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Kn STUDIO è lieta di presentare una selezione degli artisti della galleria che esporranno le loro ultime ricerche. Dal 10 luglio 2012 e per due mesi la mostra ARTISTS DELUXE iniziare bene una nuova collezione.

Inaugurazione della mostra presso PALAZZO VICTORIA, Via Adua 8 - 37121, Verona dalle ore 18,00 alle ore 21,00

L'esposizione sarà ospitata nella prestigiosa cornice di Palazzo Victoria, anima antica nel cuore pulsante della città, a cui l'ultimo raffinato restyling ha restituito nuova vita. In questo prezioso scrigno architettonico, con i suoi reperti medievali e dagli ampi soffitti rinascimentali, saranno esposte opere con prezzi fino a 3000 euro per incoraggiare i collezionisti più giovani attenti alle nuove proposte e quelli che vogliono avvicinarsi al lavoro di nuovi artisti.

Gli artisti che esporranno sono:

- Mats Bergquist e la sublimazione dell'icona russa attraverso forme morbide, eteree nell'animo e nello stesso tempo solide e presenti nella forma...
- Walter Cascio ed il rapporto fra pieni e vuoti, fra chiari e scuri sempre alla ricerca di un nuovo equilibrio della forma e della materia...
- Giulio Cassanelli con le bolle di sapone colorate in volo crea dipinti sempre nuovi ed imprevedibili, dettati dall'incontro fra casualità del fenomeno e controllo della gestualità...
- Lisa Castellani e la fragilità della memoria testimoniata da piccoli
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Ghirri_Riviera-romagnola

Studio la Città: 7 luglio - 27 ottobre 2012

Inaugurazione sabato 7 luglio 2012, ore 17.00

Che cosa hanno in comune le opere di Vincenzo Castella, Luigi Ghirri e Jacob Hashimoto? Non si tratta del linguaggio attraverso cui sono articolate, della loro tecnica, del contenuto, dello stile. Niente di tutto questo. A tenerle insieme c'è il fatto che danno vita a delle immagini rinchiuse dentro un perimetro, innescando una dialettica fra interno ed esterno. Ognuna lo fa per effetto di specifiche modalità di costruzione.

Le opere di Castella sono riempite di prati, alberi, arbusti e altri elementi naturali tagliati di netto dai bordi dell'inquadratura. La frammentarietà della fotografia, che può soltanto isolare un particolare, viene enfatizzata suggerendo l'espandersi dei soggetti oltre i limiti della stampa. Il risultato è il contrario di quello che si potrebbe supporre: questi lavori non arginano la natura entro uno spazio concluso, bensì estendono all'infinito la sua presenza.

Le fotografie di Ghirri ottengono il medesimo risultato attraverso un movimento opposto. Anziché articolarsi sulla base di una struttura centrifuga, sembrano la conseguenza di un processo di collassamento del mondo all'interno del campo di ripresa, con i soggetti principali raffigurati spesso per intero e posizionati al centro. Scrive lo stesso Ghirri nella prefazione al suo libro Kodachrome: "La cancellazione dello spazio

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Giancarlo_Lamonaca_Installazione_Artfarm2012

29 - 30 giugno e 1° luglio 2012 Ca' Ottolina, Pilastro di Bonavigo - Un vento fresco e capriccioso fischia per la Bassa. Energico stimolo che oblitera in un lampo l'inquietudine e il saturnismo dei perplessi.

L'undicesima edizione di ArtFarm è l'occasione per un contatto con la natura, negli spazi di Ca' Ottolina, una casa di campagna che ha origini seicentesche e che i proprietari con senso estetico e creatività stanno portando a nuova vita.

In occasione di questa manifestazione, ogni anno a fine giugno, la fattoria apre le porte ad artisti e al pubblico per tre giorni: inizia alle 21.30 di venerdì 29 (fino alle 24.00) e prosegue sabato 30 e domenica 1 luglio (con apertura dalle 18 alle 22 e su appuntamento: cell. 340 3811675).

Le opere in mostra sono collocate in alcuni ambienti della villa e nei vari fabbricati (l'ex-stalla, gli essiccatoi del tabacco, le rimesse per gli attrezzi). Altri interventi sono sparsi negli spazi all'aperto (giardino, aia, porticati) e combinano i più disparati linguaggi del contemporaneo: ci sono infatti installazioni, fotografie, sculture, progetti, video.

Questa edizione propone in totale venticinque autori, principalmente italiani con la presenza di alcuni artisti che provengono dall'Austria, dagli Stati Uniti, dalla Spagna.

Per la prima volta viene presentata una sezione curata da Luigi Meneghelli dal

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Carles-Congost

Artericambi presenta la mostra personale di Carles Congost intitolata Paradigm. A partire dal 23 giugno 2012,

Paradigm rispetto alle opere precedenti rappresenta una svolta sia formale che concettuale. In questo nuovo lavoro l' impegno dell'artista si sposta esplicitamente verso il linguaggio cinematografico spingendosi nel rinnovato territorio della suggestione e dell'ambiguita'.

Questo video e' facilmente riconducibile al genere poliziesco tipico sia dei film che delle serie TV. I personaggi che prendono parte alla storia compaiono gradualmente e al rallentatore integrandosi in un ambiente che lascia poco spazio all'improvvisazione. Nonostante la molteplicità dei luoghi familiari rappresentati nelle prime scene del film, la narrazione rilascia progressivamente segnali sottili e inquietanti che mirano ad articolare una coreografia misteriosa, una sorta di rituale che sposta l'incontro fortuito dei personaggi verso un dimensione insolita.

In questo video troviamo numerosi riferimenti a film e registi contemporanei come il mitico western Once Upon A Time In The West, (1968), regia di Sergio Leone interpretato da Henry Fonda e Charles Bronson. La colonna sonora originale di Paradigm è stata composta dal musicista greco Evripidis Sabatis e Stefano Maccarrone, membro del gruppo con sede a Barcellona Mendetz pop.

Bio

Carles Congost (Olot, Spagna, 1970) si e' laureato in belle arti presso l'Università di Barcellona. Il suo lavoro prevede l'utilizzo di diverse tecniche

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miro

Dal 21 giugno al 9 settembre 2012 il Palazzo della Gran Guardia di Verona ospita un nuovo grande evento espositivo: "Mirò poesia e luce", una selezione di 80 opere dell'artista catalano, tra cui alcune mai esposte in Italia. All'interno degli spazi espositivi sarà ricostruito anche lo studio d'arte, che l'artista realizzò nel 1956 a Maiorca.

La rassegna, che fino al 10 giugno è stata esposta a Roma, presenterà alcuni tra i capolavori dell'artista tra cui gli olii Donna nella via (1973) e Senza titolo (1978); i bronzi come Donna (1967); gli schizzi, tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University, tutti provenienti da Palma di Maiorca, dove la Fundació Pilar i Joan Mirò conserva molte opere dell'artista.

Un ruolo particolare spetterà proprio ai bronzi: come tanti artisti come Picasso, Dalì e, in tempi più recenti, Berrocal, anche Mirò scelse infatti fonderie veronesi per la realizzazione delle sue opere. Verona ha infatti una lunga e rinomata tradizione nella fonderia artistica.

JOAN MIRÒ: L'ARTISTA

Mirò è stato uno degli artisti più influenti e celebri del XX secolo. Nato a Barcellona nel 1893, si avvicina ben presto all'arte surrealista e astratta, sviluppando un linguaggio pittorico originale e personalissimo che lo rendono ancora oggi subito identificabile. Le opere di Mirò stupiscono e

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tabacco2

A cura di Marino Pinali. Lo sguardo inquieto. Interessanti i colori scelti e gli accostamenti decisi, che lasciano intuire l'ampio spettro di emozioni dell'artista.

Il lavoro di Giuseppe Tabacco trae spunto dalla fotografia ed ha un chiaro rimando alle tecniche della grafica che creano e trovano significato nei concetti di pulizia, di definizione attraverso il negativo piuttosto che il positivo di ogni forma creata. E' così che il nero, il colore più intenso "incide" l'opera dell'artista che seppur bidimensionale e priva di toni sfumati presenta forme che "emergono dall'ombra e nello stesso istante sembrano liquefarsi". Interessanti i colori scelti, gli accostamenti spesso decisi e raramente tonali, che fanno percepire un artista dall'ampio spettro di emozioni che vengono trasmesse immediatamente e sinteticamente.

L'aspetto emozionale traspare anche dalla duplice natura delle sue tele che mescolano poetica voyeuristica ed ironia in un gioco inconscio che permette di alleggerire e sdrammatizzare il rapporto con il corpo femminile, protagonista e indiscutibile fonte di ispirazione formale dell'opera di Tabacco. La pulizia caraterizza anche le sue creazioni in campo televisivo e scenografico. Un'espressione quella di Tabacco, che rimanda ad una figurazione dell'estremo oriente. Lo distingue un amore per il segno fluido e libero che si auto-crea e rigenera. Le sue scegnografie sono immagini di una sospensione limpida e scarna

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