Mir_ritratto

 22 giugno - 9 settembre 2012

La mostra “MIRÓ! Poesia e luce” prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró e l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona – Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna. L’esposizione propone una rassegna esaustiva dell’opera di Joan Miró, il grande artista catalano che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avanguardie europee e che, come altri gradi artisti della storia, tra i quali Picasso e Dalì, scelse le fonderie della nostra città per realizzare alcune delle sue opere.

 

L’esposizione presenta oltre 80 lavori tra cui 50 olii di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli. All’interno degli spazi espositivi sarà ricostruito anche lo studio d’arte, che l’artista realizzò nel 1956 a Maiorca. La rassegna presenterà alcuni tra i capolavori dell’artista tra cui gli olii Donna nella via (1973) e Senza titolo (1978); i bronzi come Donna (1967); gli schizzi, tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University, tutti provenienti da Palma di Maiorca, dove la Fundació Pilar i Joan Miró detiene molte opere dell’artista.

powered by social2s
Borgiani-Nidini

3 - 18 marzo 2012 - Opere, come testi plurimi che sostituiscono all'unicità di un io vedente, una duplicità di soggetti e di sguardi. Opere, che combinano fotografia e pittura, il linguaggio tradizionalmente delegato a registrare in modo oggettivo la realtà con un linguaggio dalle movenze neoespressive che sviluppa le potenzialità implicite nell'immagine fotografica. E' come se nell'inquadratura di un palazzo, di un monumento, di una piazza (spesso scelta per la sua emblematicità) si riversasse una materia che la dilata, che la porta fuori di sè, facendole assumere dimensioni infinite, illusionistiche, allucinatorie.


Da una parte sta lo scatto di Lisa Borgiani che blocca, raggela Musei e Piramidi, Arene e Moli Antoneliane, dall'altra la gestualità di Massimo Nidini che in qualche modo dinamicizza cromaticamente ciò che la Storia ha eternizzato. Non si tratta però di due modalità creative che si confrontano e si misurano, ma di due ricerche che nascono l'una dall'altra. La foto funziona da matrice, da sorgente; la pittura da intensificazione complice, da accentuazione solidale.
Ma il gioco non si chiude su questo intreccio linguistico, bensì si allarga come un cerchio concentrico anche alle immagini (sia per quello che riguarda gli spazi che per quello che riguarda i tempi). Così abbiamo vedute di città che invece di chiudersi in se stesse si contaminano reciprocamente:

powered by social2s
anna_hughes3

25 febbraio - 14 aprile 2012

 "Waypoint" è il titolo della mostra personale di Anna Hughes che presenta una serie di lavori inediti in cui lo stile romantico tipico della pittura dell'artista si associa ad un acuto senso di ansia.

La pittura di questa giovane artista inglese ci pone in un immaginario romantico dove, all'idillio sensoriale dell'incontro con la natura, corrisponde un senso d'inquietudine affascinante e destabilizzante. Le scene dipinte da Anna Hughes sono immagini familiari ed evocative, lo stile richiama la pittura romantica dove la bellezza e l'immensità della natura aprono al sentimento contraddittorio del sublime.

Anna Hughes: Born in London, 1982.
Lives and works in Berlin.

Education
:2001-2004, Bachelor of Art, Visual Arts, Goldsmiths College, University of London

Solo Shows:
2012,'Waypoint', Artericambi, Verona, Italy; 2011,'A division in time no less than a division in matter', Bianca galleri, Palermo, Italy; 2010 'Some Velvet Morning', Galerie Birgit Ostermeier, Berlin

Group Shows:
2012, studiolo project, Spazio Cabinet, Milan; 'At Home with Portable Isolation Unit', Interno4, Bologna, Italy; 2011,
'The painter, the draughtsman, the dealer and their lovers',Voges gallery, Frankfurt am Main.;'A Happy Life in the Mountains' with Portable Isolation Unit, Skalitzerstrasse 100, Berlin ;
'A Happy Life in the Mountains part 2', with Portable Isolation Unit Elfes Monumental Masons, London E1 ; 'About Abstraction' , KTV, Berlin 
; 'Paradies',

powered by social2s
leonardo_live2

Giovedì 16 febbraio 2012 alle ore 20 al Teatro Ristori di Verona,

Leonardo Live è un film-documentario che condurrà lo spettatore in un viaggio in alta definizione tra le sale della mostra con approfondimenti e commenti che sveleranno i segreti dei quadri esibiti oltre a preziosi contenuti extra.

Leonardo da Vinci: pittore alla corte di Milano, curata da Luke Syson, è l'esposizione più completa mai realizzata dei pochissimi dipinti di Leonardo. Una mostra senza precedenti che riunisce sensazionali prestiti internazionali. Visto il recente restauro della Vergine delle rocce della National Gallery, l’esposizione  è dedicata totalmente a Leonardo artista. In particolare si indaga l’opera di Leonardo come pittore di corte del duca di Milano Ludovico Sforza.

La mostra alla National Gallery (9 novembre 2011 - 5 febbraio 2012) si è rivelata una mostra epocale che ha suscitato l’interesse di pubblico e appassionati tanto da aver ormai registrato il tutto esaurito. La speciale visita guidata cinematografica (Nexodigital) della durata di 100 minuti attraverso alcune delle più straordinarie opere del genio italiano è un film-evento, prodotto dal pluripremiato Phil Grabsky della PhilGrabskyFilms.com, è presentato da due importanti giornalisti d'arte anglosassoni, Mariella Frostrup e Tim Marlow.

powered by social2s
TKimg4ef97e502e6cd

Inaugurazione venerdì 13 gennaio 2012, dalle ore 18.00

INSIDE THE WHALE è il nuovo progetto espositivo a cura di Matteo Pollini che FaMa Gallery di Verona presenta a partire dal 14 gennaio 2012. Un viaggio nel ventre della balena attraverso lo sguardo di tre giovani artisti – Gabriele Beveridge, Elena Damiani e Koki Tanaka – per esplorare e ridefinire la nozione di esperienza nel mondo contemporaneo.

Ispirandosi all'omonimo saggio del 1940 di George Orwell - nel quale si richiama la figura di Giona rinchiuso nel ventre della balena che diviene per lo scrittore metafora della condizione ideale dell'uomo che voglia fuggire qualsiasi coinvolgimento nei confronti del mondo - la mostra propone una riflessione su come, anche oggi, seppur con dinamiche differenti, l'esperienza del reale non avvenga in modo diretto ma, nella maggior parte dei casi, attraverso percorsi prestabiliti e secondo schemi preconcetti. Questa attitudine comporta non solo un approccio standardizzato ai fatti, ma anche - e, forse, soprattutto - la possibilità per il singolo di non assumersi la responsabilità dei gesti e delle azioni che compie.

Gli artisti presenti in mostra riflettono proprio sulla condizione di "irresponsabilità" che caratterizza l'individuo, che preferisce vivere al sicuro - nel ventre della balena appunto - anziché prendere atto coscientemente dei cambiamenti del mondo e delle società nei quali vive e che,

powered by social2s
LynnDavis03

10 Dicembre 2011 - 18 febbraio 2012

L’ americana Lynn Davis (1944) osserva le cose da lontano per sottolinearne la grandezza. I suoi sono viaggi simbolici, metaforici, in luoghi che costringono l’uomo a interrogarsi sull’essenza dei fenomeni.
Le sue immagini, perfette da un punto di vista fotografico-Davis ha iniziato il suo percorso con un apprendistato presso Berenice Abbott-portano lo spettatore a interrogasi sulla natura di quanto accade, sulla vita, sulla morte, sul senso più profondo dell’esistenza. Nelle sue fotografie in bianco e nero, frutto di un’osservazione meditata nel corso del tempo, il nitore della materia esalta la forma dei soggetti.

L'indiana Hema Upadhyay, presenta nuovi lavori tra cui una grande insallazione e alcune opere a parete. L'artista ha alle spalle un passato di immigrazione. I suoi genitori migrarono dal Pakistan all’India durante la divisione dell’India negli anni ’40 ed Hema si trasferì dalla piccola città di Baroda alla fiorente Bombay (Mumbai) negli anni ’90. Il suo lavoro concerne l’immigrazione, spesso verso grandi città, ed è costantemente legato al “caos urbano”.

La bellezza delle decorazioni dipinte si contrappone spesso al paesaggio delle periferie urbane rappresentato, aiutando gli osservatori a comprendere il significato delle opere e obbligandoli  a considerare le città come una totalità.

powered by social2s