LE GALLERIE FOTOGRAFICHE FNAC PRESENTANO
 
 
ISLANDA: IL MISTERO DELLA NATURA
 
Fotografie di Ragnar Axelsson 
 
 
Ragnar Axelsson è il fotogiornalista islandese più conosciuto al mondo. Il suo lavoro testimonia, da oltre vent’anni, la scomparsa dello stile di vita dei contadini e dei pescatori dell’Atlantico del Nord. Axelsson ci mostra, attraverso le sue immagini, l’Islanda come una terra difficile da addomesticare, dove il paesaggio è spesso misterioso, lunare, vulcanico o glaciale. Le sue fotografie portano alla luce così la bellezza del patrimonio naturale islandese e l’dentità, molto particolare, di questo paese a cavallo tra il continente europeo e americano.

In questi ultimi diciotto anni, Ragnar Axelsson ha viaggiato a lungo attraverso l’Islanda, fino alle isole Féroé e alla Groenlandia. Ha trascorso parecchie settimane nei piccoli villaggi dei cacciatori della Groenlandia ed è rimasto nel freddo polare insieme ad alcuni degli ultimi cacciatori Inuit rimasti. Durante questi viaggi, si è conquistato la fiducia delle persone che ha incontrato, in situazioni in cui nessun fotografo prima si era trovato. Ha fotografato vecchi pescatori, chasseurs e contadini che utilizzano la terra e le sue risorse in modo tradizionale ma anche giovani che stanno perdendo il legame con le tradizioni dei loro antenati, destinati

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3 febbraio - 16 febbraio

In esposizioni opere del fumetista Paolo Bacilieri”.  Laboratorio di disegno tenuto da Federico Brusco


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Data inizio: 10-12-2006
Data fine: 16-02-2007
Luogo: Biblioteca di Negrar. Via degli Alpini
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20 gennaio - 2 febbraio

In esposizione opere di Micaela Barbarossa, Sabrina Giacopuzzi, Elpidio Tramontano, Mario Dalla Fini.


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Data inizio: 10-12-2006
Data fine: 02-02-2007
Luogo: Biblioteca di S. Ambrogio
Indirizzo: Via Madonnina, 1 S. Ambrogio
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dal 25 novembre  al 31 gennaio 2007



“Still life”: natura morta. Ma più letteralmente “vita immota, silenziosa”: rappresentazione di un oggetto discreto, umile che si fa “forma fluens”, presenza animata, luogo di sensibilità visiva.

L’aveva insegnato il Manierismo,  il movimento più alto di questo genere pittorico, con le sue trasgressioni ingegnose, i suoi artifici, le sue metamorfosi. Ebbene, gli “Still life” dell’americano Timothy Tompkins (Long Beach, California, 1967), vibrano anch’essi d’aria, di luce, di liquidità, proprio come se l’immagine fosse precaria e si stesse formando (o disfacendo) sotto gli occhi.
Certo, sono eliminati tutti i dati esornativi, particolaristici, descrittivi, come pure quelli che hanno a che fare con allegorie, simbolismi, metafore. Tompkins si pone di fronte al mondo oggettuale come di fronte a un qualcosa di austero, di ordinario, di banale (un po’ alla maniera di Chardin, come dichiara egli stesso).

E lo fotografa, ma non per cogliere un momento memorabile, quanto un istante di vita trascurabile: interni domestici, entrate secondarie di negozi, tavole apparecchiate alla menopeggio. Il successivo intervento al computer è un tentativo di braccare, di stanare, di liberare queste “cose comuni” dalle scorie nelle quali sono rimaste invischiate: un po’ un’interpretazione dell’immagine che così si trova decostruita, alterata, enfatizzata.

E gli smalti ultrabrillanti che seguono il dettato tecnologico (e

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In esposizione da sabato 20 a sabato 27 gennaio alla Gran Guardia 40 nuovi progetti urbanistici, realizzati da un centinaio di studenti di architettura, per riqualificare alcune aree di Verona. Durante la mostra realizzata nell’ambito di “Villard”, il seminario di progettazione promosso dall’assessorato all’Urbanistica in collaborazione con l’associazione Villard.

Il seminario itinerante, giunto quest’anno alla settima edizione, deve il proprio nome al chierico di età gotica Villard d’Honnecourt, che viaggiò per l’Europa sempre accompagnato dal suo taccuino da architetto. L’iniziativa ha coinvolto un centinaio di studenti e 20 docenti di 12 scuole di architettura italiane (tra cui Napoli, Milano e Palermo) e di due straniere. Durante il seminario gli studenti hanno partecipato a laboratori, sopralluoghi, analisi, incontri mensili nelle diverse università coinvolte per immaginare assieme le potenzialità di cinque aree veronesi: la cava Prati a Madonna di Dossobuono, la Speziala a San Massimo, l’area di Forte Chievo, le mura di Verona e l’ex scalo merci, compreso tra la stazione di Porta Nuova e il quartiere di Santa Lucia, scelte in base alle loro specificità e alla loro criticità, dagli architetti Paolo Boninsegna del Comune e Carlo Palazzolo dello Iuav (l’Istituto universitario di architettura di Venezia). I progetti vengono ora presentati alla città.

La mostra in Gran Guardia sarà inaugurata sabato alle 11,
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Bologna, 26 - 29 gennaio 2007

L’APPUNTAMENTO PER SCOPRIRE LE NUOVE TENDENZE DELL’ARTE INTERNAZIONALE
che si mobilita dando vita ad una grande kermesse di iniziative dedicate agli oltre 40.000 visitatori della rassegna.

 

La più importante fiera italiana dedicata all’arte contemporanea e moderna, organizzata da BolognaFiere dà appuntamento a Bologna dal 26 al 29 gennaio 2007 per la trentunesima edizione dell’evento, che si preannuncia sempre più ricco di eventi ed iniziative.

 

Ulteriormente qualificata, ad ARTEFIERA ART FIRST 2007, la presenza di Gallerie di tutto il mondo, selezionate dal Comitato internazionale che proporranno - accanto alle opere dei più importanti artisti nazionali (attualmente di indiscusso protagonismo a livello mondiale) – l’anticipazione delle tendenze più innovative.
Sarà, come sempre di grande suggestione (e interesse per i collezionisti), il confronto fra arte italiana e internazionale, una caratteristica unica di ARTEFRIERA ART FIRST, che la qualifica a livello internazionale.

 

Oltre 200 gallerie, 35% estere (cui si aggiungono una sessantina di espositori fra editori, musei, istituzioni) le protagoniste di un’edizione di ARTEFIERA ART FIRST che si presenterà ancora più curata dal punto di vista espositivo. Infatti, accanto alla selezione meticolosa delle Gallerie (ad opera del Comitato Internazionale), la manifestazione prosegue nell’obiettivo di

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