David_Larible_clown_ppGiovedì 6 gennaio 2011 alle 18.00 al Teatro Salieri di  Legnago (VR)  il Clown dei Clown,  il veronese David Larible (vive a Bussolengo – e a Las Vegas), assieme al Clown Bianco Stefano Gensi e all’Uomo al piano, Stephan Kunz.
Larible è stato al circo Medrano negli  anni Ottanta, poi vincitore nel 1999 del Clown d’Oro al Festival del Circo di Monte Carlo e in seguito, per dieci anni, la star del più grande circo Usa, il  Ringling Bros and Barnum & Bailey. Ricorda Larible: ”Fellini diceva che il clown non è altro che l’ombra dell’essere umano.”
Legnago prima tappa dalla tournée italiana, che toccherà Roma (per 1 mese) e numerose altre città.

È considerato il più grande clown classico al mondo. Si è esibito con successo in quattro continenti, ha entusiasmato il pubblico del Madison Square Garden di New York. Ha vinto il prestigioso premio “Clown d’Oro” del Festival Internazionale del Circo di  Montecarlo. Fra i suoi ammiratori Woody Allen; Jerry Lewis l’ha voluto nelle sue trasmissioni; Soderbergh l’ha scritturato per Ocean’s eleven.
Ma tutto questo non basta a descriverlo. Rapisce, seduce, commuove. Arriva in punta di piedi, lo sguardo distratto, le mani in tasca e il passo incerto. Pochi gesti e pochi movimenti trasformano il suo incedere in una strepitosa risata e una valanga di divertimento. Uno stile inconfondibile che attinge dalla tradizione circense del clown Augusto, passa per la Commedia dell’Arte e s’incontra con Charlie Chaplin. Lo spettacolo, nel quale alterna gag visuali a brani musicali (suona cinque strumenti) è la storia di un inserviente che diventa artista coinvolgendo anche gli spettatori.
Con lui sul palcoscenico il raffinato clown bianco catalano Gensi e il pianista tedesco Stephan Kunz.
David trasforma anche noi, il pubblico. E al termine dello spettacolo, dopo averci fatto abbandonare la maschera allo spettatore, può abbandonare la sua per riprendere con umiltà da dove aveva iniziato: essere un uomo qualunque. Con l’anima del clown. Il clown dei clown.
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Lo spettacolo è la metamorfosi di uomo in clown e di nuovo in uomo. La summa delle migliori creazioni di David. Frutto di anni d’esperienza diretta trascorsi calcando le scene di tutto il mondo: dal piccolo schermo, alla scuola di vita del circo classico italiano, passando per le grandi e roboanti arene americane e sud americane, fino ad approdare nei più prestigiosi teatri di prosa.
Ma non è solo questo. Si tratta, prima di tutto, di una confessione artistica di David, un ritratto sincero della sua maschera e dell’uomo che la indossa, sempre meno distinguibili, un piccolo manuale di riso e poesia.
Nello spettacolo David vuole evocare il mondo del clown nel suo aspetto più intimo e realistico ma nello stesso tempo poetico. Alterna gag visuali a brani musicali (suona cinque strumenti!) attingendo dal repertorio classico della clownerie al quale però, alla maniera dei Comici dell’Arte, apporta decisive innovazioni.
Lo spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. David commuove per la sua semplicità per la naturalezza con cui davanti ai nostri occhi plasma la realtà di tutti i giorni: con lui il pubblico riesce a cancellarne il peso, ricomincia a giocare e vola con la poesia in alto, dove le cose diventano piccole e perdono quel contorno serio e quotidiano. Alla fine di questa avventura, guardandoci intorno sorridenti, ritroviamo le cose di sempre, le riconosciamo a fatica dopo che hanno brillato di luce propria, ma sappiamo che è sempre stata la nostra realtà quella che avevamo sotto il naso. David trasforma anche noi, il pubblico. Si dirige verso la platea, sceglie chi lo guarda negli occhi e lo coinvolge nel suo spettacolo dando così ogni volta una unicità e irripetibilità che sorprende e affascina. Affascina soprattutto la spontaneità e immediatezza con cui si rapporta al pubblico, riuscendo a rendere chiunque una perfetta spalla comica. Schernisce e ridicolizza, ma con un’ingenuità e simpatia disarmanti. Lo spettacolo è un crescendo, non tanto nell’abilità del comico, ma di emozioni: risata dopo risata il pubblico si avvicina l’uno all’altro, sorride con e del suo prossimo, in sala penetra un senso di compartecipazione. E David ne è profondamente consapevole:- Ti senti parte di qualcosa quando ridi… ridendo non ci sentiamo soli.- Solo ora David, dopo averci fatto abbandonare la nostra maschera, può abbandonare la sua per riprendere con umiltà da dove aveva iniziato: essere un uomo qualunque. Con l’anima del clown. Il clown dei clown.

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Biglietti: da € 11 a € 17 ( i minori pagano la metà.) alla Cassa del Teatro. I biglietti sono in vendita anche  al telefono, con carta di credito; online, www.teatrosalieri.it; e nelle agenzie Unicredit (numero verde 800 323 285), nei punti vendita Uniticket, nel Circuito Box Office (045 801 1154).   
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