
Venerdì 10 gennaio alle 18 alla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona.
Il direttore di Limes Lucio Caracciolo tiene l’incontro dal titolo “Il panorama geopolitico mondiale”. Ingresso libero, modera Davide Assael.
L’evento del ciclo “Fuori programma” vuole indagare gli assetti economici, politici e culturali che coinvolgono sostanzialmente quattro aree: la regione dell’Asia-Pacifico, dove si concentra la competizione tra Stati Uniti e Cina, l’Europa e connessa a questa l’area del Mediterraneo dove si sta verificando una crisi di governabilità molto profonda, e infine gli Stati Uniti come prima potenza mondiale.
Quale l’esito di questo lungo processo? Il consolidarsi delle istituzioni internazionali o l’irrigidirsi di blocchi politici? L’affermarsi di una realtà multipolare o il governo del duopolio USA-Cina? E quale il ruolo che giocherà l’Europa in questo contesto? Tutte domande a cui cercherà di rispondere Lucio Caracciolo: «L’Europa oggi sta vivendo un forte declino rispetto a un secolo fa – commenta il direttore di Limes –. Non esiste un piano economico condiviso all’interno del cosiddetto progetto Unione Europea, l’unico Paese che ha una strategia vincente sembra essere la Germania che comprende buona parte dell’area centrale del continente, fino all’Italia settentrionale con la città di Verona, confine tra l’Europa germanica e quella mediterranea».
A partire dall’11 settembre 2001, lo scenario geopolitico mondiale sembra in continuo

19 gennaio ore 16 Teatro Ristori
Proiezione in diretta
coreografia George Balanchine
musiche Gabriel Fauré (Emeralds), Igor Stravinskij (Rubies), Pëtr Il’ič Čaikovskij (Diamonds)
Uno dei capolavori di Balanchine, Maestro del ’900, Jewels si articola in tre parti, Emeralds, Rubies e Diamonds, dove per ognuna sono state scelte splendide musiche. Un magnifico esempio di danza astratta, come tipico in Balanchine, con la prima ballerina del Bolshoi Nina Kaptsova, è ispirato alle celebri gioiellerie della 5a Strada a New York, ed è un tributo alle città di Parigi, New York e San Pietroburgo.
per maggiori informazioni cliccare qui

Venerdì 17 gennaio 2014 Teatro Camploy Verona ore 20,45
di Sofocle regia di Alberto Rizzi
Rassegna L’Altro Teatro
Debutto Assoluto Ippogrifo produzioni
Il testo è quello di Sofocle ma la vicenda è ambientata – con forti suggestioni brechtiane – nella Germania nazista. In una sorta di cabaret berlinese i personaggi sono attori pronti a entrare in scena, a interpretare ancora una volta Creonte, Antigone e gli altri personaggi di questa tragedia di oltre duemilacinquecento anni fa sull’eterna lotta del singolo contro la tirannia.Uno spettacolo di grande impatto visivo che continua la trilogia sulla tragedia greca nel 900 cominciata due stagioni fa con l’Edipo Re ambientato nel 1911
per maggiori informazioni cliccare qui
Domenica 5 gennaio, alle ore 18, al Teatro Filarmonico la compagnia Padova Danza porta in scena l’opera rock L’atteso di Daniele Ricci.
Lo spettacolo, ospitato a Verona in una delle cornici teatrali più prestigiose della città, racconta ai giovani, in chiave moderna, la relazione tra Maria e Giuseppe, offrendo spunti interessanti per uscire da quella che è l’immagine iconografica della natività.
Il musical, che ha già debuttato a Padova, è interpretato dai giovani artisti della compagnia Padova Danza; regia e coreografie sono di Valerio Longo di Aterballetto, le scenografie di Simone Ferrarini.
Lo spettacolo rivolto a giovani e famiglie, si avvale di un cast di cantanti guidati da Chiara Luppi, cantante padovana di origine italo-armena, conosciuta per aver già interpretato Esmeralda in Notre Dame de Paris, Maria Maddalena in Jesus Christ Superstar, Nutrice in Romeo e Giulietta di Cocciante.
Al termine dello spettacolo, alle ore 19.30 circa, segue il dibattito Fede e rappresentazione dal vivo durante il quale intervengono personalità sia religiose che del mondo dello spettacolo.
Per maggiori informazioni cliccare qui

martedì 7 gennaio 2014 alle ore 20.30 cinema Kappadue di Verona,
(Usa, 2013, 100’) di Park Chan-wook.
Versione originale con sottotitoli in italiano.
ore 22.00 L'ombra del dubbio
Proiezione ad ingresso gratuito (Shadow of a Doubt, Usa, 1943, 108’)
Regia: Alfred Hitchcock, sceneggiatura: Thornton Wilder, Alma Reville, Sally Benson, fotografia: Joseph Valentine, musica: Dimitri Tiomkin, interpreti: Joseph Cotten, Teresa Wright, MacDonald Carey, Hume Cronyn.
Versione originale con sottotitoli in italiano.
Read MoreRegia: Park Chan-wook, sceneggiatura: Wentworth Miller, fotografia: Chung-hoon Chung, musica: Clint Mansell, interpreti: Nicole Kidman, Mia Wasikowska, Matthew GoodeDimenticate Bram Stoker. Dietro il primo film statunitense del grande regista coreano di “Old Boy” non c'è l'autore di “Dracula”, se non come eco metaforica, ma il capolavoro di Hitchcock “L'ombra del dubbio”, del 1943. Di lì viene l'idea dello zio dai modi inquietanti che si piazza in casa della giovane e ipersensibile India e della sua instabile madre dopo la morte improvvisa del capofamiglia. Chi è davvero, cosa vuole, e soprattutto cosa provoca la presenza di "zio Charlie" nelle due donne di casa?Park, che deve la sua passione per il cinema alla visione del capolavoro di Alfred Hitchcock, “Vertigo”, ha trovato interessante l’originale e intricata storia d’amore del film e la sua ambientazione claustrofobica.“Il film si svolge in un luogo piuttosto chiuso”, spiega il regista. “I personaggi
Dal 21 al 23 Gennaio 2014 ore 21.00
Teatro Nuovo Piazza Viviani
regia Saverio Marconi
regia associata Marco Iacomellicon Giampiero Ingrassia
di Mel brooksCompagnia della Rancia
testo Mel Brooks e Thomas Meehan - musica e liriche Mel Brooks
Regia e coreografie originali Susan Stroman
Rassegna teatrale Divertiamoci a Teatro
Sino a che punto la politica può condizionare l’arte? E svolgere un’attività artistica sotto un regime presuppone una connivenza o una tacita adesione a esso? Su queste tematiche coinvolgenti e sempre attuali si apre il 2014 del Grande Teatro che, per il primo appuntamento del nuovo anno – martedì 14 gennaio alle 20.45 al Nuovo – punta su un testo del drammaturgo sudafricano Ronald Harwood (1934), La torre d’avorio. Ne sono protagonisti Luca Zingaretti, che firma anche la regia dello spettacolo, e Massimo de Francovich. Il primo interpreta l’accusatore e l’altro l’accusato in un processo che deve stabilire se il famoso e apprezzato direttore d’orchestra tedesco Wilhelm Furtwängler (de Francovich) sia stato un sostenitore del nazismo visto che durante la guerra non ha mai lasciato la patria dove ha proseguito la sua attività nonostante le atrocità che Hitler stava compiendo. Siamo nella Berlino del 1946 e la “denazificazione”, ovvero la caccia a chi ha condiviso il regime o comunque non si è ribellato a esso, è in pieno svolgimento. Per il rozzo ufficiale americano, il maggiore Steve Arnold (Zingaretti), incaricato di svolgere le indagini su Furtwängler sottoponendolo
18 gennaio 2014: all'insegna del Mistero la 7^ edizione
Il mistero di una pala raffigurante Sant'Antonio e il Maligno, da risolvere a suon d'indizi, aleggia quest'anno su "Passi nel tempo", la marcia guidata non competitiva che si tiene sabato 18 gennaio 2014 (ore 13.30-17.00) nell'ambito della Montefortiana (18-19 gennaio), appuntamento classico invernale del podismo veronese organizzato a Monteforte d'Alpone da Gruppo Sportivo Valdalpone-De Megni. Ad aprire la marcia, realizzata in collaborazione con Strada del vino Soave e Consorzio Tutela vini Soave, sarà infatti uno spettacolo teatrale itinerante che piacerà molto anche ai bambini, sempre attratti da racconti fra mistero e leggende, condotto dagli attori della Confraternita della Buona Morte, che faranno scoprire in modo originale ai partecipanti alcuni dei luoghi più caratteristici di Monteforte d'Alpone, il paese del Soave Classico a più alta densità viticola del Veneto. Tra un passo e l'altro, si scoprono i sapori e la cultura del

Domenica 19 gennaio alle ore 18.00, il Teatro Santa Teresa di Verona accoglie la prima de "L'isola di Alex", spettacolo liberamente tratta dal romanzo per ragazzi "L'isola in via degli Uccelli" di Uri Orlev, scrittore israeliano contemporaneo.
La rappresentazione, particolarmente adatta a bambini e ragazzi in età scolare, si propone come pensiero poetico e ricordo del dramma dell'Olocausto secondo una nuova lettura che fa della fantasia la chiave per un lieto fine.
Alfonso De Filippis, attore e regista, condurrà il pubblico in un percorso evocativo fatto di emozioni e di speranza, accompagnato dagli interventi musicali e vocali di Fabio Basile e Claudia Bidoli.
Sul palcoscenico, ad animare la narrazione, interverranno le scenografie e i burattini creati e manovrati da Maurizio Gioco.
L'evento, ideato dall'Associazione culturale Piccolo Universale in collaborazione con l'Associazione Italia Israele, è patrocinato dal Comune di Verona ed inserito nel calendario istituzionale delle manifestazioni legate alla "Giornata della Memoria".
Sinossi:
Rimasto drammaticamente solo, Alex, un bambino ebreo di undici anni, si nasconde tra le macerie di un palazzo bombardato nel ghetto di Varsavia. La sua unica compagnia è un topolino bianco che lui chiama Neve e che immagina sia come il Venerdì di Robinson Crusoe. Prima di essere catturato il padre gli ha promesso che sarebbe tornato a riprenderlo. E

Un testo di grande spessore etico, sferzante nella sua semplicità, capace di indagare a fondo tutte le contraddizioni della natura umana, specie quando posta di fronte alle prove più difficili, che non concedono compromessi. Lo porta in scena Luca Zingaretti, nella doppia veste di attore e regista: ma le due ore di spettacolo approdate questa settimana al Teatro Nuovo di Verona, stridono un poco di fronte alla grande altezza della loro sceneggiatura.
Il testo, intitolato originalmente Taking Sides, fu firmato nel 1995 da Ronald Harwood, scrittore ebreo nato in Sudafrica e con passaporto inglese. Come il titolo suggerisce, la questione qui posta in discussione è la necessità (o il problema) di “schierarsi”, di “prendere parte” di fronte ai problemi etici più incalzanti. Ma la traduzione dall’inglese di Masolino d’Amico, per quanto efficace ed equilibrata, scopre forse fin troppo le carte, scegliendo un titolo, La torre d’avorio, che rivela da subito il cardine attorno a cui ruotano le sue argomentazioni.
Siamo a Berlino, subito dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, durante i processi ai sostenitori del regime nazista. Sullo sfondo degli orrori di Norimberga, si distingue il caso di Wilhem Furtwangler, il più grande direttore d’orchestra tedesco, sottoposto a un’indagine preliminare per valutarne l’affinità al regime. Furtwangler (personaggio realmente esistito,

Autore, opera e regia
Fu il regista Mike Nichols a convincere Neil Simon (1927) a finire la commedia I ragazzi irresistibili. Simon - come egli stesso confessa nel libro Questa volta è la mia vita - ne aveva redatte varie stesure con personaggi dalle sfumature diverse.
La terza versione, che aveva come protagonisti due attori comici, Willie e Al, che per anni avevano condiviso il palcoscenico, fu quella buona, quella che conquistò Nichols.
Sulla scia dell’entusiasmo e del “via libera” datogli dall’amico regista, Simon vinse le sue personali resistenze e si mise alacremente al lavoro per ultimare la commedia. Nichols aveva visto giusto: al debutto, nel dicembre del 1973, l’opera ottiene grandissimo successo tanto da approdare, due anni dopo, al cinema. Il film (che conserva il titolo originale The Sunshine Boys) è diretto da Herbert Ross e ha come protagonisti Walter Matthau e George Burns.
Vent’anni più tardi, nel 1995, I ragazzi irresistibili viene ripreso per la tivù con altri due grandi interpreti: Woody Allen e Peter Falk. La commedia appartiene al periodo in cui la critica americana iniziava a considerare Simon non solo “il