24 settembre - 26 novembre 2010
inaugurazione venerdì 24 settembre 2010 dalle ore 18.30
Kn studio e chiostro della chiesa di San Giovanni in Valle
Non sapevo di conoscerlo già Ivan, ma le sue parole erano già dentro di me, da tempo. Mi sono passate attraverso un giorno, già sentite, già lette, come fossero di tutti e di nessuno. Una frase mi era arrivata anche solo la sera prima, forse palleggiata da un film, forse dalle pagine di un libro, forse ero passata qualche anno fa davanti a un muro che declamava alla città, non so se la mia o un'altra. La mia città di solito mi sembra un po' sorda, un po' chiusa e sazia della sua bellezza, e io sono cittadina della mia città, un po' restia al nuovo, al diverso, timorosa prima che curiosa. Ma sentire che quelle parole, quelle che Ivan dissemina per il mondo, erano già mie, mi ha colpito e mi ha stupito. Allora sognare funziona, allora funziona usare le parole per aprire i cuori e le menti, allora funziona usare, come fa Ivan, la strada e cercare la gente, allora funziona quel suo linguaggio strampalato e stupendo, che scardina la logica e la grammatica per aprire la porta al sogno e al meraviglioso, così semplice da capire anche se lontano
Da settembre 2010 Byblos Art Gallery (Corso Cavour 25/27) cambia denominazione e diventa FaMa Art Gallery per volontà di Masha Facchini, fondatrice e direttrice, che intende così valorizzare la propria mission di ricerca indipendente rivolta esclusivamente al settore dell’arte contemporanea, in cui sin dagli inizi si orienta verso la scoperta delle tendenze più interessanti ed originali.
La metodologia di lavoro continuerà a svilupparsi sulla linea programmatica di una dimensione progettuale condivisa a diretto contatto con gli artisti per la produzione di nuovi lavori, aprendo alle forme espressive contemporanee nella loro più ampia varietà, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoarte.
Un percorso di alto livello qualitativo, testimoniato anche dal contributo di diversi curatori di riconosciuta professionalità, che nel corso di questi anni hanno reso la galleria un punto di riferimento tra i più dinamici ed apprezzati sia in Italia che all'estero per un pubblico di attenti e curiosi appassionati oltre che di esperti collezionisti.
La programmazione di FaMa Gallery si aprirà con la personale di Mat Collishaw Modern Pastimes, a cura di Danilo Eccher, in cui saranno esposti lavori inediti appositamente realizzati per questa occasione. L’inaugurazione si terrà venerdì 17 settembre dalle ore 19 alla presenza dell’artista.
Per ulteriori informazioni contattare:S’inaugura sabato 4 settembre 2010 alle 18.00 presso l’oratorio del Drago a San Martino Buon
Albergo, la mostra dell’artista Luciana Soriato dal titolo “Isacco” curata da Nadia Melotti e promossa
dall’Associazione Culturale Artemisia.
Attraverso opere su carta, fotografie e installazioni l’artista affronta il tema della fede partendo da una
riflessione estrema sul sacrificio. Ad Abramo Dio chiede la vita del proprio figlio ed è il panico. Quello spaesamento, quella rabbia che
vive un genitore davanti alla perdita del proprio figlio per malattia o in un incidente stradale, secondo
Luciana Soriato deve trovare un senso profondo degli accadimenti, nella fiducia in Dio così com’è
stato per Abramo.
L’artista si pone il problema della fede attraverso il corpo che soffre e l’accettazione
del proprio destino individuale avviene come atto d’amore nei confronti della vita. Questa poetica del
dolore vive della cura della materia, delle sue ferite che l’artista trasforma in un’operazione estetica
sulle sue carte. Nel piccolo Oratorio sono presentati dei libri d’artista sotto forma d’installazione, nei
quali trasparenze di garze, fili direzionali e finestre di luce d’orata, raccontano in senso informale,
questo viaggio dello spirito.
Luciana Soriato ritualizza queste nuove icone di luce in una poetica umana incerta e precaria, in
quanto priva di quell’unione spirituale con la natura che ha caratterizzato molte culture precedenti alla
nostra. Il suo è un racconto di segni e di forme che dialogano con
26 giugno - 31 ottobre 2010
Filo rosso di quest’edizione è il tema del monumento, o meglio quel radicale processo di de-monumentalizzazione che ha svincolato la scultura dalle finalità celebrative ed encomiastiche.
Emblema del potere forte, strumento di omologazione della masse, ma anche catalizzatore dei valori dei popoli e tassello insostituibile nella costruzione della memoria collettiva, il monumento diviene bersaglio principale di rivolte e rivoluzioni per poi essere spazzato via dall’imporsi degli ideali di democrazia e libertà del nostro tempo. Tuttavia in uno scenario mobile e mutevole come quello attuale, in un clima di fine d’epoca – e di fine forse della storia stessa – accanto all'iconoclastia contemporanea, si registra, talvolta, il riemergere di vecchi valori e materiali. Torneremo a riconoscerci in nuovi monumenti?
La città di Carrara, un tempo meta di Michelangelo e Canova, la cui storia è legata a doppio filo all’estrazione e alla lavorazione del marmo, ora risente della perdita di centralità della sua materia prima in ambito artistico. Il contesto locale si offre dunque come specchio di quei segni di incrinatura del sistema produttivo di tutto il mondo occidentale, e dal confronto con questa situazione reale traggono ispirazione gli artisti invitati alla manifestazione. Le sedi espositive, vecchi laboratori di scultura e altri edifici dismessi del centro, dove i segni del tempo
sabato 3 luglio alle 11.30
In contemporanea: Mostra personale con gli ultimi lavori di Hiroyuki Masuyama: After J.M.W. Turner. The Last Journey to Venice e Mostra di Anna Galtarossa: Divinità Domestiche - con progetto curatoriale di Maria Rosa Sossai.
After J.M.W. Turner: È sempre difficile decretare la fine di un lavoro, a volte potrebbe apparire come una sorta di limite, un esaurimento della vena poetica, ma non è questo il caso, anzi. L’idea dell’artista giapponese Hiroyuki Masuyama è stata quella di ripercorrere il viaggio di Joseph Mallord William Turner: da Londra sino a Venezia.
Da qualche tempo l’artista giapponese lavora sulla tappa finale di quel viaggio: Venezia appunto. E i recenti light box, in mostra
a Studio la Città, che chiudono la serie dell’artista giapponese, hanno come soggetto Venezia attraverso la pittura del pittore
romantico inglese. Masuyama è affascinato dal metodo di lavoro di Turner, dalla sua ossessione per la mutevolezza della luce, dal
suo rapporto tra lo schizzo, il progetto e l’opera finita. Durante i suoi viaggi Turner ha disegnato, osservato, studiato, trattenuto e portato con sé molte immagini sulle quali avrebbe lavorato per anni nel suo studio londinese. La stessa metodologia di lavoro è stata assunta da Masuyama, che ha ripercorso, tra gli altri, i momenti veneziani di Turner e in quegli stessi punti della città, ha
11 giugno -19 settembre 2010, Museo di Castelvecchio, Sala Boggian e Palazzo Canossa
Il giorno 11 giugno 2010 si è inaugurata a Verona la mostra del pittore Carlo Guarienti, a più di vent’anni di distanza dall’esposizione monografica del suo lavoro tenuta nel 1988 alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Forti.
La mostra, promossa dal Comune di Verona - Direzione Musei d’Arte e Monumenti, Assessorato alla Cultura e sostenuta dalla Regione del Veneto e da Fondazione Cariverona, presenta dipinti e sculture eseguiti dall’artista tra il 2004 e il 2010 ed è accompagnata da una straordinaria opera-ambiente realizzata dall’artista in palazzo Canossa, cinquecentesca architettura capitale di Michele Sanmicheli e presente in Sala Boggian tramite un video appositamente realizzato.
Carlo Guarienti, esponente di un’antica famiglia veronese, è il ‘decano’ degli artisti scaligeri, noto in campo nazionale e internazionale per la sua lunga e qualificata ricerca poetica e tecnica in sintonia tanto profonda quanto originale con movimenti fondamentali del Novecento come la Metafisica.
La mostra si articola in due momenti speculari: al Museo di Castelvecchio vengono esposti lavori pittorici e sculture appartenenti all’ultimo periodo della produzione artistica di Carlo Guarienti, tra cui Lo studio del pittore la sera (2009), Lo studio del pittore la mattina (2010), il triplice omaggio di Aspettando Picasso, Aspettando Dürer e Aspettando Godot (2010) emercoledì 9 giugno 2010, Galleria d’arte Moderna di Palazzo Forti.
Giornata ricordo in onore del collezionista-mercante Francesco Conz, scomparso lo scorso aprile. L’iniziativa, organizzata dall’Archivio Conz in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, è stata illustrata dall’assessore Erminia Perbellini. Fra i presenti lo storico dell’arte Renzo Maria Grosselli, l’artista Jean-Philippe Broutin ed Esther Widmer dell’Archivio Conz.
“Nel corso della giornata – ha spiegato Perbellini – daremo modo ai numerosi artisti internazionali con cui Conz ha collaborato, in oltre quaranta anni di attività, di rendere omaggio a questo grande amante dell’arte. Oltre che un amico ed un prezioso collaboratore per la realizzazione di mostre e manifestazioni culturali, infatti, Conz è stato uno dei più grandi collezionisti del secondo novecento americano ed europeo; ospitava spesso artisti di fama internazionale, ai quali comprava e commissionava opere, con l’intento di promuovere l’arte contemporanea, valorizzando contemporaneamente il territorio e la città di Verona.
” L’evento di mercoledì prenderà il via alle 16 e sarà presentato da Renzo Maria Grosselli; durante il pomeriggio si alterneranno discorsi commemorativi, performances e contributi video e musicali di numerosi artisti: Eric Andersen, Ann Noel, Ferruccio Brugnaro, Jean-Philippe Broutin, Philip Corner, Mauro Dal Fior, Agneta Falk, Jean-Pierre Gillard, Geoff Hendricks, Jack Hirschman, Anna Lombardo, Alberto Masala, Enzo Minarelli, Hermann Nitsch,