VII Premio Riviera Concorso Nazionale  Letterario
Premio Laurence Olivier  e Vivien Leigh
PREMIAZIONE PALAZZO DEI CONGRESSI
GARDA (VERONA)
6 luglio 2006  ore  21.00

Il Premio RIVIERA intende valorizzare e promuovere l'arte, la cultura in generale e richiamare l¹attenzione sulle particolari bellezze del lago di Garda che hanno attratto personaggi famosi, come i due grandi attori Laurence Olivier e Vivien Leigh che negli anni ¹50 solevano soggiornare alla Locanda San Vigilio e all¹Hotel Gardesana di Torri del Benaco. Olivier reduce dai successi teatrali e da grandi film amava trascorrere le giornate navigando sulle placide onde del Benaco a bordo del motoscafo o sulle barche dei pescatori. La Leigh, la famosa Rossella O¹Hara di "Via col vento", di tanto in tanto accompagnava il suo amato, ma molte volte era frequente vederla passeggiare per le vie di Garda. Le fotografie di Mario Pasotti ci tramandano il ricordo della celebre coppia che trovava sul Garda tutto quello che la frenetica vita del Jet-set non permetteva. Come gl¹incantevoli paesaggi col sole che si rifletteva sopra il promontorio di Punta San Vigilio e il vento che soffiava tra gli ulivi riflessi tra gocce di rugiada, rendevano magici quei momenti di vacanza. Ecco così che Laurence Olivier e Vivien Leigh hanno voluto lasciare la loro firma sui registri dell¹Hotel Gardesana di Torri del

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Vicolo Pozzo, 1
San Giovanni in Valle, Verona

Riapre il 19 maggio presso i Missionari Comboniani nella storica sede di San Giovanni in Valle il Museo Africano di Verona, con un’immagine e un allestimento completamente rinnovati nella forma e nei contenuti.

Fondato nel 1892 “per raccogliere gli oggetti interessanti la scienza, o la curiosità, che dall’Africa saranno spediti da R.R. Missionari”, da sempre il Museo Africano rappresenta per Verona e provincia il punto di riferimento fondamentale per la conoscenza della cultura africana.

Ora il Museo Africano diventa “Ma”, dove l’acronimo diventa anche particella avversativa offrendo lo spunto per una serie di riflessioni che si spostano dal piano della linguistica a quello più ampio della semiotica e della metafora culturale: tutto quello che crediamo di sapere sul mondo e sulla cultura africana è infatti probabilmente superficiale o frutto di notizie di seconda mano, ma può essere ritarato alla luce di una conoscenza diretta, della quale il percorso museale offre l’opportunità.

Il Ma riapre dunque con una missione forte: salvare l’Africa con l’Africa, nella convinzione che la cultura africana sia una ricchezza per tutti e che la multiculturalità, insieme alla garanzia di un’informazione corretta e libera da condizionamenti, siano  valori essenziali per creare condivisione e solidarietà facendo conoscere e amare l’Africa attraverso la sua cultura.

Per

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Un ristorante a Verona
Una colazione ci ha portato recentemente in un ristorante che merita una segnalazione. Non vogliamo parlare della location (in vicolo Cieco S. Pietro Incarnario), della cucina o dell’accoglienza:  il locale è di Guido Morari (già patron del Ristorante Marconi e più recentemente del Caffè Dante) che a Verona è ormai un simbolo e una garanzia. Parliamo del nome che ha dato al suo ristorante: Maria Callas.

Con qualche amico abbiamo cominciato a parlare e a discutere di quanto la Callas abbia portato in giro per il mondo il nome e l’immagine di Verona e di quanto il suo successo personale sia stato strettamente legato al periodo d’oro della Stagione Lirica Areniana.

E’ curioso: se si digita sul motore di ricerca google “Maria Callas”, si evidenziano 754.000 pagine. Se al nome si aggiunge Verona le pagine si riducono a 36.700. Se ancora di aggiunge ristorante si riducono a 1.130. Come dire che, pur con tutte le imprecisioni dovute agli automatismi dei motori di ricerca, il binomio Maria Callas e Verona dice ancora qualcosa!   Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la segnalazione dei nuovi toponimi cittadini e tra questi c’è quello del nuovo ponte del Pestrino che si chiamerà Tolo da Re, in onore del poeta dialettale scomparso lo scorso anno

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PROGRAMMA DELLA FESTA

Sabato 28 maggio
dalle 14.00 alle 20.00
Esposizione e vendita dei prodotti lattiero-caseari, in Piazza della Chiesa, e prodotti tipici veronesi lungo le vie del paese.

17.00
Degustazione guidata di Monte Veronese di Malga (presidio Slow Food) presso la Sala del Municipio.

dalle 15.00 alle 18.00
Il “Gioco dei soni” (ideato e progettato dall’Associazione Giochi Antichi – Verona, proposto dal gruppo di giocatori di Soni della Lessinia) - E’ un gioco da lancio e vengono utilizzati 4 birilli e delle piastre di ferro del diametro di circa 6 cm. Lo scopo del gioco è buttare giù i birilli con le piastre. I giocatori provengono dai vari comuni della Lessinia in particolare Boscochiesanuova e Arzarè. Le prime testimonianze di questo gioco risalgono al Medioevo.

16.00
Laboratorio didattico per bambini “Un’ora da casaro” Si propone un’attività, dedicata alla trasformazione del latte in formaggio. La manipolazione della materia prima verrà condotta singolarmente da ogni partecipante, che realizzerà, a partire da latte bovino fresco, un formaggino, seguendo le indicazioni che gli verranno date dall’esperto. Durante l’incontro, verrà fatta una simulazione molto coinvolgente per far meglio comprendere i principi della caseificazione. I partecipanti potranno portare a casa la loro piccola produzione. Partecipazione gratuita.

dalle 19.00 alle 21.30
Apertura stand gastronomico di piatti tipici (gnocchi di malga, formaggi ecc) - Palazzetto

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19 maggio 2006, ore 21.00
Interpreti del Folk - Blues del Missisipi
 
Presso la Fondazione Centro Studi Campostrini  via S. Maria inOrgano, 4.
Progetto e Direzione Artistica: Meri Palvarini e Max Marmiroli.

Gli Artisti: MAX LUGLI (armonica), MAX PRANDI (voce, chitarra, gran cassa e charleston).

Con il Patrocinio di: Regione Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona, Conservatorio di Musica di Vicenza, Conservatorio di Musica di Padova, Conservatorio di Musica di Verona.
 
IL CONCERTO DI MAX LUGLI & MAX PRANDI propone un’insieme di musiche dal suono scarno, essenziale e vibrante di emozioni del mississippi folk-blues con Max Lugli, armonica e Max Prandi, voce, chitarra, gran cassa e charleston.
La tradizione folk europea si mescola con quella africana durante il periodo della schiavitù in america e negli stati del sud nasce una nuova forma musicale che sconvolgerà il futuro del pianeta: il blues
 
Il blues nasce dalla musica tradizionale popolare afroamericana sviluppatasi verso la seconda metà dell’Ottocento sulla base dei canti di lavoro degli schiavi neri impiegati nelle piantagioni di cotone del Sud degli Stati Uniti. Direttamente ancorato alla musica africana tradizionale, il blues nacque come espressione dei travagli della dura esistenza dei neri afroamericani. Dal punto di vista musicale il blues è, in sostanza, l’approccio che gli schiavi neri, privati dei loro strumenti musicali africani, hanno

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