arewehuman2Inizia a Verona la terza edizione di Are We Human, pensata e organizzata dall'associazione culturale EXP in collaborazione con diverse realtà culturali del territorio veronese: una rete di relazioni tra persone, istituzioni, associazioni che condividono un approccio alla cultura intesa come strumento di arricchimento individuale e collettivo, un diritto inalienabile, essenziale dispositivo per interrogare e riflettere il presente. In questi anni il crescente coinvolgimento del pubblico e il contributo di persone, amici e quanti hanno creduto nell'importanza del progetto hanno reso possibile la sua realizzazione. Per il 2012 la rassegna propone un vasto programma di spettacoli e incontri che si articola in diversi spazi della città tra febbraio e maggio. Un percorso attraverso le più divergenti traiettorie della ricerca scenica: dalla centralità della parola alla danza, dal pensiero sull'attore all'autoteatro, dal racconto autobiografico allo sguardo sull'attualità.

INFORMAZIONI

3928058192 3409780012 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.arewehuman.it www.teatrostabileverona.it www.izona.it


PRENOTAZIONI

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3409780012 - 3928058192

LUOGHI

Teatro Alcione Via Giuseppe Verdi, 19

Interzona Via Scuderlando, 4

Ex Arsenale Militare Piazza Arsenale, 8

Malacarne Via San Vitale, 14/a

FNAC Via Cappello, 34


SPETTACOLI

venerdì 24 febbraio ore 21.30 - Teatro Alcione Teatro Valdoca

Per voce e ombra trio per percussioni e voci recitanti

Regia, luci, scena e costumi Cesare Ronconi - versi Mariangela Gualtieri - con Leonardo Delogu, Mariangela Gualtieri ed Enrico Malatesta alle percussioni - partitura ritmica e sonora composta da Enrico Malatesta con Luca Fusconi e Cesare Ronconi - fonica Luca Fusconi - abiti realizzati da Daniela Fabbri - macchinista Stefano Cortesi – organizzazione Elisa De Carli, Imma Scarpato - amministrazione Morena Cecchetti – consulenza amministrativa Cronopios - Produzione Teatro Valdoca con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e Comune di Cesena Il lungo tempo di indagine e di studio sulla figura di Caino, ultima grande opera del Teatro Valdoca, ospitata in alcuni dei più importanti teatri italiani nella stagione appena trascorsa, viene ora ripercorso, mettendo al centro il tema dell'ombra, in un nuovo viaggio appassionante nel difficile sodalizio fra parola e suono. Per voce e ombra riattraversa quella ricca peripezia sonora, col suo accurato e immenso ascolto, intorno al tema del male e di ciò che al male si oppone. Tutto viene composto per due voci, una femminile, quella di Mariangela Gualtieri, che dei testi è anche autrice e una maschile, quella dell'attore Leonardo Delogu, già interprete dei grandi affreschi del Teatro Valdoca. In scena il percussionista Enrico Malatesta accompagna dal vivo le due voci che si addentrano nell'avventura uditiva a ridosso della parola poetica, fra silenzio e spinte percussive, in una cornice approntata per dare risalto alle forze arcaiche e inquietanti che ombreggiano l'umano fin dal suo primo apparire su questa terra. I vari personaggi del Caino e i versi non presenti nello spettacolo sono così riportati in scena in rimbalzo ritmico con Enrico Malatesta e con Luca Fusconi alla consolle. Alla fine di questa immersione nei labirinti bui, tutto si libera in un disadorno e accorato ringraziamento a ciò che fa del mondo il nostro caro e unico rifugio terrestre. Sono i Grazie scritti da Mariangela Gualtieri in occasione della 41ma edizione del "Festival Internazionale del Teatro in Piazza" di Santarcangelo. Cesare Ronconi con la sua scrittura registica, guida musicalmente tutto ciò che in prova è venuto in luce, disegna spazio e costumi, luci e ombre che potenziano quelle del testo, continuando l'avventura che il Teatro Valdoca ha percorso negli anni fra vari generi musicali. Il tentativo è quello di dare al verso una voluminosità teatrale e la speciale risonanza che arrivando al cuore degli spettatori lenisce, incanta e commuove, fino a fare di questo dire musicale un rito di guarigione. www.teatrovaldoca.org

venerdì 16 marzo ore 21.30 - Interzona

Cristina Rizzo

Invisible piece

CONTEMPLATION PIECE INVOLVING PIECE DEAD PIECE

Concept e coreografia Cristina Rizzo - Performance Cristina Rizzo e guests – Consulente storico Stefano Tomassini - Ambient sound Cristina Rizzo - Testo di Cristina Rizzo da: Iggy Pop and the Stooges, Led Zeppelin, Pulp Fiction/Tarantino, Marten Spanberg, Louise Borgeoise, Kurt Cobain, Lady Gaga, Alpheville/Godard e molti altri - Un progetto in collaborazione con CastelloInMovimento progetto di residenze per artisti. Nuovo progetto coreografico dedicato alla creazione di un 'solo' che prende avvio da una personale ri-traduzione della variazione classica La Morte del Cigno nella versione originale del 1924 danzata da Anna Pavlova. Mentre il pubblico si confronta con la visione originale proiettata su un monitor, la coreografa/interprete al centro della scena e di spalle al pubblico, attraverso una traduzione simultanea dell'antica versione, attualizza un loop gestuale, un landscape espressivo infinito e precario, in cui tutti i movimenti e le espressioni dei 'corpi' improvvisamente tradiscono la partitura iniziale per diventare ambigui e fuori controllo, come per evidenziare la fragilità dei diversi piani interpretativi.

www.cristinarizzo.it

a seguire

Alessandro Sciarroni

Joseph

Invenzione, performance Alessandro Sciarroni - Drammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldi - Immagine del progetto Roberto Foddai - Direttore di produzione Marta Morico - Comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo - Produzione Teatro Stabile delle Marche/Corpoceleste_C.C.00# - coproduzione Officina Concordia, Comune di San Benedetto del Tronto (AP) - con il contributo di Centro per la Scena Contemporanea - Comune di Bassano del Grappa con il sostegno di Amat e Matilde piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana e Centrale Fies. In Joseph in scena c'è uomo, solo, di spalle al pubblico per l'intera durata della sua performance, mentre cerca la sua immagine in tutto ciò che il suo sguardo tocca. L'autore della performance prende in prestito il nome da colui che assume su di sé la paternità dell'uomo che nasconde il divino, ma non ci è dato sapere chi sia Joseph, ne dove sia. Non sappiamo se si tratti dell'uomo che vediamo in scena oppure di uno di quegli occhi sconosciuti capitati per caso all'interno del sistema rappresentativo. Il solo perde la sua connotazione di evento performato da un esecutore unico e si riempie di sguardi meravigliati, deformati, raddoppiati e amplificati. www.alessandrosciarroni.it

da venerdì 23 marzo a domenica 1 aprile

ore 18.30, 19.15, 20.00, 20.45, 21.30, 22.15 - Malacarne

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Rotozaza

Etiquette

voce A Silvia Mercuriali - voce B Ant Hampton - Helmer Riccardo Magherini - Nora e Donna Maria Eugenia D'Aquino - traduzione Marina Mercuriali - edit e mastering Silvia Mercuriali e Ant Hampton - produzione in collaborazione con MilanOltre ed Es. Terni - registrato a Brighton UK e Milano Italia, Agosto Settembre 2008 - versione originale finanziata da Arts Council England con il supporto in studio di Paolo Bennun (Somethin 'Else) Etiquette è un'esperienza per due persone della durata di mezz'ora che si svolge in uno spazio pubblico. Non ci sono spettatori, gli altri presenti non si accorgono di quello che accade. Ci si siede ad un tavolino l'uno di fronte all'altro e, attraverso delle cuffie, si ricevono istruzioni su quello che bisogna dirsi e su come utilizzare gli oggetti posti sul tavolo. A questo punto è come se scattasse una specie di magia, perché riesca è necessario solo ascoltare le istruzioni ed agire di conseguenza. La maggior parte del lavoro di Rotozaza si svolge attraverso istruzioni date dal vivo ad attori che non hanno provato o che spesso non sono professionisti. Questi "ospiti" spesso descrivono la strana emozione che deriva dall'affidarsi e fare solo quello che gli viene detto di fare, abbandonando la responsabilità per permettere ad un altro tipo di performance di emergere. www.rotozaza.co.uk

venerdì 13 aprile ore 21.30 - Interzona

Garten

MW (studio)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Progetto e regia Giorgia Maretta, Andrea Cavallari - Creazione Andrea Cavallari, Giorgia Maretta, Andrea Rimoldi, Corrado Tagliabue - Interpretazione Andrea Rimoldi, Gabriele Rimoldi, Corrado Tagliabue - Sound design e live electronics Paolo Calzavara - Pax – Light design Fabio Bozzetta - si ringrazia Giulia Pastore - Produzione Garten in collaborazione con Centrale Fies - residenze artistiche Torre dell'Acquedotto / Aia Taumastica, Pim Off Guardiamo gli avvenimenti catastrofici da una finestra, sia essa uno schermo o una finestra reale che affaccia su una strada dove il vento spazza la città. Guardiamo dal nostro punto di vista e quello che scorgiamo è il semplice scorrere della storia anche quando la storia coincide con la catastrofe. O viceversa. E' una finestra che affaccia su un interno, dove una catastrofe accumula macerie su macerie. E alle nostre spalle spira una tempesta. www.gartenteatro.it

a seguire

Black Fanfare + Dewey Dell

Live-concert

Dietro lo pseudonimo Black Fanfare si cela il giovane Demetrio Castellucci, nato nel 1989. Talento precoce, dal 2004 ha cominciato a curare e a creare il tessuto sonoro dei Balli della Stoa di Cesena, scuola di movimento e pensiero, e ad elaborare un dialogo con il gesto coreografico, in cui suono e movimento sono adagiati sullo stesso terreno. Black Fanfare "da esordi vicini all' electro pop degli anni '80 negli ultimi tempi ha espresso una sorta di originale neo primitivismo digitale unico nel suo campo" (L. Bertaccini). Ha all'attivo numerosi djset e progetti. Dewey Dell nasce a Cesena nel 2007 dall'unione di quattro ragazzi: Agata, Demetrio e Teodora Castellucci ed Eugenio Resta. I fondatori della compagnia hanno attitudini in ambiti nettamente diversi che li portano ad occuparsi di aspetti specifici del lavoro, senza rinunciare a una costante modellatura collettiva dei materiali. Così Teodora è autrice delle coreo-azioni, Demetrio compone le musiche, Eugenio disegna le luci e si occupa di tutto l'aspetto scenografico, mentre Agata assiste la creazione coreografica e cura gli aspetti organizzativi. Hanno creato diversi lavori, tra i quali à elle vide, KIN KEEN KING, Baldassarre, Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti e Grave. Il nome Dewey Dell è un omaggio a Faulkner e alla giovane ragazza di Mentre Morivo sotto il cui sguardo la compagnia cesenate si appresta a vagare sui sentieri impervi che conducono all'abisso. www.deweydell.com www.blackfanfare.com

venerdì 27 aprile dalle ore 20.30 - Ex Arsenale

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio

Attore, il tuo nome non è esatto

Performance

Con: Mara Bertoni, Evelin Facchini, Giacomo Garaffoni, Arturo Martinini, Aglaia Mora, Ermelinda Pansini, Carlotta Pircher, Sergio Policicchio. Il significato comune che si dà al nome di attore, se l'etimo non ci inganna, è quello di colui che agisce. Personalmente non sono affatto sicuro di questa relazione. Non vedo nessun atto nell'attore, né volontà, o scopo. Sono le Potenze che occupano il suo corpo e lo fanno agire. Sono altri corpi - perlopiù del passato - che lo invadono e lo cavalcano. La sua tecnica consiste in una fondamentale passività, tradotta nell'interpretazione delle forze che

lo governano da dentro e da sempre. Romeo Castellucci, co-fondatore della Socìetas Raffaello Sanzio, è noto in Italia e in molti Paesi del mondo come autore di un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale; ha anche scritto diversi saggi di teoria della messa in scena che percorrono il cammino del suo teatro. Le sue regie, infatti, propongono linee drammatiche

non soggette al primato della letteratura, facendo del teatro un'arte plastica, complessa, ricca di visioni. Questo ha sviluppato un linguaggio comprensibile in tutto il mondo, come possono esserlo la musica, la scultura, la pittura e l'architettura. www.raffaellosanzio.org

sabato 28 aprile ore 21.30 – Ex Arsenale

Manganotti/Belfi/Rossi

Deliri

di Antonella Moscati - con Olga Manganotti - musiche originali, esecuzione live Andrea Belfi - scenotecnica Graziella Menichelli - regia e drammaturgia Tommaso Rossi. Gli eventi psicotici non duravano mai più di pochi giorni. Per quindici anni dilagavano improvvisi e improvvisi si concludevano, per poi tornare a intervalli quasi regolari. La performance raccoglie la testimonianza di questa esperienza limite. "Fui aiutata dall'acqua del mare e dalle luci della Provenza... Da allora ogni felicità che provo mi pare provenire da un primato della cosa 'in carne e ossa' sull'immagine che ce ne facciamo: primato della cosa palpabile, assaporabile, udibile, in cui i sensi si accasano, distribuendo quiete." www.tommasorossi.tumblr.com www.chocolateguns.com

a seguire

Barokthegreat

The Origin

Creazione per Sujet à Vif Festival d'Avignon - Vincitore del Premio Mondo GAI/Giovani artisti Italiani 2010 - ideazione Sonia Brunelli, Leila Gharib, Simon Vincenzi - interpretazione Sonia Brunelli - coreografia Simon Vincenzi - musica orignale Leila Gharib - costume Federica Forni - coproduzione SACD/Festival d'Avignon - in collaborazione con Area Sismica The Origin è un movimento di figura soggetto a un ritmo pulsivo e ostinato, a forze esplosive come la malattia, l'indecisione, l'imprevisto e l'eccezione. Un capovolgimento bizzarro celebra la scoperta di un abito, l'emergere di un volto, di un'immagine aliena che tende a perdere la centralità spingendosi verso un fuori della scena. The Origin è la prima forma dello spettacolo Barok. Nato come un progetto artistico di collaborazione tra diversi autori, ha visto Sonia Brunelli e Leila Gharib in dialogo con il regista londinese Simon Vincenzi. Presentato all'aperto, nel Jardin de la Vierge du Lycèe Saint Joseph di Avignone, all'interno del Salone d'Onore di Palazzo Massari per Art Fall 09 Ferrara Contemporanea e di seguito a Palazzo Albertini di Forlì per il concorso Mondo. Il lavoro "adegua" ad ogni presentazione la sua scrittura coreografica e sonora, ribattezzando i principi di creazione e le motivazioni di movimento. www.barokthegreat.com

a seguire

Compagnia Chiara Frigo

Takeya

coreografia e interpretazione Chiara Frigo - musica Random.Inc, Alva Noto – disegno sonoro Mauro Casappa - disegno luci Leonardo Benetollo - scenografia Chiara Frigo - Primo premio GD'A Veneto 2008 Anticorpi XL 2008 Aereowaves - Dance Across Europe 2009. Takeya è un lavoro sulla velocità, in un'unica intenzione che è quella di arrivare fino alla fine. Inizia così: una persona seduta, per tanto tempo. Il respiro che sedimenta, matura, si distacca da ogni impazienza. Quello che interessa è il rapporto tra velocità fisica e velocità mentale, per poter rendere, tra dilatazioni ed accelerazioni, il senso di un intervallo estremamente breve che pur può contenere ampie evoluzioni. In un incedere d'immediatezza ottenuto a forza d'aggiustamenti pazienti e meticolosi. Tutta l'azione si svolge in pochi metri, in uno spazio compresso in cui è ormai l'evento ad arrivare senza avere più il bisogno di spostarsi. È un fenomeno di inerzia, un gioco che infrange l'irreversibilità del tempo. www.chiarafrigo.com

venerdì 11 maggio ore 21.30 - Teatro Alcione

Compagnia Pippo Delbono

Racconti di giugno

incontro con sé stesso di e con Pippo Delbono. Una sorta di diario di bordo, un'introspezione sul senso nascosto delle relazioni, sul lato dei desideri non espressi ma mostrati, sulla curiosità per gli altri, il filo rosso degli invaghimenti, la coscienza di una bellezza senza confini nelle storie, l'ardore non solo etico nelle scene della vita e nelle scene del teatro, l'estasi delle cose che ti perdono e che gli

altri non ti perdonano, quel qualcosa di sé stesso mai detto forse perché mai chiesto. Le coincidenze (tante) del mese di giugno, il mese in cui sono nato. Un attore-autore si confessa senza reticenze e con pudore in una dinamica di cronache e lampi della memoria, zigzagando tra le avventure della vita scenica e vissuta. www.pippodelbono.it

INCONTRI

Forum FNAC

Introduce NICOLA PASQUALICCHIO

Nicola Pasqualicchio insegna Storia del teatro e dello spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Verona. Negli ultimi anni le sue ricerche si sono incentrate soprattutto su temi di storia e teoria del teatro del Novecento, con particolare riguardo ad Antonin Artaud e Samuel Beckett. È autore, tra l'altro, di L'attore solista nel teatro italiano e Il sarto gnostico. Temi e figure del teatro di Beckett.

giovedì 23 febbraio ore 18.00

MARIANGELA GUALTIERI

Mariangela Gualtieri presenta la sua ultima raccolta poetica, Bestia di gioia, pubblicata a maggio 2010 nella Collezione di Poesia Einaudi. Bestia di gioia alterna temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso della natura, la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale più misterioso che triste, che trasforma il niente in "un niente più grande". Traccia un percorso di felicità istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. Un'opera della maturità in tutti i sensi, che porta probabilmente i frutti migliori, finora, di tutte le raccolte poetiche della Gualtieri. Durante l'incontro l'autrice reciterà alcuni versi e risponderà alle domande dei presenti.

giovedì 15 marzo ore 18.00

ENRICO CASTELLANI/BABILONIA TEATRI

Babilonia Teatri è per un teatro pop. Per un teatro rock. Per un teatro punk. Gli spettacoli di Babilonia Teatri sono dei blob teatrali. Delle playlist cristallizzate. Uno specchio riflesso. Babilonia Teatri è diretta da Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Babilonia Teatri è Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton, Alice Castellani. Babilonia Teatri collabora con Vincenzo Todesco, Gianni Volpe, Francesco Speri, Marco Olivieri. Babilonia Teatri è gli spettacoli ad oggi creati: Panopticon Frankenstein, 2006 (finalista Premio Scenario Infanzia 2006, vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto 2007); Underwork - spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline - 2007; made in italy, 2008 (Premio Scenario 2007, nomination Premi Ubu 2008 novità italiana/ricerca drammaturgia, Premio Vertigine 2010); Pop Star, 2009; Pornobboy, 2009. Babilonia Teatri vince il Premio speciale Ubu 2009 per la capacità di rinnovare la scena, mettendo alla prova la tenuta del linguaggio e facendo emergere gli aspetti più inquieti e imbarazzati del nostro stare nel mondo attraverso l'uso intelligente di nuovi codici visuali e linguistici. The best of, 2010

(Premio Off del Teatro Stabile del Veneto); The end, 2011(Premio Ubu 2011 novità italiana/ricerca drammaturgica-nomination Premio Ubu 2011 spettacolo dell'anno).

venerdì 11 maggio ore 17.30

PIPPO DELBONO

Pippo Delbono, autore, attore, regista, nasce nel 1959. Inizia la sua formazione teatrale nel teatro di tradizione, ma poi si trasferisce in Danimarca dove inizia a dedicarsi all'approfondimento dei principi del teatro orientale attraverso un rigoroso lavoro dell'attore sul corpo e sulla voce. Nei primi anni ottanta fonda la Compagnia Pippo Delbono, con la quale realizza tutti i suoi spettacoli. Le sue non sono messinscena di testi teatrali, ma creazioni totali, realizzate con un nucleo stabile di attori, destinato a crescere nel tempo. L'incontro con persone provenienti da situazioni sociali di emarginazione determina una svolta nella sua ricerca poetica. Alcuni di questi attori - tra cui Bobò, sordomuto incontrato e fatto uscire dal manicomio di Aversa dopo un internamento durato 45 anni – hanno consolidato il loro lavoro all'interno della compagnia e sono tuttora parte centrale dell'esperienza. Gli spettacoli - Il tempo degli assassini, Barboni, La rabbia, dedicato a Pasolini, Guerra, Esodo, Gente di plastica, Urlo, Il silenzio, Questo Buio Feroce, La Menzogna - sono stati presentati in più di cinquanta paesi del mondo, in teatri e festival.

EXP associazione culturale

L'Associazione culturale EXP nasce nel 2001 da un gruppo di fondatori dell'Associazione Interzona che dal 1992 scieglie come sede delle attività la Stazione Frigorifera Specializzata n.10, all'interno dell'area degli ex Magazzini Generali di Verona, pregevole esempio di archeologia industriale del 1929 e che sin dalla nascita stimola l'associazione a lavorare ad un progetto di salvaguardia del patrimonio costituito dal sito architettonico e al suo recupero anche in termini di funzione "culturale". L'idea alla base del progetto dell'associazione è quella di dar vita ad un luogo articolato dove sia possibile fondere cultura, socialità e riflessione. La ricerca di "espressioni di confine", nei diversi ambiti (musica, teatro, danza, cinema, arti visive), ha reso la Stazione Frigorifera n.10 un luogo d'eccellenza nella promozione culturale offrendo al contesto cittadino svariate occasioni di confronto con le avanguardie artistiche italiane ed internazionali. Nel 2000, in occasione del progetto Prototipo, l'associazione riceve il Premio Speciale UBU per la pianificazione e lo svolgimento di una proficua esperienza di collaborazione fra giovani compagnie teatrali in uno spazio straordinario, progetto curato da Egizia Franceschini in collaborazione con la Biennale di Venezia. Dal 2001, EXP prosegue con l'organizzazione di eventi e dal 2009, dall'incontro con Tommaso Rossi e Olga Manganotti, prend corpo il progetto Are We Human - Percorsi d'arte scenica - giunto alla 3° edizione.

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