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Martedì 25 Novembre 2014  ore 18 Teatro Camploy


in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, il Teatro Camploy di Verona ad ingresso gratuito"Io penso quello che tu pensi, io voglio quello che tu vuoi"
Incontro con Vittorino Andreoli, psichiatra "La bambola"

Spettacolo teatrale di Vittorino Andreoli con Isabella Caserta e Francesco Laruffa
Produzione Teatro Scientifico


Torna ogni anno, il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza sulle Donne, l'appuntamento con “Madri, contro la Violenza”, che ha lo scopo di denunciare e divulgare la drammatica situazione della violenza di genere in Italia, un conflitto contemporaneo di proporzioni sempre più drammatiche, dove anche il compagno di strada può diventare un potenziale nemico.


L'evento, dal titolo “Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio”, che si terrà al Teatro Camploy di Verona, martedì 25 novembre alle ore 18.00, è promosso da MADRI.All'origine del coraggio, progetto ideato e curato da Maria Teresa Ferrari e Antonia Pavesi, in collaborazione col Teatro Scientifico. L'incontro è inserito nell'ambito del progetto “Insieme si può!”, promosso dal Comune di Verona, Assessorato alle Pari Opportunità.

Alle ore 18.00 al Teatro Camploy, il professore Vittorino Andreoli parlerà della violenza contro le donne, un intervento preceduto dallo spettacolo teatrale “La bambola”, atto unico del grande

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danza_africana
Ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 16,30 fino al 27 dicembre 2014, a Casa di Ramia (Via Nicola Mazza, 50, Verona), Sandra Faith Erhabor tiene lezioni di  ritmi ancestrali della sua terra Africa e della sua casa Nigeria!
L'amata mama Sandra insegna a muoversi al ritmo del tamburo.
L'appuntamento è per donne, giovanissime e bambine con la voglia del ritmo e di stare insieme. Si consiglia di indossare la gonna, ovviamente!
 Corso a offerta libera per rimborsare la maestra della sua generosità!
Mese per mese verranno definite le date/orari!
Organizzato da Amiche Di CasadiRamia e Eden DiasporaBlogger 3461353857 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Tutta_colpa_di_EVA_spettacolo_sullo_stalking_ppdal 22 al 29 novembre 2014 a Negrar, San Martino B/A, Riva del Garda, Ala di Trento, Casale di Scodosia, Cassola, Verona

Il progetto teatrale di Ippogrifo Produzioni intitolato provocatoriamente Tutta colpa di EvA torna in scena con una breve tournee che tocca sette città e quattro provincie. Dal 22 novembre, prima data, a Negrar attraversando le province di Trento, Vicenza e Padova che chiudersi a Verona il 29 novembre. Gli spettacoli sono sostenuti dagli Assessorati locali dedicati alla Cultura ed alle Politiche sociali. San Martino B/A e i due appuntamenti trentini sono inseriti nella rassegna teatrale del luogo, che vantano cartelloni prestigiosi.

Ippogrifo Produzioni sostiene con questo progetto l'attività di Telefono Rosa, con particolare attenzione alla sede veronese, che parteciperà tramite la presenza delle sue rappresentanti alle rappresentazioni veronesi.

IL TESTO:

Cuore della commedia, cinica ed acida, è lo stalking e il mobbing che inusualmente vengono affrontati secondo la visione del carnefice, con il quale il pubblico entra immediatamente in empatia affettiva. Il reato dello stalking infatti è molto più complesso della semplice definizione legislativa e in questa piece appare evidente al pubblico, quasi come uno schiaffo, quanto sia facile compiere apologia di reato nelle nostre vite quotidiane, tra le nostre scrivanie, al bar.

Autore del testo il capitano di Ippogrifo, Alberto

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Venerdi  5 dicembre 2014 ore 20.45 Teatro Camploy per la rassegna L'altro teatro

di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza e Ivan Bellavista
Rezza Mastrella | Fondazione TPE – TSI
La Fabbrica dell’Attore | Teatro Vascello

“Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio Rezza-Flavia Mastrella fosse destinato a trovare un po’ di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura [...]”. (Franco Quadri) “Il nuovo lavoro teatrale di Antonio Rezza e Flavia Mastrella prende le mosse da una profonda riflessione sull’umano, frazionato, frammentato, scomposto. Una serie di quadri, angolature diverse della stessa visione, come mai prima d’ora, si sommano in uno spettacolo unitario e coerente, indiscutibilmente riuscito nella sua complessità. Due “fasci di luce” (una coppia di teli fissati alle estremità del palco) offrono l’habitat, anch’esso doppio e speculare, in cui si muove la maschera-non-maschera di Rezza. Se in passato i suoi personaggi venivano incorniciati dai tagli delle sculture di scena (concetti spaziali, dunque, paradossalmente, negazioni della cornice), delineando, così, i confini delle sue maschere a volto scoperto, questa volta lo spazio, l’universo, si piega e si ripiega al volere del corpo dell’attore, e così, a sua volta, lo avvolge in una moltitudine di

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ZANGCS

Martedì 4 novembre 2014 - ore 21,00. Serata Futurista PRIMA NAZIONALE al Teatro Ristori. Declamatori: Roberto Floreani, Sergio Bonometti, Michele Vigilante

Aerodanza: Miriam Peraro

Pianoforte: Roberto Jonata

Coordinamento, suoni e luci: Andrea Castelletti

Orchestra sparpagliata: Marco Battistolli (tromba), Nicola Benetti (tamburino), Ruben Medici (violino).

ZANG TUMB TUMB è una serata futurista ideata e realizzata dall'artista Roberto Floreani: uno spettacolo antineutrale di alto coinvolgimento emotivo, con declamazione di testi, musica, aerodanza e videoproiezioni. In circa 90 minuti filati, che andranno in scena il giorno dell'anniversario della fine della Grande Guerra, sarà ricordato anche il centenario della pubblicazione (1914) di Zang Tumb Tumb, uno dei testi più rivoluzionari nella storia della letteratura, nella simultanea ricorrenza del centenario del conflitto 1914-18. Sull'emozionante e a tratti pirotecnica colonna sonora per pianoforte, i tre attori sul palco declameranno i testi indelebili di Marinetti, Cangiullo, Fòlgore, una rara poesia di Boccioni, (scritta nel 1915 proprio sulle montagne veronesi del Redecol e Dosso Casina), oltre ad alcuni testi dei Futuristi veronesi (Anselmi, Aschieri, Scurto e Verossì), accompagnati dalle sequenze plastiche di aerodanza, dall'intensa partecipazione dell'Orchestra sparpagliata tra il pubblico (tromba, violino e percussioni) e dall'originale presenza antigraziosa del Coro di Popolo Attore, che interagiranno vertiginosamente tra loro, per tutta la durata dello spettacolo.

Ci sono molti motivi per realizzare una Serata

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anderloni


Martedì 4 novembre 2014, ore 21.00 Verona, Chiesa di San Nicolò all'Arena

meditazione dalle "amate sponde" del PiaveBepi De Marzi e Alessandro Anderloni
con il coro La Falìa di Velo VeroneseQuella notte, i fanti avevano freddo.
Quella notte, i fanti avevano fame.
Quella notte, i fanti avevano paura.
Quella notte, i fanti non volevano la guerra.
Quella notte, i fanti non volevano l'assalto.
Quella notte, i fanti sognavano casa.
Quella notte, i fanti avevano vent'anni.
Quella notte, i fanti non avevano nemici.
Quella notte, i fanti aspettavano la morte.«Se Cadorna ci vuole morti,
signor tenente non obbedire:
c'è nell'aria la primavera,
nell'alba nuova avrò vent'anni.»La serata, a ingresso libero, è promossa dalla Giovane Montagna di Verona, con Le Falìe di Velo Veronese e la parrocchia di San Nicolò all'Arena.

 

Scarica l'invito di presentazione.

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