9 febbraio - 11 maggio 2008

Stampe antiche della donazione Rana ai Musei d'Arte di Verona 

Si tratta di una raccolta di ventidue stampe, realizzate tra la fine del Settecento e il primo Novecento, preziosa testimonianza dell’incessante produzione artistica che la vicenda ha ispirato nei secoli.





Data inizio: 09-02-2008
Data fine: 11-05-2008
Orario: da ma a do 8.30/19.30; lu 13.30/19.30
Luogo: Casa di Giulietta
Indirizzo: via Cappello 23
Telefono: 0458034303
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5 - 19 aprile 2008
24 aprile - 7 maggio 2008
10 - 24 maggio 2008


μεταμόρφωση, rassegna di video arte e fotografia a cura di
Riccardo Fai e Nadia Perrotta - 3 cicli di rassegne interamente dedicate alla video arte e alla fotografia, con particolare interesse alla produzione artistica italiana giovane e sperimentale; 6 giovani artisti, di cui 3 fotografi e 3 video artisti esporranno per un periodo di 2 settimane ciascuno in mo-do parallelo, interrogandosi su un tema, filo conduttore della rassegna stessa.

Primo Ciclo: Metamorphosy. Un repentino cambiamento, la mutazione di uno stato, una progressiva evoluzione.
Sei artisti attraverso fotografia e video indagano sulle “nostre” metamorfosi: trasformazioni fisiche, biologiche, psichiche e sociali. Siamo parte di un unico sistema in continua trasformazione. Processi dettati dalla natura, dagli eventi e dal nostro stesso essere uomo-mutante mai simili a noi stessi, dalla capacità innata di adattamento, evoluzione-involuzione.


Lisa Cervi
video :“Oltre la carne”
“Carne che si plasma, traspor-tata dall’estremo percorso di perdersi e fondersi in un altro corpo ritrovando la comunione androgina primordiale; perder-si e fondersi nella morte come istante di contatto con la divina completezza” (L. C.)

Federico Bebber
“ … un disagio che è disadattamento e che sceglie artificio e natura per parla-re ... contenuti strappati alla quotidianità, snaturati, combinati, fusi in forme stra-zianti, oggetto di metamorfosi fantasti-che, protagonisti di ambientazioni oniri-che e surreali. Chi guarda

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10 - 25 maggio 2008

Cartografia e territorio dal  "Campion delle strade dal 1589 all'Ottocento."




Data inizio: 02-05-2008
Data fine: 25-05-2008
Orario: variabile: 16/20 e 15,30/19
Luogo: Corte Torcolo
Indirizzo: Cavaion Veronese
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25 aprile - 11 maggio 2008
Opere di Giuseppe Mantoan




Data inizio: 24-03-2008
Data fine: 11-05-2008
Luogo: Palazzina Storica
Indirizzo: Peschiera del Garda
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Inaugurazione della mostra: domenica 27 aprile alle ore 17,30

27 aprile- 11 maggio 2008

Giusi Naletto e Mirca Rebeschini

L’idea della mostra di fotografia nel suggestivo spazio della Galleria “Pisanello” nasce dallo stimolo evocativo del verso di R. M. Rilke “Dov’è, per questo Interno, / un Fuori?”. Verso che funge da esergo allo spettatore e da guida letterario-esistenziale al percorso espositivo. Verso che rimanda ai sentimenti che la stessa sede suggerisce, con il suo essere al contempo un Fuori, rispetto al più interno spazio della chiesa sotterranea, e un Dentro, un Sotto, l’edificio dominante che vi si sovrappone. In altri termini, anche lo spazio “Pisanello” è evocazione e rinvio continuo alla relazione bidirezionale e dinamica Interno-Esterno.

Con queste premesse riferite al testo-guida e al connesso carattere spaziale del luogo, i materiali fotografici riguardano due sezioni distinte e fra loro collegate, nella circolarità di rimandi insiti nel verso rilkiano.

Nella prima sezione (prima sala) sono esposte le fotografie, in bianco e nero, di Giusi Naletto. Esse fungono da testimoni muti ma espressivi dell’ordinaria e sempre inafferrabile percezione dell’”essere” nel quotidiano fra angoli, scorci, anfratti e prospettive del luogo “abitato”. In sintesi, esse esprimono il vivere il proprio Interno nell’interno.

Nella seconda sezione (seconda sala) sono esposte le fotografie, senza colore e con i colori,

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19 aprile – 9 novembre 2008

16ma edizione dell’ormai storico appuntamento con la scultura contemporanea di grandi dimensioni nel suggestivo scenario di Castel Pergine in Valsugana, sede che negli anni passati ha visto nomi di grande pregio quali Plessi, Somaini, Lorenzetti, Celiberti, Staccioli, Castagna, Gelmi, Abate, Zavagno ed altri.

L’esposizione di quest’anno vede protagonista l’artista italiano Santorossi che, invitato a studiare una soluzione totalizzante dai curatori Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff ha predisposto un apposito progetto comprendente installazioni inedite che creano un percorso tematico attraverso le due cinte murarie ed il cortile interno. Queste opere,a metà tra la pittura e la scultura, sono realizzate nel materiale tipico della pubblicità edilizia e stradale della quale riprendono le sembianze portando però contenuti differenti.

Il titolo della mostra – Santorossi: EgoLogo – rispecchia la tematica approfondita per l’occasione. Si tratta di una sorta di gigantesca autoanalisi, sul filo di un racconto visivo in bilico tra ironia ed esperienza, comunicazione e demistificazione, che utilizza alcuni “strumenti” propri della sociologia e della psicoanalisi riproposti tenendo conto della scala visiva contestuale, nell’intento di creare le condizioni per una reale partecipazione del pubblico attraverso un coinvolgimento dapprima fisico e conseguentemente emotivo. Lo straniamento determinato dalla riproduzione di mobili d’uso e arredi di metallo, verniciati con pigmenti clamorosamente evidenti,

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