Matteo_Gironi

3 dicembre 2010 - 30 gennaio 2011

Traduce nella malleabilità sostenuta del feltro e nell’apparente cedevolezza della cera i suoi sogni sublimi, Matteo Gironi, li articola in ondulazioni e movimenti che rispondono ad un’interiore partitura musicale, li modula morbidamente in curve e pieghe, li drappeggia in introflessioni ed estroflessioni che nulla tolgono allo slancio verticale sempre presente nelle sue opere.
Chimere barocche, segnate da una contraddizione di borrominiana ascendenza, le sue “sculture morbide” eppure ardite, nelle fessure del feltro tagliato ed assemblato ad arte e nella cera candida o imbevuta di nero pigmento che le riveste, possono rivelare la luce o la tenebra, il baluginare del mistero o il suo ritrarsi nell’oscurità impenetrabile. (dal testo di Elisabetta Bovo).

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Pasquini_San_Gimignano_2010_cm.17x125x3

Dal 16 ottobre al 23 dicembre 2010

In questa personale, sequenza della mostra dallo stesso titolo (The End of the 90s and the Impressionists) ai Magazzini Criminali di Sassuolo in settembre, Stefano W. Pasquini prosegue la sua ricerca sul decennio degli anni ‘90. Un collage digitale ci descrive come gli anni '90 siano nati, di fatto, nel 1989, con la caduta del muro di Berlino, e morti nel 2001, con un'altra caduta, quella delle torri gemelle di New York, mentre un cartello stradale, strappato dal suo ambiente naturale, rivela un cinico messaggio di speranza: “Dio c’è”.

Stefano W. Pasquini alla fine degli anni ’90 viveva a New York, e al suo ritorno in Italia un importante museo americano aveva programmato una sua mostra personale per il tardo 2001, se non fosse che l’11 settembre provocò una crisi (di paura, più che finanziaria) che fermò le donazioni culturali delle grandi aziende tanto che alcuni musei, tra cui questo, dovettero chiudere. Partendo da questo episodio Pasquini ripercorre il decennio all’estero del suo percorso artistico che lo vide a Dublino, Londra e New York, parallelamente riflettendo sulle valenze politiche di un decennio che era cominciato in grande ottimismo per poi finire drasticamente ad un ritorno al terrore.

“Sono finiti gli anni Novanta?”, scrive Fabio Cavallucci, “Quegli anni ricchi

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Museo_Africano_fotografia

giovedì 28 ottobre 2010 - ore 19.00 inaugurazione della mostra fotografica, preceduta da convegno alle ore 17.30

Due appuntamenti sul tema dei Migranti promossi da Fondazione Nigrizia onlus.
In collaborazione con Migrantes Vicenza e Migrantes Verona, monsignor Agostino Marchetto
sarà presente alle ore 17.30 presso la Sala Africa dell’Istituto dei Missionari Comboniani in vicolo
Pozzo 1 – per la presentazione del suo ultimo libro:
CHIESA E MIGRANTI. La mia battaglia per una sola famiglia umana
Mons. Agostino Marchetto, dal 2001 al 2010 segretario del Pontificio consiglio della pastorale per i
migranti e gli itineranti, presenterà il suo libro-intervista Chiesa e migranti – La mia battaglia per
una sola famiglia umana (Editrice La Scuola), realizzato in collaborazione con il giornalista Marco
Roncalli.
Mons. Marchetto illustrerà, con l’abituale franchezza, quali sono i nodi da sciogliere – specie per i
cristiani – in rapporto ai flussi migratori e alle trasformazioni indotte dalla globalizzazione.
A dialogare con l’autore – anche sulle ragioni che l’hanno indotto, due mesi or sono, a dimettersi
dal suo incarico – saranno Franco Moretti, direttore di Nigrizia, Giuseppe Mirandola, direttore
Migrantes Verona, Luciano Carpo, vice direttore Migrantes Vicenza, Gianluigi Bellin, docente
Università degli Studi di Verona.


Dedicata al tema dell’immigrazione in Italia, la mostra – realizzata con il sostegno della
Fondazione Cariverona - racconta la storia, i sogni, la realtà di persone che nel viaggio che li
conduce lontano dal

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Giovanni_Morbin

29 ottobre 2010, ore 19,00

Me, l' ultima performance di Giovanni Morbin, mostrata in anteprima lo scorso febbraio presso l'Istituto di Cultura svizzero di Roma in occasione del progetto “Censure e Autocensura”, verra' presentata per la prima volta presso la galleria Artericambi il giorno 29 ottobre alle ore 19,00.

La ricerca dell'artista, focalizzata sull'indagine e la sperimentazione dei comportamenti, riconosce nella pratica performativa il mezzo ideale per esprimere le proprie idee attraverso gesti, metodi, forme, criteri esecutivi totalizzanti.Parallelamente al lavoro comportamentale l'indagine di Giovanni Morbin si concentra sulla costruzione d’oggetti funzionali all’azione quotidiana ai quali conferisce il valore di veri e propri strumenti (Fioriera, 2008; Prêt-a-porter, 2007; Strumento a perdifiato, 2006).

un progetto in collaborazione con:
Associazione per la promozione e la conoscenza dell’Arte Contemporanea - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Artericambi
via Antonio Cesari 10, Verona
T.+39.045 8403684
www.artericambi.org

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Flowers_of_China

Nel quarantennale dell’apertura dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina, anche ArtVerona 2010 propone un focus specifico sul gigante Asiatico, presentando un ricco programma di eventi collaterali, in grado di attrarre un pubblico ampio e diversificato. Artisti cinesi messi a confronto con artisti italiani nella sezione PhotoArtVerona, che quest'anno ospiterà due mostre nate dal gemellaggio con la Biennale di Alessandria, presso il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, curata da Sabrina Raffaghello con il coordinamento del direttore dell’Istituto di Cultura Italiano di Shanghai, il Dott. Paolo Sabbatini. La sezione di  VideoArtVerona, invece, accoglierà quest'anno la prima rassegna di video d'animazione cinese, dal titolo "Flowers of Chaos", curata da Cecilia Freschini.
Non ultimo, i visitatori di ArtVerona saranno accolti all’ingresso dalla grande scultura Buddha di Zhang Huan (che fa parte di Steel Life collezione Antonio Marcegaglia).

Un incontro corale su Italia - Cina: culture artistiche a confronto, influenze e reciprocità, risorse e potenzialità da valorizzare. (Sabato 16 ottbre ore 17nell'ambito di ArtVerona)


Sono stati invitati:
Michela Brambilla, Ministro del Turismo della repubblica Italiana
Sun Yuxi, Ambasciatore delle Repubblica Popolare Cinese in Italia
Piercarlo Fabbio, Sindaco di Alessandria
Flavio Tosi, Sindaco di Verona  
Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura e al Turismo di Verona
Antonio Marcegaglia, industriale
Delegazione di Shanghai e Yangzhou  
Gabriella Belli, direttrice Mart
Sabrina Raffaghello, curatrice

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Sabato 9 ottobre 2010

Galleria di Arte Moderna di Palazzo Forti

Sabato 9 ottobre 2010 presso la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Forti a Verona si terrà la "Giornata del Contemporaneo", evento organizzato da AMACI-ASSOCIAZIONE MUSEI D'ARTE CONTEMPORANEA D'ITALIA. Giunta alla sua sesta edizione, la Giornata del Contemporaneo intende incentivare lo sviluppo del tessuto culturale del territorio, promuovendo diverse iniziative, come visite gratuite ai musei associati e alle loro mostre eventualmente in programma, conferenze sull’arte contemporanea, laboratori per bambini e visite guidate. 
Per l'occasione, la mostra "La terra vivente. Il paesaggio nelle collezioni veronesi a Palazzo Forti" sarà prorogata e visitabile gratuitamente. Inoltre, saranno a disposizione visite guidate gratuite per gli adulti, mentre per i più piccoli verranno allestiti workshop e laboratori, per partecipare ai quali è richiesta la prenotazione.

Per info e prenotazioni:

Aster
tel 045 8036353, tel e fax 045 597140, 045 8000466
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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video_cinesi

8 ottobre - 9 novembre 2010

Archivio Regionale di Videoarte Biblioteca Civica - Verona
Sala Nervi (ingresso da Vicolo San Sebastiano, 3)

 

14 - 18 ottobre 2010

VideoWall, maxischermo, ArtVerona

Con questo progetto Cecilia Freschini - curatrice ed esperta d’arte contemporanea cinese residente da qualche anno a Beijing - intende mettere in luce uno specifico ambito della video arte cinese, focalizzando l'attenzione sulla video animazione e sulle sue peculiari origini. Gli artisti selezionati, tutti provenienti dal Mainland cinese, che cosa vedono guardandosi intorno? Il caos! Un disordine inebriante, cui fanno fronte attraverso storie e allegorie, che indagano la società di oggi a tinte ironiche, senza il timore di misurarsi con la forte ideologia del Partito.

Come fiori che crescono in habitat impervi, affondano le loro radici in profondità verso un incerto nutrimento, oltre il nudo disagio dei difficili momenti storici, politici e sociali che hanno minato la loro sopravvivenza creativa, questi artisti, nati dal caos, si riappropriano di una loro identità, tracciando una fitta trama che si svincola disinvolta tra passato e presente. In tal senso, la video arte diviene un mezzo importante per ritrovare quel sapore riflessivo proprio della tradizione e uno strumento popolare in grado di contrastare le oppressive ingerenze interne ed esterne. In particolare, incuriosisce la magia dell’animazione, in grado di far superare i limiti insiti

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Gary_Hill

14 - 18 ottobre 2010

ingresso gratuito - orario: 20 - 23

Come un anno fa, in in occasione di ArtVerona, la Soprintendenza apre la sua sede monumentale all’arte contemporanea. L’esperienza non punta a esibire una nuova area espositiva, ma semmai a valorizzare un luogo della storia cittadina, dove l’architettura, i ricordi, il presente e la suggestione di una visone notturna si fondono in un paesaggio urbano che potrebbe apparire originale anche a chi vive abitualmente a Verona.

L’allestimento che abbiamo immaginato per la Dogana settecentesca la fa vivere “contemporaneamente” in un’altra dimensione che mi pare quantomai “storica”, quasi fosse il Tempo stesso. Garry Hill, e la sua poetica del vedere, è parso adatto a noi, oggi, in quel modo di sentire e vivere un’energia esistenziale; una immersione nella moderna storia di uomini cui è stata sottratta la grandezza e che in questo spazio del presente vorremmo provare a trovare in equilibrio e in armonia.

Autore contemporaneo tra i più importanti nell’ambito dei nuovi media, Gary Hill è protagonista a Verona di un evento che presenta per tre serate alcune opere fondamentali del suo percorso creativo. Attraverso uno stile personalissimo, Hill indaga da sempre il rapporto fra parola e immagine, proceden- do all’analisi delle connessioni tra linguaggio e forma e tra identità e corpo, in narrazioni non

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Studiolacitta_ottobre_2010

25 settembre - 11 novebre 2010

Con il titolo di Midnight's children Studio la Città (www.studiolacitta.it) presenta l'opera di tre artisti indiani tra i più importanti della loro generazione di trenta/quarantenni …

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Chiara_Tagliazucchi

24 settembre - 30 ottobre 2010

Doveva essere il secondo atto di un progetto inteso a focalizzare il divenire della pittura. Doveva essere una specie di testimonianza finalizzata a indagare il paradosso del “nuovo” all'interno di un linguaggio tradizionale. Doveva essere il tentativo di individuare l'emancipazione di un medium che non ha mai finito di rigenerarsi e riprogrammarsi.

Vertigo 2 aveva intenzione di mettere in scena tre giovani artisti (Chiara Tagliazucchi, Antonio Bardino, Paolo Picozza) che avevano affrontato il quadro non come una semplice registrazione oggettiva del mondo, ma come l'indagine del sotto (o del dentro) le cose. Purtropo nel corso della preparazione della mostra Picozza è venuto a mancare e, con lui, una pittura “visionaria” che considerava la tela un autentico campo di battaglia e che tentava letteralmente di “mettere al mondo il mondo”, ancora bollente di bitume che cuoce, ancora “sorpreso” tra segni storti, fumi e curve materiche.

Si è a lungo valutato se sospendere il progetto (o riprenderlo dopo il tempo del lutto), ma le parole dell'estrema mail inviata da Picozza (“... io intanto dipingo”) ci hanno spinto a continuare, anche perchè sembrava che l'artista romano ci dicesse: “mi sono solo spostato per non far perdere la freschezza ai miei gesti”. E così abbiamo guardato ai dipinti di Bardino e Tagliazucchi,

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Lovato_Patrizia

9 - 24 ottobre  2010
L’artista veronese propone nella mostra dal titolo "Solitudini Industriali" alla Galleria Spazio 6 (Via S. Maria in Organo 6, Verona - orario 16.30-19.30 - chiuso: lunedì) opere pittoriche e disegni i cui soggetti, i temi di studio, sono in questo ultimo periodo legati soprattutto alle aree dismesse nella società. Paesaggi di archeologia industriale, espressi in una tensione del gesto e del colore, quasi visti in velocità, in un’estemporanea della memoria che spinge il ricordo ad esistere nella sua brevità. Luoghi che testimoniano ciò che non esiste più degli antichi processi industriali oramai abbandonati ad un divenire virtuale. (Nadia Melotti) . Il catalogo è disponibile in galleria. La mostra è Patrocinata dal comune di Verona e sponsorizzata da AGSM.

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