In
occasione del restauro dei camminamenti medievali del Castello Scaligero sede del Museo di Castelvecchio, è visibile l'installazione dell'artista sui camminamenti di ronda e nella sala che ospita le sculture del Museo chiamata anche "galleria delle Sculture".
L'installazione sui camminamenti di ronda è costituita da una serie di 18 lastre lunghe quattro metri incastrate a cavallo delle merlature: sono strutture di resina e pigmento di un blu intensissimo, un blu oltremare utilizzato di frequente dall'artista nei suoi lavori.
Nella foto di Antonella Anti (Studio Click) Inagurazione dei camminamenti di Castelvecchio con Installazione di Herbert Hamak (primo a sx). Si riconoscono il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Maurizio Pedrazza Gorlero, la Gallerista Hélène De Franchis, il direttore del Museo Paola Marini e il Sindaco Paolo Zanotto
30 settembre 2007 - 31 gennaio 2008
La
mostra divide in due la galleria. Da una parte i light boxes di
MIVIDA esplorano
parte dell'universo femminile attraverso i racconti che le donne
fanno di se; la fine di una "storia" (DIES IRAE) e ciò
che ne rimane (CUORE ARSO). Dall'altra regna la dimensione
"politica" del "fare Arte", la rappresentazione
della fine delle ideologie (SOTTOSALE) e le
conseguenze involontarie (DANNICOLLATERALINDESIDERATI).
CUOREARSO (Orsa e Ruco) – testo critico di Mauro Fiorese
Occhiomagico è un bugiardo. Ed è fiero di esserlo.
Nei suoi lavori concetti come fedeltà o verità fanno riferimento più ad un mondo sommerso che a quello che in cui fisicamente e quotidianamente viviamo. Le sue immagini si spirano a pensieri e suggestioni più che a realtà e fenomeni presenti casualmente di fronte ai suoi occhi e da egli catturate, rubate.
Da grande autore quale è, sempre pronto a meravigliarci ogni qualvolta ci imbattiamo in un suo nuovo lavoro, egli è sempre stato coerente alla sua linea di pensiero artistico, al suo linguaggio e al suo stile così cangiante ma coerente, viscerale ma preciso.
Il mezzo fotografico è nelle sue mani come un cilindro magico, da cui estrae forme, colori e pensieri nuovi che ci sembra di non aver mai sperimentato prima ma che in qualche modo sappiamo che ci
Legnago Sabato 21 Aprile 2007
Rivela propone mostre culturali alle nostre realtà locali ( Sagre – Fiere – Comuni – Circoscrizioni – Associazioni Culturali) puntando a coinvolgere persone volontarie del posto che si assumono responsabilità nell’organizzazione.
L’associazione accompagna i volontari con la fornitura del materiale ( mostra – strutture per l’allestimento – pubblicità – trasporti) e con la formazione delle persone che svolgeranno servizio di guida per i visitatori.
Nel 2006 le persone che hanno visitato le mostre usufruendo di visita guidata gratuita sono state più di 20.000.
Per l’anno 2007 l’Associazione propone alle nostre realtà locali 3 recenti mostre curate dal “Meeting per l’amicizia fra i popoli” di Rimini.
- Con le nostre mani ma con la Tua forza.Le opere nella tradizione monastica benedettina.
- Cézanne,l’espressione di quel che esiste è un compito infinito .
- In un popolo pieno di canti, i fratelli Pedrotti e la coralità alpina.
Le esposizioni seguiranno un itinerario che prende il via a fine Aprile 2007 e si concluderà ai primi di Novembre coinvolgendo 30 paesi della provincia di Verona.
Saranno coinvolte con alcune tappe anche le province di Treviso, Venezia, Padova e Mantova.
A
VERNICE 23 novembre – ore 18.30
23 novembre 2007 - 8 Gennaio 2008
AULA
DEI - Un progetto di lettura dei luoghi, non solamente fisici, dello
spirito. Dei
loro simboli e degli atteggiamenti di chi li frequenta alla ricerca
di una sua intimità o di un contatto con lo spirito di un Dio
in cui credere. Ultimo appuntamento della mostra itinerante partita dalla sede di Milanoil 18 gennaio ed esposta poi, per tutto il 2007, presso le sedi Fnac di napoli, Genova e Torino.
Una ricerca fotografica sulla simbologia religiosa cristiana in ambienti urbani ed extra-urbani iniziata nel 1992 nel Maine in USA e poi sviluppatasi in diverse nazioni tra le quali Spagna, Francia e Scozia per terminare nel 2004 in Italia.
“Raccogliersi di fronte a qualcosa che da sempre è considerata un mistero ha ancora senso rispetto al convulso ritmo del tempo moderno? Pregare il proprio Dio, credere in un rapporto mistico, pensare oltre una ragione oggettiva è, forse, una via ideale di fuga dai malesseri quotidiani.
I luoghi dello spirito vivono di una luce propria a cui si può credere o meno, che si può vedere o meno. È raro riuscire a sfuggire ad un intimo confronto con i propri pensieri nel momento in cui si visita un qualsiasi tempio dove
sabato 20 ottobre alle ore 18,30
20 ottobre - 7 novembre 2007
Dal 2001 al 2004 si dedica alla realizzazione del progetto
Il progetto “ Blue s” (una serie di ritratti di alcuni dei grandi maestri del Jazz) nato nel 2001 dall’amore che da sempre l’artista nutre verso questa musica e verso i musicisti che la resero e tuttora rendono grande.
Evento Speciale: sabato 3 novembre 2007 alle ore 21.00 "Parole in-Blu"
Lette e interpretate da Isabella Dilavello
dal 15 al 23 ottobre 2007
Modellismo navale della Marina Militare a cura dell' Ass.ne marinai d'italia (tel. 045-6445130)
22 settembre - 24 novembre 2007
Power Pencil
Dodici pali della luce reperiti nella Val Primiero: vecchi pali che danno l’idea di reliquie di un passato andato distrutto e annientato. Hanno ancora i loro isolatori e i loro fili elettrici, ma tutti attorcigliati, quasi a testimoniare che siamo davanti a dei residui usurati, a dei materiali di scarto, a delle semplici spoglie oggettuali. Diego Hernandez li dissemina con apparente distacco nello spazio della galleria, ben attento a non farne testimonianze storiche, rovine preziose, rottami da custodire gelosamente. Egli invece attua sui loro resti una sottile operazione di contraffazione, anzi una letterale alterazione di visione e di senso, trasformandoli in spropositate matite da capomastro con tanto di punta dipinta di nero.
…l’installazione (dal titolo Power Pencil) non può essere accostata tout court al gesto duchampiano che prevede lo spostamento dell’oggetto dal contesto, per creare su di esso “nuovi pensieri” e nomi nuovi: in fondo l’oggetto rimane sempre uguale a se stesso, dentro “la legge fondamentale dell’identità”; né può essere avvicinato all’estetica del “come se” di Magritte, vero cacciatore di relazioni defunte, di incontri apparentemente fortuiti: egli intendeva mettere in risalto l’inganno delle immagini, evidenziare il cortocircuito di edifici che ogni rappresentazione contiene in sé. Quello di Duchamp e di Magritte era un discorso concettuale,
inaugurazione sabato 6 ottobre ore 18,30
dal 6 ottobre 2007 al 15 gennaio 2008
Quattro installazioni poste sotto il segno della spogliazione, della mutilazione, del disastro. Quattro giostrine (quelle “dei seggiolini volanti”) che sembrano nulla più che residui, braccia disarticolate, posticce reminiscenze formali. Ma il lavoro di Silvano Tessarollo non vuole dare atto di quella apocalisse continua che contraddistingue ormai tutte le cose che accadono nel mondo. Esso casomai mette in scena il regno dell’attesa, dell’immobilità, dove tutto è sul punto di finire, ma in realtà non finisce mai. L’eco di antiche suggestioni infantili, di giochi errabondi rimane intatto, solo che pare eternarsi nello spazio attraverso un’infinità di snodi, di pezzi accostati che danno l’impressione di resistere unicamente aggrappandosi gli uni agli altri. E’ come se Tessarollo, alla pari di Eliot, volesse puntellare con dei frammenti le rovine dei suoi sogni. E lo fa con perizia accurata, con devozione maniacale, sigillando ogni elemento con cera, pigmenti, fuochi purificatori. Egli non si piega alla disfatta: anzi fa proprio della disfatta il trionfo del suo linguaggio.
Se qualche anno fa
l’artista praticava il mondo tenero, mostruoso, deliziosamente
perfido dei fumetti o dei cartoons per plasmare “strane creature”
che si portavano addosso le proiezioni ironiche della vita normale,
ora la grazia sghemba delle “giostre” sorge come
In mostra quattro grandi teleri di Louis Dorigny (Parigi 1654 - Verona 1742), dipinti tra il 1693 e il 1697 per la cappella dei Notai nei Palazzi Scaligeri, dove saranno ricollocati al termine del restauro del complesso. La ricostruzione della sequenza espositiva delle tele di Louis Dorigny, posta al centro della chiesa di San Francesco al Corso è corredata da una postazione multimediale interattiva che ripropone la decorazione originale della cappella dei Notai e fornisce aggiornamenti sull’andamento dei lavori di restauro in corso ai palazzi scaligeri. In esposizione anche dipinti di scuola veronese del Settecento (Antonio Balestra, Odoardo Perini, Antonio Pachera e Felice Cignaroli).
Gli altri ambienti della chiesa ospitano un gruppo di importanti pale d’altare e ante d’organo cinquecentesche di Giovan Francesco Caroto, Girolamo Bonsignori, Domenico Morone, Domenico e Felice Brusasorci, Palma il Vecchio, e la scultura bronzea raffigurante l’Annunciazione di Girolamo Campagna, mentre nella cappella, decorata a stucchi, sono esposte tre pale d’altare di Alessandro Turchi, di Pasquale Ottino e del genovese Clemente Bocciardo, importanti testimonianze della cultura figurativa veronese precedente alla peste del 1630.
Inaugurazione sabato 20 ottobre ore 19,00
con piccolo buffet serale e musica dal vivo
dal 20 ottobre al 03 novembre 2007
L’esposizione “Sensazioni su tela” dei
quadri dei pittori moderni di Sankt-Pietroburgo con opere di artisti conosciuti,
come Ghennadiy Zubkov, Vyaceslav Shraga, Alexey Bobylev, Alexander
Gherasimov, Vyaceslav Mikhailov e molti altri meno noti. Opere molto
diverse tra loro, che hanno in comune solo la proveniena degli autori ed un certo "clima" culturale.
inaugurazione sabato 29 settembre ore 18,30
evento speciale ore 21,30
azione scenica di Isabella Lavello
dal 29 settembre al 13 ottobre 2007
Mostra in collaborazione con A.M.A.C.I. in occasione della 3a giornata nazionale dell'arte contemporanea