"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.
... per organizzare una mostra/eventi culturali e artistici in occasione di EXPO 2015: forse lecita, certo inopportuna.
Il lancio mediatico di questa notizia è stato dato dalla lettera aperta di Demetrio Paparoni pubblicata su Artribune. A questo punto impossibile ignorare il caso e sono seguite altre pubblicazioni della stessa lettera, articoli e interviste sulle principali testate italiane (da La Repubblica, a Il Fatto Quotidiano, a Il Giornale ..). Ma Artribune è la testata di riferimento del caso che ha espresso le analisi più tecniche e appassionate. Naturalmente nonostante i 940 like raggiunti dalla lettera aperta di Paparoni, a neanche un mese dalla pubblicazione, si sussurra che, tutto sommato, siano stati abbastanza pochi i commenti degli operatori del mondo dell'arte ( tra i quali vorrei sottolineare quello del giovane Daniele Capra).
La prima volta che mi è capitato di leggere qualcosa su Adrian Cheng (rampollo di una delle famiglie più ricche di Hong Kong e della Cina) fu un'intervista in cui affermava che aveva fatto studi di arte e filosofia perchè in seguito non ne avrebbe avuto il tempo. Nella stessa intervista aggiungeva che quando si sarebbe occupato delle aziende di famiglia sicuramente sarebbe stato affiancato da validissimi tutor.
Nella sezione video, incontri culturali, potete seguire tutti gli interventi dei relatori al primo TEDxverona che si è tenuto domenica 23 febbraio 2014 al quale ho assistito. Chi ha materialmente prodotto questi video non deve aver fatto molta fatica. Gli interventi sono stati così, senza ripetizioni o incertezza durante l'esposizione. I relatori sono stati brillanti, chiari e concisi, come il format TED richiede e come il pubblico, pagante, ha apprezzato. Difficile, anche solo mentalmente fare anche una graduatoria. Così diverse le esperienze di vita che, su invito, i vari relatori hanno esposto: si va dal medico al ricercatore, dall'imprenditore al musicista. La prima edizione ha proposto figure, a mio parere, interessanti e legate al territorio. Riusciranno i nostri eroi del Team TEDxVerona a replicare il successo?
Giovedì 9 ottobre 2014 | ore 11 Veronafiere ha organizzato nella Galleria dei Signori (tra i pad. 11 e 12 dove dal 9 al 13 ottobre si teneva la 10° edizione di ArtVerona, la fiera dell’arte di Verona) un appuntamento tra istituzioni, imprenditori e operatori - nato dalla collaborazione con Arte e Imprese de Il Giornale dell’Arte - per fare il punto sulle possibili sinergie tra mondo dell’arte e della cultura e delle imprese, convinti, dati alla mano, che questa sia la strada vincente per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese.
Ho visitato la mostra alla Palazzina dei Giardini di Modena del fotografo Robert Pettena dal titolo Noble Explosion (6 dicembre 2014 – 1 marzo 2015). Entri nello spazio espositivo e da subito sei colpito da fotografie tecnicamente impeccabili. Hai netta però la sensazione di essere circondato da un'atmosfera particolare che oscilla tra natura e archeologia industriale. Hai la sensazione di dover trovare il percorso, la via di lettura, l'anima di questa esposizione.
52 quadri sono i soggetti dell'ultimo libro di Melania Mazzucco: un museo immaginario e personalissimo della scrittrice romana. 52 dipinti selezionati (tavole, quadri, affreschi, tecniche miste): le opere di "artisti con i quali - scrive l'autrice - vale la pena trascorrere del tempo".
La prima volta che apparve una sua scultura fu nel marzo del 2011 in una libreria di Edimburgo. Nessuno si accorse di chi depositò su un tavolo la piccola scultura. Un bonsai cresciuto su un libro, con una dedica e tutto rigorosamente fatto di carta di vecchi libri ritagliata e incollata.
Perchè in "Aspettando Vinitaly" abbiamo dato rilievo alla comunicazione relativa al Padiglione della Regione Piemonte e al vincitore del concorso, il giovane Guglielmo Castelli? Perchè, tra tutte le segnalazioni che abbiamo ricevuto relative al Vinitaly 2015, in questo caso tutto sembra fatto con professionalità. Tutto il percorso del progetto è impeccabile, come impeccabile è la comunicazione.
Due mostre d'arte appena aperte (una a Milano e una a Verona) invitano ad una considerazione che poi non è altro che una conferma. Mi riferisco alla mostra di Milano "Arte & Food"(che riflette creativamente il tema dell'EXPO: "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita") e ad "Arte e Vino", aperta a Verona per potenziare e sviluppare la promozione di una eccellenza del made in Italy: il vino, appunto, diventato ambasciatore di terre e di valori italiani nel mondo.
Ricordo una cena in uno dei più noti ristoranti veronesi. Circa 10 anni fa. Verso la fine, il "patron" del locale richiama l'attenzione. Vengono abbassate le luci e viene allestito un tavolo-altare in un angolo della sala. Tre, quattro persone (tra chef e camerieri) iniziano ad armeggiare. Ci annunciano che avrebbero servito un gelato a base di vino (se non ricordo male un passito). Lo avrebbero preparato in qualche minuto, raffreddando gli ingredienti con l'azoto liquido.