Fotografia_Europea_2015

15 maggio – 26 luglio 2015 / sedi varie.

Il tema scelto per l'edizione 2015 è "Effetto Terra". Per vivere intensamente "Fotografia Europea" il consiglio è di partecipare alle giornate inaugurali (ma questo suggerimento può servire per le prossime edizioni!). Comunque è sempre interessante e piacevole una visita alla manifestazione che chiude il 26 luglio. Le varie sedi sono ben segnalate e il fine settimana gli orari di apertura serali vengono prolungati. Le mostre

organizzate per questa edizione che si sovrappone all'Expo si interrogano sul rapporto delle tematiche EXPO con la fotografia non solo rispetto alla sua funzione di rappresentazione e di documento, quanto anche con l'ambizione dell'originalità, del rinnovamento, della peculiarità. I mezzi, i modi, le iconografie sono cambiate enormemente negli ultimi decenni e con essi gli immaginari e le riflessioni. La velocità, la connessione, la "liquidità" fanno sempre più da contrappunto ai ritmi, alle relazioni, alla solidità che la terra comunica.

Un primo aspetto riguarda la rappresentazione del pianeta. Quale nuova geografia ci può consegnare oggi la fotografia? Esiste ancora una contrapposizione tra natura e artificio? Tra memoria e novità, tra tradizione e futuro? Luoghi nuovi, nuovi modi di rappresentare, nuovi immaginari e nuove manipolazioni dell'immagine aprono non solo verso inedite prospettive ma anche ad una diversa considerazione del passato.

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pilastro_2015

Inaugurazione Venerdì 26 giugno 2015 ore 21,30

Festa inaugurativa della quattordicesima edizione della mostra d'arte contemporanea alla Ca' Ottolina.
Quest' anno più di 25 artisti sono stati selezionati da diverse parti del mondo. Ci saranno grandi sorprese e novità nel buio della notte di inizio estate!



Il manifesto col tema di quest anno "Ultima Edizione" è opera di Vittoria Fontana!

ArtFarm è l'occasione per un contatto con la natura una casa di campagna che ha origini seicentesche e che i proprietari con senso estetico e creatività stanno portando a nuova vita.

Le opere in mostra sono collocate in alcuni ambienti della villa e nei vari fabbricati (l'ex-stalla, gli essiccatoi del tabacco, le rimesse per gli attrezzi). Altri interventi sono sparsi negli spazi all'aperto (giardino, aia, porticati) e combinano i più disparati linguaggi del contemporaneo: ci sono infatti installazioni, fotografie, sculture, progetti, video..

Via Cà Ottolina 1
Bonavigo Verona
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Palazzo_Pompei
"Nutrimentum. L'arte alimenta l'uomo" è il titolo di un progetto che vede convolte tre sedi museali veronesi (dal 5 giugno al 30 agosto 2015) in una mostra che coniuga arte e scienza per raccontare il futuro alimentare del pianeta, inaugurata venerdì 5 giugno 2015 con un convegno scientifico tenutosi al Museo di Storia Naturale di Verona al quale hanno partecipato gli scienziati Milena Bertacchini, Gabriele Canali, Flavia Clemente, Vittorio Dell'Orto, Francesco Foroni, Giulia Morra, Piero Augusto Nasuelli e Cesare Zanasi.
 
Gli artisti in mostra sono:
Nicola Biondani, Julia Krahn e Stefano Olivieri al Museo di Castelvecchio,
Arcangelo Ciaurro, Maria Teresa Gonzalez Ramirez al Museo di Storia Naturale,
Michelangelo Penso alla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti
 
 
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Francesco_2

sabato 6 giugno 2015, ore 18.30  Galleria La Giarina

Omaggio a Francesco Conz  - Performance Concerto

su azioni e partiture di George Maciunas, George Brecht, Philip Corner, Yoko Ono,
Mieko Shiomi, Giuseppe Chiari, Ken Friedman,
Ben Vautier, Alison Knowlesed altri artisti Fluxu rivedute, adattate e performate da Mauro Dal Fior

per toy pianos, palloncini, giornali, acqua, palloncini, ventilatore, pubblico, flauto, chitarra preparata, coriandoli, monete eccetera
Poesia Sonora di Mauro Dal Fior per Pallamondo omaggio a Francesco Conz: World Music CONZert

La serata, introdotta da Patrizio Peterlini, direttore della Fondazione Bonotto, è un omaggio a Francesco Conz (Cittadella, 1935 - Verona, 2010), fondamentale figura di editore e collezionista di quella che è ritenuta l’ultima Avanguardia del Novecento. Il suo Archivio a Verona è stato un punto di riferimento per tutti gli appassionati e studiosi di neoavanguardie. In oltre trent'anni di attività ha ospitato i più importanti artisti internazionali come Joseph Beuys, Hermann Nitsch, Allan Kaprow, Daniel Spoerri, Lawrence Ferlinghetti. Ha lasciato un grande patrimonio di documenti, opere, fotografie, libri, alcuni ancora da pubblicare come il poderoso "La Livre. An Homage to Ezra Pound", progetto che ha coinvolto dal 1987 più di sessanta artisti delle avanguardie poetiche internazional

La galleria La Giarina che, a partire dal 1991 con la prima mostra "Fluxartisti" fino all’ultimo evento in ordine di tempo del

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Paolo_Vigevani_Scavi_Scaligeri_Veronafino al 10 maggio 2015, ingresso libero, tutte le domeniche alle ore 11, visita guidata gratuita.

In mostra una selezione di 134 fotografie realizzate dall'artista a partire dalla fine degli anni '60 fino ad oggi, dagli scatti in bianco e nero a quelli a colori, dall'uso sapiente dell'analogico alla scoperta del digitale, la mostra presenta le diverse anime di Paolo Vigevani. Questo artista, pur rimanendo fedele a se stesso, ha saputo stare al passo con le innovazioni tecniche e tecnologiche del mezzo fotografico, studiandone e sfruttandone con curiosità le più ampie possibilità espressive. Italo Zannier lo ha definito un «fotoamatore» che con rigore e inventiva «individua nel caos del paesaggio reale, di volta in volta, un elemento significativo [...] per coglierne l'essenza figurativa». Geometrie, riflessi, linee, forti contrasti e delicati equilibri compongono il linguaggio artistico di Vigevani, che si sviluppa su diverse direttrici, concettuali prima che cronologiche.
"Quando l'occhio diventa una spia: Paolo Vigevani dal bianco-nero al colore" è il titolo della mostra, a cura di Italo Zannier, dove domina il gioco dei riflessi, del doppio, di vetri e specchi, anche d'acqua, dove anche nel paesaggio dominano linee, geometrie, contrasti e campi di puro colore; gli scatti che immortalano murales usurati, manifesti strappati e muri scrostati, testimoni dell'inesorabile passare del tempo ma anche della
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Ai_Weiwei_Palazzo_Te_Mantova
dal 7 marzo al 6 giugno 2015, Palazzo Te a Mantova
Ai Weiwei ha scelto l'Italia e la meravigliosa cornice di Palazzo Te a Mantova per stupire ancora una volta il pubblico internazionale con la sua arte visionaria, spiazzante, carica di rabbia e impegno civile. La mostra dal titolo "Il giardino incantato" è un viaggio attraverso 46 opere inedite del più noto artista cinese contemporaneo composte appositamente per questa occasione.
Un'esposizione in bilico tra libertà d'espressione e diritti umani, genio ed eccesso, tradizione e modernità, che si confronta con il Rinascimento italiano in uno dei suoi monumenti simbolo, Palazzo Te.
La mostra, ideata da Origini, (di EBLand Srl, Presidente Paolo Mozzo), organizzata in collaborazione con il Comune di Mantova, è curata da Sandro Orlandi Stagl e Mian Bu, con il supporto di Being 3 Gallery di Pechino. In esposizione anche le creazioni dei due artisti che da anni collaborano con Ai Weiwei in diversi progetti, Meng Huang e Li Zhanyang, che per l'occasione ha realizzato una installazione in cui Ai Wei Wei è protagonista con la scultura di se stesso, oltre ad altre cinque sculture che troveranno collocazione nelle varie stanze di Palazzo Te.

 

Note biografiche
Ai Weiwei, 57 anni, cinese, è il figlio del poeta Ai Qing. Si è diplomato
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Subodh_Gupta_Dada_2014_Expo_Milano_2015

 

10 aprile – 1° novembre 2015, Padiglione Arts & Foods, spazi interni ed esterni della Triennale

Una raccolta e un viaggio nel tempo che rifletterà creativamente il tema dell'Esposizione Universale di Milano, "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", attraverso centinaia e centinaia di opere, oggetti e documenti provenienti da musei, istituzioni pubbliche e private, collezionisti e artisti da tutto il mondo.

Il progetto espositivo "Arts & Foods", a cura di Germano Celant, metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che farà ricorso a differenti media così da offrire un attraversamento temporale, dallo storico al contemporaneo, di tutti i livelli di espressività, creatività e comunicazione espressi in tutte le aree culturali.

Nei quasi 7.000 metri quadrati tra edificio e giardino della Triennale con una prospettiva stratificata e plurisensoriale  e con l'allestimento  dello Studio Italo Rota, "Arts & Foods" cercherà di documentare gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita e al picnic, dalle articolazioni pubbliche

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Arte_e_vino

dal 11 aprile e prorogata fino al 13 settembre 2015, Palazzo della Gran Guardia

La mostra "Arte e Vino", promossa dalla Città di Verona e da VeronaFiere con il Museo Statale Ermitage e prodotta insieme a Villaggio Globale International (società partner in Italia del Museo Statale Ermitage), farà da filo conduttore tra il Vinitaly (22 – 25 marzo 2015) e il padiglione targato Vinitaly dedicato al vino e all'olio, con il quale VeronaFiere si presenterà all'Expo di Milano (1 maggio – 31 ottobre 2015). "Arte e Vino nei secoli" per potenziare e sviluppare la promozione di una eccellenza del made in Italy: il vino diventato ambasciatore di territori e di valori italiani nel mondo.

A cura di Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, in esposizione opere di artisti che, nei secoli, si sono confrontati con il vino, le sue realtà e le sue simbologie: dal Rinascimento al Settecento, dall'Ottocento fino alle opere moderne del XX secolo.

Opere di artisti italiani e di artisti stranieri che hanno avuto uno stretto rapporto con l'Italia, per affinità culturale o per avervi soggiornato. Qualche nome? Giovanni Bellini, Arcimboldo, Luca Giordano, Caravaggio, Guido Reni, Annibale Carracci, ma anche Lucas Cranach, Peter Paul Rubens, Ribera, Nicolas Poussin, Jacob Jordaens... Fino a Boccioni, Depero, Guttuso.

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Renzo_Marinelli_Incorniciarte

7 marzo - 4 aprile 2015

Già i primi disegni del giovanissimo Renzo Marinelli (1922-2003) testimoniano quello che sarà il motivo della sua futura ricerca artistica, che abbina una tensione etica con una estetica, una necessità di discorso linguistico con una di discorso sociale.

E seppure, per forza di cose, il lavoro di Marinelli possa risentire di un'atmosfera fondamentalmente provinciale, i suoi quadri dei primi anni '50 sono perfettamente in linea con quanto si va sviluppando a livello nazionale, ossia con quella rappresentazione del reale che distorce picassianamente la natura delle cose rappresentate. Sono gli anni leggendari e irripetibili della galleria Ferrari e dei suoi straordinari protagonisti: Arduini, Chiecchi, Degani, Girardello, Martinelli, Meloni, Olivieri, Rampinelli, Veneri, ecc. E proprio nei primi anni '60 troviamo un Marinelli che pare portare avanti a modo suo un discorso tutto interno all'Informale (tra Afro, Birolli e Vedova): una pittura, la sua, scaldata da uno sguardo che letteralmente s'immerge nel paesaggio fino a perderne ogni identificazione, ogni riconoscibilità e a portare la materia stessa a farsi paesaggio, visione.

Ma c'è anche un Marinelli che lentamente rende la pittura un fatto plastico, tangibile: una reale costruzione ottenuta con intarsi lignei precisi, indicativi, a volte ironici. E' come se l'artista, dopo aver osservato il fondo (l'intimità) del paesaggio, volesse "mettere

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mostra personale di Luisa Raffaelli  Inaugurazione sabato 28 marzo, ore 18-21 Galleria La Giarina di Verona
a cura di  Michele Bramante
dal 28 marzo 2015 al 20 giugno 2015

Il 28 marzo si inaugura la mostra personale di Luisa Raffaelli  presso la Galleria La Giarina di Verona che presenta fotografie, video e installazioni dell’artista impegnata in una ricerca al confine tra arte e antropologia.

Disobbedendo alle linee guida del pensiero contemporaneo, che, in fondo, impone di non sognare troppo, Luisa Raffaelli gioca, al contrario, con le proprie utopie. L'interesse specifico del suo immaginario è centrato sulle condizioni ambientali e abitative, nonché sul loro governo attraverso razionalità e costruzione che codificano il rapporto tra spirito e natura, tra l'uomo e il proprio ambiente e, ancora, tra soggetto e soggetto.

Nelle zone periferiche, campo nevralgico degli esperimenti di Raffaelli, le possibilità si moltiplicano, la lontananza dal controllo centrale diminuisce il grado di sicurezza, ma gli eventi diventano più imprevedibili e fecondi.

A partire da cellule abitative che innescano il momento genetico della struttura, Raffaelli sviluppa un composito tessuto extraurbano che integra nella sua evoluzione tutto il materiale utile alla sopravvivenza, allo scopo di soddisfare i bisogni elementari di una cittadinanza ibrida.

La lucida utopia urbanistica di Luisa Raffaelli si misura, così, con la necessità di equilibrare le tensioni

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Eugenio_Tibaldi_Red_Verona
Inaugura sabato 21 febbraio 2015, alle ore 11.30 presso Studio la Città: Red Verona, mostra di Eugenio Tibaldi a cura di Adele Cappelli.
Per la prima volta a Verona l'artista torinese, napoletano d'adozione, espone opere progettate e realizzate appositamente per gli spazi di Lungadige Galtarossa, con forti richiami al territorio veronese e alle sue contraddizioni.
Di grande impatto e ricchi di suggestioni, i temi presi in esame dall'artista toccheranno aspetti sia sociali che economico-politici, trasformando Verona in una scenografia inconsapevole nel teatro di conflitti interni dell'animo umano.
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Le opere in galleria si offrono come la struttura di un intenso e sfaccettato racconto. L'artista traccia una linea sulla quale pone, attraverso il suo sguardo, conflitti mentali e politici legati alle trasformazioni in corso. Sollecitazioni individuali e sociali causate da eventi recenti con un occhio alla storia del passato. Narrazioni letterarie, fantastiche capaci di dissolvere il rigore del vero e del falso per diventare feticci talmente reali da essere ricordati, celebrati, condivisi al pari di fatti accaduti. La linea di Eugenio Tibaldi segna, incrociando fatti e storia della città di Verona con altre realtà, confini geografici che s'incontrano e scontrano con i confini dell'esistenza.
Ecco allora, tra le opere esposte, l'orizzonte urbano di Verona Landscape, imponente lavoro nel suo sviluppo lineare oltre 30
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