“Sei Brillanti Giornaliste Novecento” rivela momenti sorprendenti: con leggerezza riesce a passare da un tono dapprima scanzonato ad uno sguardo articolato sulle contraddizioni e sugli aspetti più in ombra della nostra Storia. L’attore fiorentino è insieme a giovani che recitano, cantano, ballano e legano la loro energia a quella dell’istrione dissacratore. Una delle loro funzioni è riempire la scena mentre il primo attore passa dalle paillettes ad una vestaglia di seta. Indispensabili almeno quanto per alcuni lo è l’amore per i tacchi a spillo, si chiamano Altavilla, De Filippis, Gamberini e Siniscalco. M’incuriosisce il rapporto tra un grande del teatro e i suoi giovani collaboratori. Vado a trovare il Maestro. Data la mia età si potrebbe considerare l’intervista come una sorta d’esperimento giudiziale, quindi lascio tutto il materiale. In fondo anche dalle note “meno concettuali” qualcosa si può dedurre.
Paolo Poli: I fiori mi hai portato?! Io odio i fiori!
Tommaso Rossi: Ma… Io…
Cretina!
Appeso c'è un cappotto dal colore vivo. Lui riconosce la mia curiosità.
I veri speziali andavano vestiti di rosso così non si vedevano le macchie di sangue.
Ah pensavo fosse narcisismo!
Lo pensi perché spesso sono solo in scena, ma in Gulliver, ad
IL TEATRO CHE SORRIDE
DIM..mi dove vai ti dirò chi sei!
SUONATA
concerto per ragazza e pianoforte
con RITA PELUSIO
Sembra uscita da un cartone animato, porta in scena il suo pianoforte e la sua carica di simpatia tenera e dissacrante, racconta il mondo partendo dalle piccole cose di tutti i giorni facendo ridere di gusto.Rita Pelusio, vincitrice nel 2006 del Premio Massimo Troisi come Miglior Attrice Comica e del Premio del Cabaret Emergente, partecipa attualmente alla trasmissione TV "Markette
" “Ho letto una frase di Roberto Piumini che mi ha colpito molto, diceva: "quanto a corpo, a parole, il suo peso nel mondo è leggero. ...ma il mondo non è più lo stesso da quando all'inizio della sua adolescenza lei ha spalancato i suoi occhi" , così ho avuto voglia di mettere in scena un personaggio molto umano, una ragazzina, un grillo con la gonna, una buona coscienza con una fantasia fervida e a volte spietata, "TERESA".
Per non lasciarla sola davanti agli spettatori incuriositi le ho dato un pianoforte con cui giocare. Lo spettacolo è nato da sé o meglio è stata "Teresa", un soldo di cacio con le trecce, a definirne gli eventi, a sottolineare gli attimi, e Luca Domenicali mi ha accompagnato,
Venerdì 3 agosto in Arena
prima dell'inizio della quinta
recita del Nabucco prevista per le ore 21 c'è stata la consegna del 23a
premio internazionale "Giovanni Zenatello" per la Lirica.
Giordano
Veronesi, presidente della Fondazione "Verona per l'Arena" ha
consegnato il duplice trofeo al celebre tenore Marcelo Alvarez e al
maestro Daniel Oren.
Alvarez si è aggiudicato il premio come
interprete che ha conseguito i maggiori consensi di pubblico e di
critica nel Festival Areniano dello scorso anno quando, per Toscadi
Puccini è stato chiamato ad interpretare il personaggio di Cavaradossi.
Un premio speciale anche al direttore d'orchestra Daniel Oren per la
sua lunga collaborazione con l'Arena.
I premi consistono in due pregiate sculture del maestro orafo Alberto Zucchetta.
Nella
serata si è festeggiato anche un'altra ricorrenza: i sessant'anni dal
debutto della "mitica" Maria Callas in Arena, avvenuto il 2 Agosto 1947
con la Gioconda di Ponchielli.
La Fondazione Arena ha pensato di
ricordare la ricorrenza donando al pubblico presente alla recita di
venerdì 3 e sabato 4 agosto una cartolina che riproduce, oltre al
manifesto del debutto, alcune fotografie di scena.