sabato 8 aprile alle ore 16.30
Si inaugura, in anteprima nazionale.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con il Musée Historique de Lausanne e l’Istituto Svizzero di Roma, che ne conserva il cospicuo fondo fotografico, presenta un’originale selezione di lavori, più di centocinquanta immagini, della fotografa losannese Germaine Martin (1892-1971), rappresentante della fotografia svizzera sviluppatasi nel corso della guerra, e tra i maggiori “creatori della modernità”. La mostra padovana si articola in quattro tematiche che riflettono i diversi tipi di approccio di questa grande fotografa svizzera.
Biglietto cumulativo con la mostra “Prima Luce. Fotografie da Edward Weston a Mario Giacomelli”:3 € (intero); 2 € (ridottto).
Si inaugura sabato 8 aprile alle ore 12.30 nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni la mostra fotografica “Calcio, Lingua Universale”.
In occasione dell’evento sportivo più famoso, la Coppa del Mondo di Calcio, l’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport, l’Istituto di Cultura Italo – Tedesco, il Goethe Institute e l’agenzia fotografica Magnum, presenta una mostra fotografica interamente dedicata al mondo del calcio. Il tema centrale della mostra è l´uomo: indipendentemente dall´età, dalle origini o dalla posizione sociale che occupa, egli cede al fascino del pallone. Il calcio unisce ed entusiasma ovunque nel mondo. Sarà possibile ammirare le foto che maestri come Cartier-Bresson, Abbas, Parr e tanti altri hanno dedicato al mondo del pallone: immagini in bianco e nero e a colori, nelle quali il calcio assume in sintesi un ruolo ben più significativo del suo primario valore di gioco: esso diventa una sorta di idioma universalmente compreso.
Ingresso libero
Si inaugura sabato 8 aprile alle ore 19.00.
Fotografie da Edward Weston a Mario Giacomelli.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta una serie di splendidi originali reperiti in giro per il mondo nel corso di molti anni e realizzati da alcuni dei più grandi maestri tra gli anni trenta e il duemila. Nucleo centrale dell’esposizione è la luce come fenomeno estetico assoluto.
Tra gli autori presenti alcuni sono entrati a pieno titolo nella storia di questo rivoluzionario mezzo di comunicazione di massa ma anche di rinnovata espressione artistica: Edward Weston, Minor White, Barbara Morgan, Luigi Veronesi, Giuseppe Cavalli, Paul Caponigro, Mario Giacomelli, Robert Doisneau, Edouard Boubat, Ralph Gibson, e molti altri.
Tra i capolavori in mostra sono da menzionare, tra gli altri, i fotogrammi di Luigi Veronesi, il famoso “Mushroom” realizzato nel 1931 da Edward Weston; una rarissima immagine di Ferruccio Leiss della fine degli anni ’40; i fotomontaggi costruttivisti di Barbara Morgan; le ricerche sulla “luce” nella Valle della Morte di Mroczynski; e la prima stampa di “Rifabbricarmi il mio mondo, i ricordi di un bambino nato nel 1925” di Mario Giacomelli.
Biglietto cumulativo con la mostra “Germaine Martin. Photographies”: 3 € (intero); 2 € (ridotto).
Si inaugura sabato 8 aprile 2006, alle ore 11.00.
Le fotografie in mostra, realizzate da alcuni dei più grandi fotografi, tra cui Elliott Erwitt, Francesco Zizola, Abbas, John Vink, Chris Steele-Perkins, Harry Gruyaert, Leonard Freed e molti altri.
La rassegna, di carattere didattico, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia e il Liceo Classico “Tito Livio”, in collaborazione con l’Associazione “Fratelli dell’uomo” (Milano), è costituita da una ventina di foto in bianco e nero di grande formato, realizzate da alcuni dei più grandi maestri del ventesimo secolo. La mostra vuole mettere in evidenza l’enorme disparità tra Nord e Sud del Mondo circa le modalità di accesso e di consumo dell’acqua e si propone di raccontare il segreto più intimo di questo elemento, la sua straordinarietà, la sua forza e la disperazione connessa alla sua mancanza.
Ingresso libero.
Chiuso dal 10 al 17 aprile per le vacanze pasquali; il 25 aprile e il 1 maggio.
Padova Aprile Fotografia torna dall’8 aprile al 4 giugno a colmare di immagini e suggestioni una sequenza di spazi storici in tutta la città.
Il tema che i curatori, Alessandra De Lucia e Enrico Gusella, hanno individuato per questa nuova edizione è quello delle “Visioni quotidiane”. Ad essere raccontata dall’obiettivo di fotografi “storici” e contemporanei è infatti la quotidianità dell’uomo, singolo e specie, alle prese con lavoro, sogni e relazioni, con lo sport e l’ambiente, un uomo che riflette sulla propria immagine o che cattura, trasforma o semplicemente indaga l’immagine del mondo che lo circonda e, qualche volta, lo sovrasta. Cinque le mostre proposte (quasi tutte “prime” nazionali) nella rassegna organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, e ospitata in sedi storiche come il Museo Civico di Piazza del Santo, il Palazzo del Monte di Pietà, il Cortile Pensile di Palazzo Moroni e un altro luogo il Sottopasso della Stua, reso consueto agli appassionati di fotografia da anni di attività espositiva.
Per ricevere maggiori informazioni
Centro Nazionale di Fotografia tel. / fax 049 8721598; tel. 049 8722531;
info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
UFFICIO STAMPA: STUDIO ESSECI
Via San Mattia, 16, 35121 PADOVA
Mantegna torna a vivere nella sua Casa mantovana. Dal 26 febbraio al 4 giugno, Andrea Mantegna sarà il protagonista di un’ampia esposizione, allestita nella sua Casa.
Documenti autografi, libri, sculture e dipinti degli anni mantegneschi sono concessi per questa mostra da musei italiani e stranieri. L’obiettivo che essa si pone è di illustrare il profilo artistico di Andrea Mantegna durante i quasi cinquant’anni della sua attività a Mantova al servizio dei Gonzaga, di far rivivere la vita della Corte, le figure dei committenti e dei letterati, assieme alla cultura nel marchesato mantovano negli anni della permanenza del Mantegna (1460-1506).
Un’importante sezione dell’ampia rassegna è riservata alla presentazione, questa volta ricorrendo a riproposizioni virtuali di straordinaria efficacia, di una serie di capolavori del Mantegna che neppure nell’anno del Centenario potranno tornare a Mantova: i Trionfi di Cesare pensati per il Palazzo di San Sebastiano a Mantova ed oggi ad Hampton Court, lo Studiolo e la Grotta di Isabella d’Este, e, proposta assolutamente inedita, la chiesa in cui era collocata la pala della Madonna della Vittoria (oggi al Louvre), unica opera del maestro esposta ai fedeli mantovani fino agli inizi dell’Ottocento. Ampio spazio sarà riservato anche alla Camera Dipinta detta degli Sposi del castello di San Giorgio che il visitatore della mostra avrà modo prima