Due mostre di Fondazione Aida dedicate al grande artista.

Dal 19 giugno fino al 20 settembre a New York Fondazione Aida e Titivillus Mostre Editoria, l’Istituto Italiano di Cultura di New York e la New York Public Library for Performing Arts del Lincoln Center, allestiranno due mostre dedicate al grande regista, scenografo, scrittore e illustratore veronese Beni Montresor. L’evento ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Ministero per gli Italiani nel Mondo, del NIAF (National Italian American Foundation) e il prezioso sostegno della Regione del Veneto.

Le due mostre intitolate “Dal colore alla luce” (presso il Lincoln Center) e “Casa di fiori, casa di stelle” (presso la Galleria dell’Istituto Italiano di Cultura di New York) vogliono rendere omaggio al grande Maestro veronese recentemente scomparso, che ha lavorato molto in Italia e all’estero. La sua carriera si svolge inizialmente tra cinema e teatro, realizzando circa 50 spettacoli tra opere liriche, balletti e films, affiancando grandi registi, tra i quali Federico Fellini. Negli Stati Uniti scopre anche la vocazione di illustratore e autore di libri per ragazzi: più di una ventina sono i libri da lui realizzati.

L’immenso patrimonio librario e documentaristico di Beni Montresor è stato affidato a Fondazione Aida che ha creato una Biblioteca Teatrale, a lui

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60 artisti nominano i vincitori del primo Celeste Art Prize UK. 15.000 £ di premi assegnati.

Durante la mostra presso la Old Truman Brewery, Brick Lane, i 60 finalisti hanno votato per le opere che secondo loro mostravano la massima espressione contemporanea. Le 60 opere finaliste sono state selezionate dal Curatorial Programme del Goldsmiths College, University of London, su 1.120 opere presentate. La novità di questo concorso consiste nel fatto che gli artisti finalisti hanno l’opportunità di decidere i vincitori. Più di 2.000 visitatori sono intervenuti alla mostra.

Il Celeste Art Prize 2007 sarà presentato a settembre 2006. Si potranno candidare tutti gli artisti UK e stranieri che lavorano in UK. Se volete ricevere informazioni contattateci su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vincitori:

Professional Artist: Natasha Kiddù
Overflow, 2006
Site specific painting machine
200 x 200cm

Student Artist: Shaan Syed
Halls (Rockstar) 2005
Oil on canvas
152 x 183cm

Presto sarà inserito su www.celesteartprize.co.uk l’introduzione al catalogo redatta dai membri del Curatorial Programme della Goldsmiths College, University of London. Se volete contribuire alla discussione iniziata dai curatori inviate le vostre email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le foto delle 60 opere finaliste, le 170 opere selezionate nella categoria artista e le 70 opere selezionate dalle nella categoria Studente, sono state pubblicate nel catalogo che accompagna la mostra londinese. Il catalogo di 200 pagine riporta un

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Più trasparenti i progetti sulla città grazie all’Urban Center   Verona ha il suo Urban Center.

Inaugurata stamane in Sala Birolli all’ex Macello, dal Sindaco Paolo Zanotto, dall’assessore all’Urbanistica, Roberto Uboldi e dal consigliere, Giulio Segato l’esposizione permanente delle trasformazioni e dei progetti sulla Verona del futuro.

Obiettivo dell’Urban Center: informare i cittadini e rendere più trasparenti i processi di pianificazione e sviluppo del territorio grazie ad una comunicazione semplice, immediata e alla portata di tutti. «Anche Verona come altre grandi città da oggi ha un Urban Center. Uno spazio necessario – spiega il Sindaco – per presentare e far comprendere oggi ai veronesi le trasformazioni che riguardano o riguarderanno la città in futuro e i progetti sui quali si sta discutendo, non sempre comprensibili ai non addetti ai lavori.  Una mostra alla portata di tutti grazie ad una comunicazione visiva, semplice, chiara e immediata». «Una parte della mostra “Verona Presente Futura. Le scelte della trasformazione”, cuore permanente dell’Urban Center – aggiunge Roberto Uboldi – è stabile, un’altra parte invece muterà, attraverso il susseguirsi di varie manifestazioni, a seconda delle proposte che perverranno in Commissione.

Inoltre, da settembre, l’esposizione sarà itinerante all’interno dei quartieri dove le trasformazioni, nel tempo, sono più evidenti». Un luogo espositivo e informativo quindi, ma anche e soprattutto un

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Collezione d’Arte Contemporanea al Byblos Art Hotel Villa Amistà.

L’arte contemporanea sta vivendo anche in Italia un momento felice. Si stanno aprendo nuovi Musei e Fondazioni, gli istituti bancari più importanti hanno in organico funzionari con il ruolo di “art advisor”.

Anche il mondo degli Hotel si sta adeguando a questo trend e nel mondo ci sono alberghi d’arte che formano una “ideale” catena: la loro caratteristica è quella di avere collocate nelle camere e negli spazi comuni numerose opere d’arte contemporanea che non solo abbelliscono l’ambiente ma in qualche modo lo rimodellano. In linea con questa tendenza ha aperto in Valpolicella (a 10 minuti dal centro di Verona) uno dei più lussuosi alberghi d’Italia: il Byblos Art Hotel Villa Amistà (della famiglia Facchini, titolare di Swinger International, il gruppo veronese che nel 2002 ha acquisito da Prada il marchio Byblos). Sul numero di Veronalive attualmente in vendita in edicola, ampio servizio sulla collezione in esposizione presso il Byblos Art Hotel. L’albergo, pensato per un jet set esclusivo, è visitabile gratuitamente previa prenotazione e con consumazione obbligatoria al bar. (Informazioni e prenotazioni: tel 39 045 68 55 555.)

Qualche collezionista e amante di arte contemporanea, abituato a spazi privati e/o museali  minimali ed asettici, ha manifestato un certo “rifiuto” di fronte all’inserimento di

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Il Durello danza coi folletti della verde Irlanda.
26 e il 27 agosto, a San Giovanni Ilarione.

Al via la prima edizione di "Alponfolk ­ Durello in Corte" per incontrare insieme Durello e tradizioni celtiche.

Musiche irlandesi e friulane accompagneranno il Lessini Durello, lo spumante di Verona, per questo fine settimana, il , nel corso della prima edizione della manifestazione "Alponfolk ­ Durello in Corte"

Saranno le fresche bollicine del Lessini Durello a ballare sulle note della musica della verde Irlanda e su quelle della tradizione friulana che all¹interno di Corte Boarie di Villa Balzi Tanara, sulle colline di San Giovanni Ilarione, troveranno la perfetta ambientazione per rievocare in maniera impeccabile momenti della tradizione celtica e popolare di un tempo.

Sarà una vetrina di sapori unici con prodotti tipici locali: dal Lessini Durello, al formaggio Monte Veronese Dop, dall¹olio extravergine d¹oliva, al miele ottenuto dai fiori della Lessinia e tante altre specialità all¹interno dei chioschi gastronomici.

Sabato 26 agosto alle 18.30 si comincia con un fresco aperitivo a base di Lessini Durello cui seguiranno le performance musicali del gruppo McNando&Scotia Shore con melodie irlandesi mentre domenica 27 agosto, sempre alla stessa ora, sarà la volta della band Braul Folc che eseguirà brani della tradizione friulana.

All¹evento, realizzato in collaborazione col Consorzio di Tutela

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A Ferrara dal 21 al 27 agosto 2006.
19a Rassegna Internazionale del Musicista di Strada.
 
Il Ferrara Buskers Festival è una rassegna non competitiva dei migliori musicisti di strada del mondo. In termini di tradizione e dimensione è il più importante festival di questo genere. Nel 2005 circa 800.000 persone, provenienti da ogni parte di Italia e con una significativa presenza di turisti stranieri, hanno affollato i 200.000 metri quadrati di splendido palcoscenico medievale e rinascimentale del centro storico cittadino.Il risultato è fantastico: Ferrara nella settimana del festival si trasforma in una città in musica, una città per suonare, che ad ogni angolo disvela inedite atmosfere, tra antiche e nuove musiche, alla scoperta di sonorità familiari o lontane.

E allora tutti a piedi o in bicicletta per seguire negli ampi spazi che circondano il Castello Estense o prospicienti la Cattedrale i trascinanti ritmi delle percussioni africane, le allegre atmosfere di una orchestrina dixieland o le pazze gag musicali di qualche gruppo inglese; inoltrandosi, invece, nelle stradine medievali ci si può far guidare dal suono di un'arpa celtica, accomodarsi sul selciato per gustare le struggenti note di un tango argentino, oppure, seguire, come i topolini del pifferaio di Hamelin, l'eco lontana di un flauto."Folla

Ogni genere di musica al Ferrara Buskers Festival ha diritto di
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