In mostra una selezione dall’ampia raccolta di ceramiche figurate del
Museo, restaurata con il contributo della Regione del Veneto, che
prosegue idealmente quella allestita nella stessa sede dal dicembre
1998 al settembre 1999, dedicata alle “Ceramiche antiche dal VII al V
sec. a.C.”, attualmente in esposizione presso il Museo Archeologico di
Isola della Scala (dal 16 settembre all’8 dicembre 2005).
I vasi normalmente conservati nei depositi del Museo e nella maggior
parte dei casi mai visti dal pubblico, provengono da collezioni di
illustri personaggi del mondo culturale veronese del Settecento e
dell’Ottocento.
I materiali esposti sono stati prodotti in Grecia,
nella regione di Atene (l’Attica), contraddistinta da raffinatezza ed
eleganza di forme, e nella Magna Grecia (la Campania). La mostra,
curata da Margherita Bolla e allestita da Eleonora Boaro, ha prevalente
intento didattico.
La visita all´esposizione è compresa
nel biglietto d’ingresso al Museo. E’ stato predisposto un percorso
didattico (usufruibile gratuitamente da parte delle scuole del Comune
di Verona, fino ad esaurimento della disponibilità): info: 045 8000466
Sessanta opere di sessanta artisti
Si inaugura, sabato 8 aprile alle ore 18.00 alla Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa) la mostra fotografica “Frank Dituri. Lux Lunae”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta un’accurata selezione di fotografie dell’artista americano Frank Dituri (New York, 1948), che trasforma l’usuale, l’ovvio e il riconoscibile in immagini astratte. Le opere in mostra sono caratterizzate da un ricco gioco di tonalità in bianco e nero che creano un effetto estetico unico e uno stile di singolare raffinatezza.
Ingresso libero
Il turismo e l'arte secondo Bonami. Al Mart di Rovereto
Universal Experience: arte e vita. Lo sguardo del turista
11 febbraio - 14 maggio 2006
Con circa 700 milioni di persone che ogni anno viaggiano verso destinazioni internazionali, il turismo è diventata la più prospera industria del mondo: un fenomeno di massa in rapida crescita, dalle caratteristiche che suscitano curiosità e interrogativi. Universal Experience: arte e vita. Lo sguardo del turista indaga i risvolti culturali del turismo di massa attraverso le opere di trentacinque importanti artisti contemporanei internazionali. La visione d'insieme delle loro opere rivela come il turismo non soltanto stia trasformando il mondo, ma addirittura stia condizionando il nostro modo di relazionarci e di capire spazi e ambienti, sia quelli a noi familiari, che quelli "esotici" o "altri". La mostra, curata da Francesco Bonami, proviene dal Museum of Contemporary Art di Chicago, e dopo essere stata alla Hayward Gallery di Londra tra l'ottobre e il dicembre 2005, vede il Mart come ultima tappa di un tour internazionale.
Il percorso inizia con una serie di opere degli anni Sessanta del Novecento, un'epoca nella quale il turismo come industria pone le sue basi. Tra queste, il famoso Empire di Andy Warhol, un video di otto ore del 1964, che registra il calare della notte sull'omonimo grattacielo-icona di New
Mostra collettiva degli artisti della galleria BYBLOS ART GALLERY (Bruno Ceccobelli, Begona Montalben, Beatriz Millar, Ugo Nespolo, Emilio Perez, Nicola Verlato)
“Io mi sento molto più Teosofo amante di tutte le religioni e filosofie morali perenni e mondiali; il Buddismo Zen, per esempio mi ha riportato a quella memoria monastica e stoica tipica del mio carattere e della mia arte che considero meditativa e contemplativa”. Con questa frase Bruno Ceccobelli introduce la sua ultima ricerca mettendo in mostra nove sculture di vesti del Buddha di marmi diversi: rosso diaspro, travertino rosso soraja, rosso collemaldina, nero marquines, nero portoro, botticino, verde cipollino greco, giallo siena, bianco statuario.
Delle vesti senza mani, senza testa, un velo per i nove mondi che rivela e disvela, simboli e memorie di antiche radici, le vesti non respingono le umane passioni ma le ricompongono in una singola passione per la vita.
Contemporaneamente sono esposte delle pitture o meglio una serie di edicole che rappresentano una figura mitica, archetipale dell’uomo adepto in posizione meditativa pervaso da un senso di pace tipica dell’Illuminato. Pur nella differente caratterizzazione formale delle edicole, la figura del Buddha presenta sempre gli stessi elementi distintivi: la postura di asceta, le piante dei piedi rivolte verso l’alto, il viso ovale e la posizione delle mani che indicano la messa in moto della Ruota della Legge, cioè la predicazione della verità di cui è venuto a conoscenza.
In queste