Inaugurazione: venerdì 9 maggio 2008 dalle ore18.00 alle 24.00.
9 maggio - 26 luglio 2008
In mostra opere di Clayton Brothers,
Lilian Garcia, Roig
Mark Messersmith,
Grant Miller,
Jim Barsness.
Lo spirito di ricerca innovativo della Byblos Art Gallery contribuisce a creare una straordinaria sinergia tra il marchio di moda Byblos, sinonimo di contemporaneità, ed il Byblos Art Hotel Villa Amistà - allestito con opere di arte contemporanea e design - che si esplica in un impegno significativo nel campo della cultura e della creatività.
Questo luogo vuole essere centro vivo di incontri e scambi di idee tra artisti, personalità del settore pubblico, dove nasce il desiderio di capire e amare l'arte e attraverso questa sensibilità acquisita avvicinarsi al collezionismo.
16
dicembre 2007 – 20 aprile 2008
Il
pensiero e l’opera di Pietro Consagra, nato nel 1920 e scomparso
nel 2005, per la complessità dei temi affrontati, alla ricerca
di un nuovo rapporto tra l’uomo, lo spazio e la scultura, e per
l’originalità delle soluzioni prospettate, contro il
concetto di tridimensionalità da lui definita “matrice
monumentale di un linguaggio estinto”, rivestono un ruolo davvero
speciale nell’ambito della riflessione estetica della seconda metà
del ‘900.
Dopo
le grandi mostre personali all’Accademia di Brera a Milano nel
1996, al Mathildenhöhe Institut a Darmstadt l’anno dopo e alla
Biennale del Cairo nel 2001, che hanno documentato, a partire dalla
fine degli anni ’40, le “forme” molteplici di un fare arte con
sapienza e provocazione, si ritiene di estremo interesse una rassegna
dal taglio inedito che pone al centro del dibattito alcuni aspetti
peculiari di una lunga stagione creativa e intende sottolineare
quanto radicale e innovativa sia la svolta nel linguaggio dell’autore
attorno alla metà degli anni ‘60.
L’esposizione
di Verona, dal carattere strettamente scientifico, realizzata in
collaborazione con l’Archivio Pietro Consagra e aperta al pubblico
dal 16 dicembre 2007 al 30 marzo 2008 alla Galleria dello Scudo e al
Museo di Castelvecchio, dove nel 1977 fu allestita da Carlo Scarpa
l’indimenticabile mostra voluta da Giovanni Carandente e Licisco
Magagnato,
9 febbraio - 11 maggio 2008
Stampe antiche della donazione Rana ai Musei d'Arte di Verona
Si tratta di una raccolta di ventidue stampe, realizzate tra la fine del Settecento e il primo Novecento, preziosa testimonianza dell’incessante produzione artistica che la vicenda ha ispirato nei secoli.
5 - 19 aprile 2008
24 aprile - 7 maggio 2008
10 - 24 maggio 2008
μεταμόρφωση, rassegna di video arte e fotografia a cura di
Riccardo Fai e Nadia Perrotta - 3 cicli di rassegne interamente dedicate alla video arte e alla fotografia, con particolare interesse alla produzione artistica italiana giovane e sperimentale; 6 giovani artisti, di cui 3 fotografi e 3 video artisti esporranno per un periodo di 2 settimane ciascuno in mo-do parallelo, interrogandosi su un tema, filo conduttore della rassegna stessa.
Primo Ciclo: Metamorphosy. Un repentino cambiamento, la mutazione di uno stato, una progressiva evoluzione.
Sei artisti attraverso fotografia e video indagano sulle “nostre” metamorfosi: trasformazioni fisiche, biologiche, psichiche e sociali. Siamo parte di un unico sistema in continua trasformazione. Processi dettati dalla natura, dagli eventi e dal nostro stesso essere uomo-mutante mai simili a noi stessi, dalla capacità innata di adattamento, evoluzione-involuzione.
Lisa Cervi
video :“Oltre la carne”
“Carne che si plasma, traspor-tata dall’estremo percorso di perdersi e fondersi in un altro corpo ritrovando la comunione androgina primordiale; perder-si e fondersi nella morte come istante di contatto con la divina completezza” (L. C.)
Federico Bebber
“ … un disagio che è disadattamento e che sceglie artificio e natura per parla-re ... contenuti strappati alla quotidianità, snaturati, combinati, fusi in forme stra-zianti, oggetto di metamorfosi fantasti-che, protagonisti di ambientazioni oniri-che e surreali. Chi guarda
10 - 25 maggio 2008
Cartografia e territorio dal "Campion delle strade dal 1589 all'Ottocento."
25 aprile - 11 maggio 2008
Opere di Giuseppe Mantoan
27 aprile- 11 maggio 2008
L’idea della mostra di fotografia nel suggestivo spazio della Galleria “Pisanello” nasce dallo stimolo evocativo del verso di R. M. Rilke “Dov’è, per questo Interno, / un Fuori?”. Verso che funge da esergo allo spettatore e da guida letterario-esistenziale al percorso espositivo. Verso che rimanda ai sentimenti che la stessa sede suggerisce, con il suo essere al contempo un Fuori, rispetto al più interno spazio della chiesa sotterranea, e un Dentro, un Sotto, l’edificio dominante che vi si sovrappone. In altri termini, anche lo spazio “Pisanello” è evocazione e rinvio continuo alla relazione bidirezionale e dinamica Interno-Esterno.
Con queste premesse riferite al testo-guida e al connesso carattere spaziale del luogo, i materiali fotografici riguardano due sezioni distinte e fra loro collegate, nella circolarità di rimandi insiti nel verso rilkiano.
Nella prima sezione (prima sala) sono esposte le fotografie, in bianco e nero, di Giusi Naletto. Esse fungono da testimoni muti ma espressivi dell’ordinaria e sempre inafferrabile percezione dell’”essere” nel quotidiano fra angoli, scorci, anfratti e prospettive del luogo “abitato”. In sintesi, esse esprimono il vivere il proprio Interno nell’interno.
Nella seconda sezione (seconda sala) sono esposte le fotografie, senza colore e con i colori,
16ma edizione dell’ormai storico appuntamento con la scultura contemporanea di grandi dimensioni nel suggestivo scenario di Castel Pergine in Valsugana, sede che negli anni passati ha visto nomi di grande pregio quali Plessi, Somaini, Lorenzetti, Celiberti, Staccioli, Castagna, Gelmi, Abate, Zavagno ed altri.
L’esposizione di quest’anno vede protagonista l’artista italiano Santorossi che, invitato a studiare una soluzione totalizzante dai curatori Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff ha predisposto un apposito progetto comprendente installazioni inedite che creano un percorso tematico attraverso le due cinte murarie ed il cortile interno. Queste opere,a metà tra la pittura e la scultura, sono realizzate nel materiale tipico della pubblicità edilizia e stradale della quale riprendono le sembianze portando però contenuti differenti.
Il titolo della mostra – Santorossi: EgoLogo – rispecchia la tematica approfondita per l’occasione. Si tratta di una sorta di gigantesca autoanalisi, sul filo di un racconto visivo in bilico tra ironia ed esperienza, comunicazione e demistificazione, che utilizza alcuni “strumenti” propri della sociologia e della psicoanalisi riproposti tenendo conto della scala visiva contestuale, nell’intento di creare le condizioni per una reale partecipazione del pubblico attraverso un coinvolgimento dapprima fisico e conseguentemente emotivo. Lo straniamento determinato dalla riproduzione di mobili d’uso e arredi di metallo, verniciati con pigmenti clamorosamente evidenti,
Venerdì 18 aprile ore 18,30 inaugurazione
Caldo ruvido di Antonella Brescia,
In mostra batik che ritraggono un universo tutto al femminile.
Il quarto appuntamento del 2008 con l’arte e le sue più diverse espressioni della rassegna Wekend in mostra, che ogni mese nello "spazio - tempo" limitato a un fine settimana trasforma la sede del Circolo Pink in un luogo espositivo alternativo, vede in mostra i lavori della giovane artista lucana, d’origine albanese, Antonella Brescia.
Venerdì 18 aprile alle ore 18.30 si inaugura l’esposizione dal titolo Caldo ruvido con cui si propongono alcune opere che ritraggono donne da tutto il mondo, dai volti segnati dalla guerra delle madri combattenti alle amanti sensuali che si scambiano effusioni, un universo tutto al femminile in cui entrare in punta di piedi. Dall’Albania a Verona, attraverso la Basilicata e la Puglia, tracce di cera inseguono ed avvolgono i percorsi di donna della Brescia. Ruvidi e caldi come i suoni della lingua arbresh. Caldi come la cera. Ruvidi come i tessuti che se ne impregnano.
La tecnica del batik (antica arte indonesiana per la decorazione dei tessuti, in indonesiano batik significa scrivere con la cera) diventa il modo per riscrivere i percorsi personali della pittrice, che attraverso di essa definisce la propria consapevolezza politica di donna. I
Inaugurazione venerdì 2 maggio alle 18.30
mostra dell’artista veronese Enrico Tinto
Un’esposizione in cui la nuova traccia creativa del lavoro di Tinto, ovvero il fuoco, genera opere segnate da emozioni violente.
saranno esposte diverse opere scaturite dalla nuova traccia creativa della sua poliedrica attività artistica.
Questi nuovi lavori si accostano ai precedenti quadri materici, e anche l’uso del fuoco non é del tutto nuovo nel lavoro di questo artista che si dedica all’arte in modo impegnativo dal 1991.
Alla base delle opere di Tinto c’è infatti sempre stata la fiamma che accende la rabbia, la passione, l’amore, la bellezza, l‘erotismo. Ma ora la fiamma che brucia si è fatta insistente, elemento cardine della sua ricerca espressiva sempre volta a interpretare la società del nostro tempo. Centrale sia dal punto di vista tecnico che da quello narrativo.
C’è dunque la costante presenza di qualcosa che brucia in questo ciclo di lavori, dalla fiamma ossidrica che taglia e separa e crea una ferita, all’inserimento esplicito e poetico del suo pensiero tramite parti di testo o ancora all’introduzione di un sole martoriato, rappresentato da una sezione di tronco bruciato e “arrossato” dal colore.
A chi osserva queste sue opere, non può non arrivare il racconto di emozioni violente, che
18 aprile - 28 giugno 2008 ingresso libero
Continua in “Sala Birolli” la rassegna “Giovani in Arte 2008” organizzata dalla 1^ Circoscrizione Centro Storico allo scopo di favorire l’esposizione di opere di artisti emergenti.
Si alterneranno 11 artisti con il seguente calendario:
18-27 aprile Enio Lonardoni e Emiliano Mujelli
28 aprile-6 maggio Augusto Pasquetti e Giovanna Scalvini
28 maggio-6 giugno Elena Frontero e Luisa Tinazzi
7-17 giugno Giorgio Gelmetti- Michele Morando
18-28 giugno Marica Fasoli-Carlo Trevisan e Luca Zannini