- dal
2 giugno al 15 ottobre nei cortili del Castello Scaligero:
sculture africana in cemento armato dipinto dell’ artista nigeriano Akpan
- dal 2 giugno al 31 luglio presso la
Sala Labia del Castello Scaligero:
mostra di pittura dell’ artista
Dino Innocente “lacrime immobili sul volto degli eroi”
- dal 26 maggio
al 15 ottobre presso la Casermetta del Castello Scaligero:
mostra di scultura e fotografia su
Goethe “Casa di Goethe”
- dal 30 giugno al
15 agosto presso la Chiesa di San Rocco:
mostra personale del pittore
Campanelli Pino
- dal 18 agosto al 30 settembre presso la Chiesa di San Rocco:
mostra fotografica di Amendola
Aurelio
- dal 4 agosto al 20 ottobre presso la Sala Labia del Castello Scaligero:
mostra fotografica temporanea di
Bonacini Luciano. L'artista è presente in permanenza nello spazio di via
Bottura
16-21 agosto 2007 Albaredo d’Adige
Nato a Castelnuovo del Garda il
9 giugno 1950, Giuseppe Carli vive a Monzambano (Mn) dove pratica l’arte dell’incisione. Allievo di Anna Ziliotto, ha
conseguito importanti premi e riconoscimenti che contribuiscono a
tenere alta la bandiera della grafica veronese. Per anni ha messo la
propria maestria al servizio dei grandi della grafica, da Greco a
Theimer ad Alechinsky, nonché di enti pubblici e imprenditori
che si sono rivolti a lui per motivi professionali. Carli è stato anche
direttore artistico della S.A.R.I Gallery di Peschiera, autentico
laboratorio creativo dove si realizzano opere firmate da artisti di
calibro internazionale.
L’artista con questa mostra ci invita a
compiere un viaggio nelle radici della storia dell’uomo che ha
iniziato a raccontarsi incidendo i propri pensieri sulla roccia
delle caverne e che inizia a possedere i suoi pensieri, le sue
immagini, quando bambino traccia di colore un foglio di carta. Nelle sue incisioni si riconoscono
spazi più o meno noti, paesaggi vicini e momenti di
ieri. Immagini rubate qua e là dai paesi e paesaggi della pianura
veronese e mantovana, ma anche momenti della mente, atmosfere, interpretazioni rese nei
tratti robusti e leggeri di queste incisioni.
Come lo spartito traduce note e pause della melodia della musica, così l’incisione scioglie la visione della realtà
inaugurazione 20 luglio 2007 ore 17,00
Artisti giapponesi contemporanei presentano le loro "visioni" legate al passato, al presente e alle tradizioni artistiche giapponesi. In mostra circa 500 opere tra "calligrafie" e "nihonga", olii e ceramiche... Tra gli artisti italiani ospiti: Pier Toffoletti (vedi foto).
Dopo
aver a lungo esposto in Svizzera e in Germania stabilendo un rapporto
privilegiato con la Galerie Carzaniga di Basilea, Gianriccardo Piccoli torna a
esporre in Italia in una mostra personale alla Galleria dello Scudo a Verona,
riunendo una selezione di venti dipinti eseguiti tra il 2001 e il 2007.
Segnalato sin dagli anni ’60 come esponente della cosiddetta “figurazione
esistenziale” e interprete di un
linguaggio che traeva i suoi modelli dalla tradizione pittorica lombarda e da
Ennio Morlotti in particolare, Piccoli ha proseguito lungo un percorso scandito
da prestigiosi riconoscimenti, come il premio Feltrinelli nel 1984, e da
importanti appuntamenti espositivi: si ricordino la partecipazione alla Biennale
di Venezia nel 1986, nella sezione Aperto
86, e le rassegne allestite in sedi pubbliche (tra cui le antologiche
a Wiesbaden al Brunnenkolonnaden am Kurhaus nel 1988 e a Monza al Serrone di
Villa Reale nel 1990).
Adieu
I
del 2001 e Letto di Vincent del
2003 sono ora scelti a introdurre una serie di opere accomunate da un’insolita
leggerezza. I titoli ribadiscono “questa dimensione a mezzo fra nostalgia e
ansia, fra sogno e ricordo, fra allarme e sperdutezza della ragione: Secretum, Solitudo, Favola, Butterfly” (F. D’Amico)
Inaugurazione martedì 10 luglio, ore 18
fino al 10 settembre 2007
“Ascoltare gli sguardi” fotografie di Antonella Paternò Rana
Raccontano di bambini, uomini e donne che vivono in una terra del nord est brasiliano colpita dalla povertà, le immagini di Antonella Paternò Rana presentate nella mostra “Ascoltare gli sguardi”.
Quixadà, che si trova nel Cearà, in pieno sertão, la savana brasiliana dove l’acqua si vede di rado e tantissima gente muore di fame, come tutti quei luoghi che ci parlano di povertà, paura, dolore, incide tracce indelebili in chi la vive con cuore aperto.
Antonella Paternò Rana era a Quixadà l’ aprile scorso e di quella terra, seguita da quasi vent’anni dal Vescovo emerito Don Adelio Tomasin, ha colto i diversi volti. Dalla bellezza naturalistica di un paesaggio unico in tutto il Brasile, caratterizzato da una natura selvaggia e da monoliti che sembrano caduti dal cielo, agli occhi, gli sguardi della gente che silenziosamente anela a una parola, un sorriso, una speranza.
La passione per la fotografia, che nutre da tanti anni, ha indotto Antonella Paternò Rana a scattare centinaia di immagini con una Olympus OM2 degli anni ’70 e una Pentax semiautomatica del ’90.
Rigorosamente in bianco e nero, queste fotografie sono state stampate a mano su
La serata inaugurale del 7 Luglio verrà aperta con il concerto della giovane e ormai affermata cantante veronese Veronica Marchi.
nella foto un particolare dello spazio espositivo giovani ARTsenale
foto Antonella Anti studio click
Dal 7 al 15 luglio appuntamento d'Arte e Volontariato nel magico scenario dell’Arsenale di Verona.
Un gruppo di giovani si prepara all'assalto tentacolare contro la quotidiana indifferenza, in favore delle comunità indigene dell’Ecuador e del progetto di aiuto di Padre Pio Baschirotto.
L’Associazione Onlus Amici di Pio appoggia già da tempo la causa di Don Pio Baschirotto in Ecuador attraverso la raccolta di fondi e aiuti attivi. In pochi anni, con coraggio e tenacia, è riuscita a risollevare le sorti di numerosi indigeni ecuadoriani, ottenendo finanziamenti da enti e fondazioni prestigiose quali la Provincia di Verona, la Fondazione Cariverona e la Fondazione San Zeno.
“...Ma è solo l’inizio!”, raccontano i giovani dell’associazione. Oggi l’energia di questi ragazzi in fermento è pronta ad esplorare i metodi più alternativi per sensibilizzare e rendere partecipe alla causa umanitaria la cittadinanza veronese.
Come di consueto, attorno all’arte e alla cultura possono svilupparsi attività legate al volontariato, ma in questo caso si è cercato di fare qualcosa di veramente inedito. E proprio partendo da questo presupposto nasce ARTsenale: un evento fuori dall’ordinario,