Cremoni chitarra
Sbibu percussionista
€10 posti limitati - Gradita la prenotazione
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. • 347.1262910 • Patrizia Arduini Bogoni
Agricola Gaetano Bertani e figli srl
Via Novare 3 • 37020 Arbizzano di Negrar (VR)tel: +39 045 602 0744 • fax: +39 045 6020526
www.mosconibertani.it

Mercoledì 16 luglio debutta in prima nazionale al Teatro Romano La dodicesima notte di William Shakespeare. Carlo Cecchi nel duplice ruolo di regista e interprete. Del premio Oscar Nicola Piovani le musiche.
Dopo un mese di prove ad Ancona, Carlo Cecchi e la compagnia Marche Teatro sono giunti al Teatro Romano per le ultime prove del secondo spettacolo del 66° Festival Shakespeariano, La dodicesima notte, che debutta in prima nazionale mercoledì 16 luglio alle 21.15. Dopo il successo di Lost in Cyprus - Sulle tracce di Otello con Giuseppe Battiston protagonista e regista assieme a Paolo Civati, va in scena un allestimento che si preannuncia di grande qualità, data la presenza – nel doppio ruolo di regista e interprete – di Cecchi, uno degli artisti italiani più raffinati e innovativi, sicuramente figura di primo piano nel panorama teatrale nazionale, al suo esordio nell’Estate Teatrale Veronese. Altro elemento rilevante dello spettacolo (prodotto da Marche Teatro - Teatro Stabile Pubblico in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese) è rappresentato dalle musiche, composte per l’occasione dal premio Oscar Nicola Piovani. La traduzione del testo è di Patrizia Cavalli.
Vincitore, lo scorso anno, del premio “Renato Simoni per la fedeltà al teatro di prosa”, Cecchi ha alle spalle un notevole bagaglio shakespeariano: dopo la messinscena (giusto trent’anni fa, nel

Per il sesto appuntamento della sua inchiesta sull'associazionismo veronese, VeronaLive ha incontrato Tenstar Community. Una lunga, lunghissima conversazione con Sami Gharib e Abbas Gharib per parlare dei loro progetti e attività, ma anche di architettura, di complessità, della società attuale basata sulla produzione legata all'energia (energy-based society) che dovrebbe trasformarsi in una società basata sulla produzione di sapienza (knowledge-based society). E molto altro...
Simone Rebora: Partiamo con una breve storia: quando nasce l'idea di Tenstar Community, su iniziativa di chi e perché?
A. G. – L'idea ha preso corpo in una giornata festiva della primavera del 2000. Ci trovavamo ai margini di una spiaggia del Golfo Persico con degli amici con diverse esperienze nei settori creativi. Ognuno di noi riportava quello che si stava trasformando nel proprio settore in relazione al nuovo ruolo dei paesi emergenti nell'assetto generale dell'economia occidentale, e la percezione dei primi segnali di una crisi generale in arrivo.
Guardando dall'estero con una panoramica più ampia, si percepiva di fatto che il predominio sui mercati mondiali della produzione, lavoro e consumo stava velocemente cambiando, spostandosi dall'Occidente verso i Paesi Emergenti.
E forse è proprio grazie alle nostre esperienza all'estero che si è riusciti a comprendere meglio ciò che stava avvenendo in termini di crisi in Occidente e che di

Mettere in scena un dramma di William Shakespeare nel 450° anniversario della sua nascita è in primo luogo un atto di devozione: rispettare il testo canonico, ma anche adeguarlo alle esigenze del pubblico contemporaneo; scavare in un serbatoio linguistico e simbolico già ampiamente indagato (se non proprio saccheggiato...) ed essere capaci di estrarne ancora qualcosa di nuovo.
L'Otello di Giuseppe Battiston, frutto di una elaborata gestazione e giunto al Teatro Romano di Verona lo scorso 2 luglio, si confronta con tutto il peso di questa investitura, facendo leva su diversi spunti interessanti, non senza alcune ombre. Accantonato il progetto originale di Pappi Corsicato, lo spettacolo è passato nelle mani dello stesso Battiston e di Paolo Civati, che ne firmano la regia modificando il titolo in Lost in Cyprus, sulle tracce di OTELLO. Il risultato finale è a metà strada tra il teatro e il metateatro, laddove ogni sovrapposizione di livelli finzionali è in primo luogo un omaggio al testo: e quindi, salvo una breve introduzione informale, lo spettacolo non tradisce mai la sua matrice.
Battiston tenta di spiegare il senso della sua operazione. Qui si è voluto in primo luogo offrire la possibilità di "toccare con mano" il testo shakespeariano: a momenti di pura recitazione, si alternano così fasi di "lettura recitata".
dal 6 luglio al 15 agosto 2014
a cura di Alessandro Anderloni
Le Falìe e Àissa Màissa
Un nuovo festival musicale che abbraccia la montagna veronese, vicentina e trentina. Luoghi che, attraverso la musica, si trasformano in palcoscenici naturali a cielo aperto da raggiungere preferibilmente a piedi.
Sonorità e contatto con la natura sono alcuni degli ingredienti di inlessinia | luoghi e musica, la rassegna di musica organizzata dalle associazioni culturali Le Falìe e Aìssa Maìssa, con la direzione artistica di Alessandro Anderloni.
La manifestazione, inserita nel ricco programma di eventi “Provincia in Festival”, è sostenuta dall'Assessorato alla Cultura, Identità Veneta, Manifestazioni Locali per il Tempo Libero, Beni Ambientali della Provincia di Verona, dalla Cassa Rurale Bassa Vallagarina e dai Comuni dell’alta Lessinia veronese, trentina e vicentina che ospitano i vari spettacoli.
Tra luglio e agosto, il festival inlessinia porterà infatti sui pascoli dell'altopiano sei concerti e un trekking musicale
MARYAM AKHONDY “BANU”
Domenica 6 luglio, ore 18.00
Cóvolo di Camposilvano - Velo Veronese (VR)
VINCENZO ZITELLO
Sabato 19 luglio, ore 15.00
Rifugio Campogrosso - Recoaro Terme (VI)
BORIS SAVOLDELLI
Domenica 20 luglio, ore 15.00
Bosco de La Regina - Ala (TN)
ALÌ’NGHIASTRË
Sabato 26 luglio, ore 21.15
Villa della Torre - Fumane (VR)
QUINTORIGO
Domenica 27 luglio, ore 15.00
Malga Podestaria - Bosco Chiesanuova (VR)
TA-MA TRIO
Domenica 10 agosto, ore