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Giovani artisti dell'Accademia di Verona espongono per la prima volta nelle più prestigiose gallerie della città. Non un "saggio" di fine
anno, ma una manifestazione di "inizio carriera".

 

Verona, sedi varie: Artericambi, Boxart, FaMa Gallery, La Giarina, Marco Rossi, Galleria Dello Scudo, Spazio 6, Studio la Città, Giorgio Ghelfi, Kn-Studio, Melepere, Ph-Neutro, Biblioteca Civica (Archivio Regionale della Videoarte)

Openings: 24 – 25 giugno 2011 dalle 16.00 alle 20.00

Dal 24 giugno al 2 luglio 2011
Curatore: Luigi Meneghelli
Catalogo disponibile nelle varie sedi
Ingresso: libero

First Step, a cura di Luigi Meneghelli, è alla sua seconda edizione ed è già diventato un appuntamento atteso, un momento immancabile di verifica di un'intero anno scolastico. E' un esporsi disincantato da parte dei trenta studenti selezionati al vaglio del mercato, della critica, del pubblico. E' un passare dall'altra parte della scena, anche se questo non significa fine dello studio, ma solo un diverso impegno nei confronti della ricerca. Non più unicamente un interrogarsi su se stessi e sui propri processi operativi, ma anche un relazionarsi con altri (con i veri soggetti del mondo dell'arte): una scoperta dell'alterità però che è un modo ulteriore di misurarsi ancora con se stessi, di patteggiare non rinunce ma alleanze o, meglio, sinergie con quello che potrebbe essere il futuro "mondo del lavoro".

E' stato

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Silenzio, finalmente.
"Dall'albero del silenzio pende il suo frutto, la pace." Arthur Schopenhauer


All'interno di un sistema artistico che ancora oggi, archiviate le Seconde Avanguardie e le declinazioni sperimentative del dopoguerra, sembra intravedere nel rumore e nel cortocircuito linguistico la via più efficace di auto-affermazione e nell'iperbole mediatica la riconoscibilità di un valore presunto

– troppo spesso autoreferenziale e troppo spesso prescindibile dal messaggio - il lungo percorso di MaBe, artista veronese di formazione accademica, decisa invece ad indagare il silenzio e ad inverarlo nella forma pittorica e scultorea, assume un significato ancora più sorprendente ed inatteso perché intellettuale ed ermetico, quindi straniante.



Agendo per sottrazione, impostando i toni del proprio lavoro sul lirismo sentimentale piuttosto che sulle deflagrazioni assordanti dell'oggetto artistico, perseguendo linee strutturali sicure, digressioni progettuali che sono riflessioni sulle esistenze psichiche piuttosto che effimere rispondenze fenomeniche indotte dai giudizi fallaci di vista|tatto|udito, l'artista ha saputo creare un vocabolario proprio e attingere ad una grammatica alternativa le cui regole appaiono antitetiche a quelle delle narrazioni artistiche alle quali la contemporaneità sembra averci assuefatto.
"Per magnificare il silenzio, ho ascoltato dentro me stessa le ragioni che spingono forse noi tutti a
cercarlo, desiderarlo" sostiene Mabe, proponendo "un ascolto che è diventato esercizio, arte, privilegio. Una dimensione nella quale si trova ristoro, nella civiltà del rumore

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cartier_bresson


Si inaugura sabato 18 giugno 2011 alle ore ore 12.00 al Centro Internazionale Scavi Scaligeri, Verona

19 giugno – 9 ottobre 2011

"Fotografare: è porre sulla stessa linea di mira la testa, l'occhio e il cuore".
Henri Cartier-Bresson.

Henri Cartier Bresson è, secondo la definizione di Pierre Assouline, "l'occhio del secolo".

In effetti il fotografo non ha mai smesso, dai suoi inizi negli anni '30, di esplorare con lucidità i grandi movimenti artistici, politici e sociali del nostro mondo.

La mostra allestita al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri delinea il ritratto di un artista che ha sempre scelto l'anonimato nell'azione per meglio cogliere l'istante.

Attraverso le 133 fotografie in esposizione viene raccontata la storia di uno sguardo eccezionale.

Come scrive Yves Bonnefoy nel libro Henri Cartier-Bresson: Photographe, Delpire, Paris, 1979:
"Quando guardo un'opera di Henri Cartier- Bresson, provo dapprima meraviglia che possano essere accadute situazioni così ricche di senso, così intense. ..... Ma so anche bene che queste epifanie si manifestano per questo poeta su un orizzonte che condividiamo tutti e da questo mi sento incoraggiato e guidato, che è il migliore contributo che possano dare le opere".

L'esposizione è organizzata dal Comune di Verona - Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Magnum Photos e la Fondation Henri Cartier-Bresson, che lo stesso fotografo aveva

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11 giugno – 24 settembre 2011

Una personale di Moreno Gentili per il secondo appuntamento di PH Neutro, che presenta per l'occasione nuovi pezzi della Collezione.

PH Neutro – Verona, Via Mazzini 50

preview stampa: venerdì 10 giugno, ore 18

Doppio allestimento per il nuovo spazio di fotografia fine art di Verona, che venerdì 10 giugno inaugura una mostra di Moreno Gentili, autore contemporaneo attivo nel campo della fotografia e della scrittura, e una nuova selezione di opere dalla PH Neutro Collection, entrambe a cura di Mauro Fiorese, direttore artistico della galleria che ha aperto lo scorso 11 marzo.

In Crossings - titolo di un divulgativo realizzato da Gentili per la Triennale di Milano, da cui trae ispirazione questo progetto - l'autore indaga un concetto di attraversamento del paesaggio contemporaneo, un percorso articolato fatto di immagini, parole e passioni, in cui osserva un mondo forte in apparenza, fragile in profondità. Si tratta di un viaggio attraverso alcune immagini selezionate che lo hanno reso noto non solo nel campo dell'arte, ma anche della scrittura, poiché i due mezzi si avvicendano alternativamente nella sua esperienza di ricerca; fotografie di Parigi, New York, Venezia, a cui si affianca un lavoro sulle foreste europee e un altro su paesaggi anonimi, su cui Gentili ha scritto storie di uomini,

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lisa_castellani

 

28 maggio - 1 luglio 2011

"Distance / Proximity" è il titolo della mostra della giovane artista vicentina Lisa Castellani che presenta per la prima volta a Verona i suoi lavori. Stampe in pvc trasparente che si distaccano dal muro e, nella loro attraversabilità visiva, sembrano muoversi e liberarsi nello spazio, assumendo una condizione di impalpabile consistenza e leggerezza e che, come dice Luigi Meneghelli nella presentazione, "inseguono la smaterializzazione delle immagini".

Gli indizi del suo occhio o del suo corpo impressi sulle superfici non si irrigidiscono mai in forma, - prosegue Meneghelli - bensì realizzano un interscambio continuo tra interno ed esterno, tra dentro e fuori.

In esposizione i lavori della serie Tir-nan-Og dove le immagini dei palloncini si librano nello spazio come figure incorporee, Terrains Vagues dove fiori stampati su rame sembrano dileguarsi sotto gli occhi, Skyhunter che riportano su di un telaio da ricamo la sconfinatezza del cielo e Chalkgarden dove su di una lavagna viene riprodotto un paesaggio innevato, quasi irreale.

L'artista, come un bambino, pare divertirsi nella ripetizione del suo "gioco" anche quando nella performance Waves of me tenta di far volare un aquilone con il proprio volto stampato sulla superficie per vedere lo spazio da diversi punti di vista.

Kn studio (045 8949773)

via San Giovanni in Valle, 19

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manara_pressana_2011
Giovedì 9 giugno 2011, con inizio alle ore 20.45 nell'ex-chiesa medievale di Pressana, ora divenuta uno spazio destinato ad appuntamenti culturali, incontri con artisti, scrittori e studiosi, mostre e spettacoli artistici, l'artista e disegnatore Milo Manara parlerà del fumetto, delle arti visive e delle figure femminili legate all'arte.
Un disegno, quando è pubblicato, ha lo scopo di comunicare un'idea, un concetto. Se questo concetto viene interpretato in modo diverso dall'intenzione dell'autore, il disegno è sbagliato. M. Manara (dal suo sito)

Ad introdurre la relazione di Manara sarà un altro artista conosciuto, il pittore ed illustratore Giorgio Scarato. La serata, che si concluderà con un rinfresco, è un vero e proprio evento, considerato che raramente Milo Manara, famoso a livello internazionale soprattutto per i soggetti femminili dei propri fumetti, accetta di parlare in pubblico. L'appuntamento è ad ingresso libero ed è stato organizzato da Bottega d'Arte Eventi (associazione che ha in gestione la suggestiva ex-chiesa parrocchiale che è ritornata disponibile da qualche mese dopo un lungo restauro) con la collaborazione di Pro Loco e Consulta giovanile di Pressana. La possibilità di sentire parlare l'artista veronese di temi come quelli dell'illustrazione o del rapporto fra arte ed universo femminile costituiscono certo un'occasione decisamente intrigante. Manara, infatti, proprio sul fumetto, ed in particolare su quello
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