20 novembre - 22 dicembre 2007
dal 20 ottobre al 3 febbraio 2008
Una ottantantina di dipinti, compresi alcuni straordinari capolavori, formano un percorso, un appassionante viaggio, nella pittura italiana degli ultimi cinque secoli. L' importanza della mostra è dovuta sia alla qualità in senso assoluto delle opere esposte, ma anche al fatto che la maggior parte di queste opere varcano per la prima volta i confini della Russia per tornare ed essere ammirate dove sono state concepite e realizzate: in Italia.
Dopo una introduzione al Museo Pushkin (il più importante di Mosca), il visitatore è accolto in una prima sezione rinascimentale e manierista, vera e propria antologia della pittura del XVI secolo. Giulio Romano e Bronzino, la cui La Madonna col Bambino e san Giovanni Battista, scelta per l'immagine guida dell'evento, ci immettono nella cultura romana e fiorentina all'ombra di Raffaello e Michelangelo. Questa parte completata dal ritratto vigoroso di Pierfrancesco di Jacopo Foschi, pittore fiorentino dal colore smaltato e levigato. La pittura della Maniera rappresentata, tra gli altri, da Lorenzo Lotto, Tintoretto e Paolo Veronese che ricordano Venezia e il suo particolare modo di vivere la crisi, col trionfo del colore e degli squarci di luce che rendono le rappresentazioni monumentali ed evocative.
La pittura barocca di Luca Giordano e il mondo realistico, minuzioso ed elegantemente malinconico di
1) EXPLODED VIEW
Primo appuntamento (a cura di Maria Rosa Sossai) di un ciclo di mostre che si svilupperà lungo l'arco della stagione espositiva 2007-08. Le opere video indagheranno di volta in volta i modi in cui la pratica contemporanea delle immagini in movimento è entrata dentro i complessi meccanismi della visione, in relazione con altri ambiti espressivi, quali il cinema, il teatro, il musical. La serie prende il nome dall'opera “Exploded View” di Alexander Gutke, con un chiaro riferimento all'attuale frammentazione visuale e alla varietà dei dispositivi, dislocati lungo i luoghi di passaggio pubblici ma presenti anche ! nella vita privata di ciascuno di noi. Se l'interazione con le tecnologie ha dato vita a nuove forme di comunicazione che hanno comportato un'intensificazione del controllo sociale, al tempo stesso esse hanno diretto la pratica artistica verso la ricerca di una singolarità dell'immagine, quasi un atto di resistenza nei confronti del consumo veloce e in tempo reale della comunicazione mediatica. I due artisti invitati per il primo appuntamento sono gli svedesi Johanna Billing e Alexander Gutke.
Il video “Another Album” (2006, 12') di Johanna Billing, girato nell'isola Krapanj, di fronte la costa croata, descrive l'incontro di alcuni amici musicisti che si riuniscono regolarmente per cantare e suonare insieme, in un clima informale e piacevole. Nei video
dal 25 aprile al 25 novembre 2007
I Tommasoli, fotografi dal 1906
mostra di fotografia a cura di Luigi Meneghelli
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona presenta una selezione delle immagini più significative dello Studio Tommasoli: una eccezionale memoria storica che, attraversando il ‘900, giunge ai nostri giorni raccontando una città e un territorio.
Lo studio Tommasoli conserva le immagini di tre generazioni di fotografi: Silvio (1878-1943), Filippo (1910-1985) e Fausto (1912-1971), Sirio (1947) e Alessandra (1961).
L’unicità di questo archivio consiste nell’attenzione e nella passione con cui è stato fotografato il divenire del paesaggio, dell’architettura, della gente e degli eventi del territorio veronese lungo un secolo.
I fotografi, mostrando anche passaggi dalla prassi professionali alle indagini più libere della ricerca artistica, hanno indagato il linguaggio della fotografia in percorsi autonomi, rivelando una sorta di interessante scambio di rimandi con la storia artistica della propria famiglia.
Biglietto intero: 4,10 Euro; ridotto: 2,10 Euro; ragazzi fino a 14 anni, scolaresche: 1,00 Euro
Tutte le domeniche, con il solo costo del biglietto d’ingresso, è possibile partecipare alla visita guidata della mostra alle ore 11.00
Alessandra Salardi Tommasoli alla Mostra Oltre l'argento agli Scavi Scaligeri
foto Antonella Anti Studio Click
www.comune.verona.it/scaviscaligeri/
dal
18 al 22 ottobre nei padiglioni della Fiera di Verona
si terrà la III edizione di ArtVerona, la manifestazione che apre la
stagione autunnale del mercato dell’arte in Italia, presentando una selezione di
gallerie italiane (170) che operano nel moderno e nel
contemporaneo e che costituiscono una realtà estremamente interessante sia
sul piano economico che culturale.
ArtVerona ospiterà la presentazione del Rapporto annuale del
Laboratorio sul Commercio Italiano dei Beni Artistici (LCBA) a cura di
Nomisma, che in questa occasione comunicherà il consuntivo della
stagione 2006/07 e traccerà le previsioni per il 2007/08, proponendo una serie
di riflessioni sulla stato di salute del mercato.
Tra le
iniziative caratterizzanti la manifestazione,
riconfermate:
-
Outsider
Art, la sezione speciale dedicata
all’arte degli “irregolari”, per la quale ArtVerona è l’unica fiera di riferimento in
Europa.
In
anteprima, la mostra
BESTIARIO, dall’Atelier
dell’Errore, con opere realizzate nell’atelier diretto
dall’artista Luca Santiago Mora presso la neuropsichiatria infantile dell’ASL di
Reggio Emilia. Bella quanto inquietante, raffigura tutti soggetti di animali
immaginifici. Coinvolgono con la loro potenza espressiva ed estetica e ancor più
sorprendono non appena si sappia che sono ideati da giovani tra i 7 e i 14 anni
13 ottobre 2007 - 25 maggio 2008
Una grande mostra dedicata agli animali e all’uomo, con le opere del collezionista
Fabrizio Corsi. Il Museo africano di Verona persegue l’obbiettivo di
avvicinare i cittadini veronesi ad una conoscenza approfondita e consapevole
dell’Africa. Questa mostra temporanea permette di coinvolgere i bambini, dato l’interesse che il regno animale suscita in loro, ma anche tutti non soltanto coloro che vogliono apprezzare la simbologia della cultura materiale africana. Attraverso la rappresentazione artistica di animali tipici, si avrà l’occasione di incontrare le espressioni culturali più profonde di un’arte primitiva, dove ogni oggetto, ogni gesto, ogni riferimento sono sacri. Per le scolaresche che sceglieranno di visitare la mostra e prendere parte ai laboratori ad essa collegati, il percorso aiuterà a rendere più concreto ed efficace il processo di integrazione culturale predisposto dal programma educativo delle singole scuole.
Fabrizio Corsi è nato a Pesaro ed ha lavorato per oltre 20 anni come
corrispondente della FAO in Africa. Grande conoscitore, divulgatore, e
restauratore delle sue stesse opere, ha organizzato una ventina di mostre in
diverse città italiane, al fine di avvicinare ed appassionare il pubblico all’arte
africana. Ha avuto occasione di collaborare inoltre, con alcuni Istituti di scuola
superiore, organizzando insieme agli stessi studenti delle mostre monografiche a
supporto dell’ attività scolastica.
“Circondato da un universo di cose tangibili e visibili gli animali, i
14 ottobre - 2 novembre 2007
L' esposizione - con il patrocinio del Comune di Trento, il
supporto
dalla Provincia di Trento, Assessorato alla Cultura a cura di Eva L. Maffei e
Francesco Bonazzi è realizzata con la collaborazione dello Studio d'Arte Sorelle Gueret.
Le fotografie in mostra raccontano la spedizione in Terra del
Fuoco voluta da
Padre Alberto M. De Agostini e la prima conquista del Monte
Sarmiento
della guida alpina Clemente Maffei detto il "Gueret" assieme a
Carlo
Mauri il 7 marzo 1956. Era quella un'epoca di eroiche spedizioni
durante
la quale, poco dopo la conquista del tetto della Terra del Fuoco
altri
italiani scalarono anche la vetta del K2.
Le immagini, mostrano la
particolare natura della Terra del Fuoco e
raccontano il sentimento
dell'amore per l'esplorazione geografica e per
l'alpinismo estremo di altri
tempi. L'elaborazione delle vecchie
pellicole 6x6 ha creato effetti cromatici
e bagliori che sembrano
illustrare gli stati d'animo dei protagonisti.
Il
racconto, impaginato con il linguaggio caro alla Narrative Art, è
composto
anche di citazioni che riescono ad evocare il contatto diretto
tra uomo e
forze della natura così inospitali: "Quassù il tempo è
prezioso. Non si deve
sprecarne assolutamente. Stiamo intensamente
lottando con la nostra forza e
la nostra mente. Non possiamo
distoglierci da questa intensità. Ci sentiamo
vicini
Nel Museo Archeologico di Verona sono conservate circa settecento lucerne in ceramica e una quarantina in metallo, databili dal V secolo a.C. all'epoca tardoantica. Esse provengono da ritrovamenti avvenuti sia nel Veronese sia altrove in Italia o appartengono alle collezioni formate fra Settecento e Ottocento dai veronesi Jacopo Muselli, Jacopo Verità Carlo Alessandri.
Per la mostra sono state selezionate 130 lucerne, atte a illustrare l'evoluzione nei secoli di questo oggetto, così mportante nel mondo antico, poichè assolveva alla funzione di illuminare case private ed edifici pubblici ed era utilizzato da tutte le classi sociali. Diffusissime erano dunque nel mondo romano le lucerne in ceramica, mentre quelle in bronzo erano appannaggio dei benestanti.
Gli esemplari metallici talvolta facevano parte di più complessi apparati per l'illuminazione, spesso configurati ad albero (ai cui rami venivano appunto sospese le lucerne), ma qualche volta costituiti anche da statue ispirate a modelli classici, con la specifica funzione di raffnati reggilampada.
Oltre che nella vita quotidiana, le lucerne ebbero nell'antichità avevano un importante ruolo nel rituale funerario: dovevano aiutare il defunto nel suo cammino nell'aldilà provvedendogli luce; talvolta vengono ritrovate nelle tombe intenzionalmente capovolte, a significare il rovesciamento delle